Come un premio alla sconfitta

“Come un premio alla sconfitta” ha qualificato il cancelliere di Cuba, Bruno Rodriguez, l’onorificenza Baia dei Porci che si suppone sarebbe stata concessa al presidente statunitense, Donald Trump.

“Qualunque onorificenza in EEUU sulla Baia dei Porci è un premio alla sconfitta. Chi onora così il presidente, lo marca come un fallito”, ha sottolineato Rodriguez nel suo account di Twitter, in allusione all’orgoglio di Trump per questo premio, che rappresenta la fallita invasione mercenaria sull’isola in aprile del 1961.

“Il macchinario politico anti-cubano del sud della Florida è corrotto e disonesto, consiglia malamente il presidente dirigendolo verso una rotta isolata e reietta”, ha aggiunto il capo della diplomazia dell’isola ribelle.

Conosciuta come la prima grande sconfitta dell’imperialismo in America Latina, l’invasione di Playa Giron (Baia dei Porci) è stata preceduta da bombardamenti simultanei a tre basi aeree militari cubane, il 15 aprile 1961.

Il presidente si è vantato questa domenica di avere ricevuto il premio dei mercenari cubani e l’usò per attaccare il suo rivale democratico nell’importante stato decisivo della Florida.

Tuttavia, vari mezzi di stampa hanno reso noto che il premio menzionato da Trump in realtà non esiste.

da Cubadebate traduzione di Ida Garberi


Per Trump, il premio alla sconfitta

17.09 – La decorazione Bahía de Cochinos, ( Baia dei Porci) ricevuta dal presidente USA, Donald Trump, da parte della mafia cubano-americana del sud della Florida, rappresenta un premio alla sconfitta, ha segnalato il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla, nel suo account di Twitter.

«Qualsiasi decorazione negli USA sulla Baia dei Porci è un premio alla sconfitta.  Chi onora così un presidente, lo indica come un fallito. La macchina politica  anticubana del sud della Florida è corrotta e disonesta, e consiglia male il presidente con una rotta isolata e respinta», ha affermato Rodríguez Parrilla.

La contro rivoluzione  presente nella Florida premia il mandatario con il distintivo della sconfitta  della Brigata 2506, formata da 1 500 mercenari pagati dalla  Casa Bianca, che sbarcarono nell’aprile del 1961 nella Ciénaga de Zapata, con l’ obiettivo di distruggere il governo rivoluzionario.

Con questa decorazione  per il presidente Trump accentuano l’ignoranza della storia che racconta le 66 ore vissute da parte di un popolo organizzato in milizie popolari capace di assestare la prima sconfitta all’imperialismo nella sua stessa area geografica.

L’Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA) ideò l’azione  armata con il piano di occupare un pezzo del territorio cubano per stabilire un governo provvisorio  che avrebbe sollecitato il riconoscimento e l’intervento degli Stati Uniti e dell’Organizzazione degli Stati Americani(OSA).

Nel preludio di quell’invasione militare, si bombardarono due aeroporti in Cuba, e nel funerale degli uccisi del 1961, i miliziani cubani copersero le trincee riconoscendo il carattere socialista della Rivoluzione per il quale lottarono sino alla vittoria.

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