Cubainformacion: il 13esimo Cesare

Cuba di fronte al Cesare numero tredici

“Clandestina” è una piccola azienda privata di design di abbigliamento, con sede all’Avana, che è arrivato a presentare le sue creazioni negli USA.

Ma ad aprile, per ordine del Dipartimento del Tesoro ed in conformità con le leggi sul blocco contro Cuba, è stato chiuso il suo negozio online.

Dopo la sconfitta elettorale di Donald Trump, il negozio ha pubblicato su Facebook l’ironico testo che compare su una delle sue magliette: “Il dramma è finito”.

Un’espressione molto cubana che riassume la sensazione di sollievo collettivo della popolazione dell’isola dopo la sconfitta del magnate.

È l’emozione del condannato a cui allentano il laccio che non lo fa respirare. Se ne va l’amministrazione più crudele, quella che, in mezzo a una pandemia, ha firmato fino a 43 nuove sanzioni.

Non c’è personaggio, oggi, che generi, a Cuba, più disprezzo – così come ridicolo e vergogna degli altri- di Donald Trump.

Ma sollievo non significa entusiasmo per Joseph Biden. Secondo il politologo Esteban Morales, allenterà un po’ la pressione, ma continuerà a cercare di cambiare il destino politico di Cuba e di sconfiggere la Rivoluzione.

Trump è stato il 12esimo presidente a tentarlo senza successo. Ma, come ha scritto Svetonio in “Le vite dei dodici Cesari”, “La volpe cambia pelle, ma non l’abitudine”.

Qualcuno ha detto che “la buona notizia è che Trump ha perso le elezioni, la cattiva è che Joe Biden le ha vinte”. In ogni caso, nessuno come il popolo cubano desidera che i suoi atti… lo smentiscano.


Cuba frente al César número trece

“Clandestina” es un pequeño negocio privado de diseño de ropa, ubicado en La Habana, que ha llegado a presentar sus creaciones en EEUU.

Pero en abril, por orden del Departamento del Tesoro y en cumplimiento de las leyes de bloqueo a Cuba, fue cerrada su tienda online.

Tras la derrota electoral de Donald Trump, la tienda colgó en Facebook el irónico texto que aparece en una de sus camisetas: “Se acabó el drama”.

Una expresión my cubana que resume la sensación de alivio colectivo de la población de la Isla tras la derrota del magnate.

Es la emoción del condenado al que aflojan el torniquete que no lo deja respirar. Se va la administración más cruel, la que, en plena pandemia, ha firmado hasta 43 nuevas sanciones.

No hay personaje, hoy, que genere en Cuba más desprecio –así como burla y vergüenza ajena- que Donald Trump.

Pero alivio no significa entusiasmo por Joseph Biden. Según el politólogo Esteban Morales, aflojará algo las presiones, pero seguirá tratando de cambiar el destino político de Cuba y de derrotar la Revolución.

Trump ha sido el presidente número 12 en intentarlo sin éxito. Pero, como escribió Suetonio en “Las vidas de los doce césares”, “El zorro cambia de piel, pero no de hábito”.

Alguien dijo que “la buena noticia es que Trump perdió las elecciones, la mala es que Joe Biden las ganó”. En todo caso, nadie como el pueblo cubano desea que sus actos… lo desmientan.

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