Díaz-Canel: L’amore per Cuba ci unisce e ci definisce come popolo

Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha accompagnato domenica 6, in maniera fortuita e per il piacere dei presenti, i giovani che si sono riuniti nel parco  Benito Juárez della capitale in occasione del 50º anniversario della Federazione degli Studenti Medi (FEEM) e il 56 º delle Brigate Tecniche Giovanili (BTJ).

Ha conversato con loro ed ha ringraziato per l’appoggio dei  giovani alla Rivoluzione in questi ultimi giorni perché  «sono scesi per le strade ed hanno manifestato contro le volgari minacce che l’imperialismo yankee tenta d’imporre.

Durante il suo intervento, Díaz-Canel ha affermato che questo atteggiamento del nemico ha molto a che vedere con la smania dell’amministrazione di Donald Trump di far sparire la Rivoluzione prima della fine del 2020.

«Nelle sue ultime settimane al potere, ha continuato, stanno manovrando per realizzare questo proposito. Senza dubbio il nostro popolo ha dato la sua risposta e ha dimostrato che Fidel  vive nel popolo, non è solo un ricordo».

Poi ha detto che:« Dobbiamo differenziare i cubani che sono usciti dal paese per le diverse ragioni, da quelli che sono mercenari annessionisti, da quelli che difendono una Cuba con gli Stati Uniti. Se questi sentimenti annessionisti vincono, perderemmo tutte le conquiste sociali realizzate», ha precisato.

«Nella stessa misura in cui il governo degli USA  lavora sulla base di persone senza principi, chiamando all’odio contro Cuba, mantenendo inoltre questo ferreo blocco contro l’Isola, dimostra la povertà dei suoi pensieri», ha suggerito.

«Che senso ha per l’umanità che la potenza più poderosa del mondo mantenga questa crudeltà contro una piccola Isola che vuole solamente costruire il suo destino, con quelli che stanno a favore e anche con quelli che non lo sono?

La nostra lotta ha sottolineato sempre a favore del dialogo, la giustizia  e l’inclusione.

«L’amore per Cuba, per i cubani, per la Rivoluzione, per la sua Generazione storica, per Fidel e per Raúl, che ci hanno guidato , ci unisce. È per questo che tutti possiamo andare per le strade con sicurezza e difenderci dalle malefatte del nemico, perché tutti siamo Cuba e siamo continuità», ha assicurato.

Il mandatario ha riaffermato la volontà del paese di procedere al dialogo rispettoso ed ha chiesto ai giovani d’essere presenti in tutte le battaglie che si realizzano oggi,  soprattutto quella economica, per poter soddisfare infine tutte le carenze reali  che colpiscono la popolazione.

Díaz Canel ha condannato le azioni di terrorismo  alle quali si contrappongono l’altruismo, l’umanesimo e l’equità con cui si lavora nell’Isola.

La celebrazione è stata arricchita dalla recita della compagnia infantile La Colmenita, dai cantautori Marta Campos, Danilo Vázquez, Karel García, Annie Garcés, Christopher Simpsom, el Dúo Ámbar e con una presentazione della scuola cubana di Wushu.

Hanno accompagnato i giovani nella loro giornata di festa gli atleti Yumilka Ruis, Mercedes Pérez, Ana Fidelia Quirot e Leydi Laura Moya.

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