Discorso M.Diaz-Canel (CARICOM)

DISCORSO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CUBA, M. DÍAZ-CANEL BERMUDEZ, NEL VII FORUM CARICOM-CUBA 

8.12. 2020 

“Buon pomeriggio, CARICOM.

Una volta verificato che tutti i collegamenti sono pronti, si procede all’inaugurazione di questo Forum.

Do il benvenuto a tutti coloro che sono connessi.

Onorevole Ralph Gonsalves, primo ministro di San Vicent e le Grenadine e presidente della Conferenza dei Capi di Governo della Comunità dei Caraibi (CARICOM);

Onorevoli Primi Ministri e Presidenti dei paesi membri della CARICOM;

Eccellente Ambasciatore Irwin La Rocque, segretario generale della Comunità;

Eccellente Sig. Didacus Jules, direttore generale dell’Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali;

Eccellente Sig. Rodolfo Sabonge, segretario generale dell’Associazione degli Stati dei Caraibi;

Illustri capi di delegazioni ed invitati speciali:

Approfitto della possibilità che ci offre questo incontro, per reiterare le congratulazioni ai primi ministri della Dominica, Saint Kitts e Nevis, Giamaica e San Vicent e le Grenadine per la loro rielezione nei loro incarichi ed ai presidenti della Guyana e Suriname ed al Primo Ministro del Belize, per le loro vittorie elettorali. Auguro loro successo nelle loro funzioni.

È un gran onore per Cuba ed il suo popolo patrocinare il Settimo Forum CARICOM-Cuba, che per le restrizioni che ha imposto la pandemia della COVID-19 non possiamo sviluppare mediante l’incontro personale.

Affrontiamo sfide colossali, specialmente per i nostri paesi, obbligati a convivere in un sistema internazionale ingiusto e disuguale che da priorità allo sviluppo ed ai benefici delle nazioni più sviluppate. Gli effetti della pandemia per i nostri paesi e per le nostre economie sono stati severi.

Sono tempi che necessitano più solidarietà, più cooperazione e più unità, urge unire gli sforzi.

Nel nostro paese, elaboriamo un Piano Nazionale per prevenire e controllare la pandemia sulla base della gestione articolata tra istituzioni, con le forze del nostro sistema di salute, dello sviluppo scientifico e la partecipazione responsabile del nostro popolo che ha permesso di creare ed applicare protocolli di lotta contro la COVID-19.

Sviluppi rilevanti della biotecnologia e della produzione di medicine a livello nazionale, ci hanno facilitato nella lotta contro la pandemia per i risultati che abbiamo avuto. I nostri scienziati stanno lavorando intensamente in quattro candidati vaccinali, già in fase di sperimentazione clinica.

Seguendo la nostra vocazione tradizionale solidale abbiamo risposto, con personale della salute, nella misura delle nostre possibilità, alle richieste di appoggio che abbiamo ricevuto.

Ringrazio per la fiducia depositata nei 681 professionisti cubani della salute che si sono uniti a quelli che prestavano servizio nei paesi e territori dei Caraibi per combattere la COVID19.

La feroce campagna del Governo degli Stati Uniti contro la collaborazione medica cubana, che ha privato dei servizi di salute a varie popolazioni latinoamericane, non ha potuto ostacolare che i nostri collaboratori abnegati abbiano assistito alle nazioni sorelle dei Caraibi.

Ciò si è stato ottenuto in un contesto caratterizzato dall’intensificarsi dell’ingiusto blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti, che CARICOM ha fermamente respinto in una posizione che apprezziamo.

L’attuale amministrazione statunitense, responsabile dell’inasprimento della politica d’assedio, svolge anche azioni di aperta interferenza contro Cuba stimolando, finanziando e compiendo atti illegali nel nostro territorio, che cercano disperatamente di promuovere l’instabilità sociale e politica.

Illustri colleghi:

È possibile perfezionare gli scambi per progettare e lavorare in opportunità e progetti congiunti. Abbiamo la volontà politica per portarlo a termine.

In mezzo alle difficili condizioni economiche che attraversiamo, le limitazioni imposte dalla nuova realtà e sapendo che è modesto quello che possiamo apportare, reitero la disposizione di Cuba a cooperare coi nostri fratelli caraibici nella sfera della salute pubblica, specialmente nella lotta contro la COVID-19.

Possiamo condividere le nostre esperienze, contribuire contemporaneamente nell’assistenza nel campo epidemiologico e di mantenere l’offerta di borse di studio in medicina ed altre specialità. Oggi accogliamo nel nostro paese 741 borsisti caraibici.

I nostri 2048, tra medici, tecnici, infermieri, allenatori sportivi, ingegneri e professori, che attualmente collaborano in 19 paesi e nei territori dei Caraibi, mantengono la disposizione di continuare a cooperare nelle aree in cui c’è bisogno.

Ci sono altre aree che hanno un gran potenziale per la cooperazione, come l’insegnamento delle lingue, sia dello spagnolo, che dell’inglese, la preparazione delle nostre nazioni per la mitigazione dei disastri naturali e la lotta al cambiamento climatico, dove abbiamo constatato degli sviluppi, per affrontare le vulnerabilità comuni come Piccoli Stati Insulari in via di Sviluppo e paesi di basse zone costiere.

Negli ultimi anni, decine di specialisti della regione sono stati qualificati nella gestione della risposta ai disastri naturali, con la partecipazione della comunità scientifica cubana e dell’Unesco. Abbiamo firmato un accordo tra la Difesa Civile di Cuba e l’Agenzia Caraibica della Gestione di Emergenze e Disastri, per espandere ed integrare i sistemi regionali di allerta precoce.

Il Centro di Stimolo dello Sviluppo dei Bambini, Adolescenti e Giovani con Necessità Educative Speciali, che abbiamo sviluppato insieme a Guyana, si può usare per tutti i paesi della CARICOM.

Le nostre economie hanno potenziale per lo scambio interregionale. Sappiamo che risulta difficile ottenere un commercio fluido e mutuamente vantaggioso, ma possiamo identificare le nicchie commerciali da sfruttare a favore delle nostre nazioni, approfittando dell’Accordo Riveduto di Commercio e Cooperazione Economica tra CARICOM e Cuba ed il suo Secondo Protocollo Addizionale.

Dobbiamo potenziare gli incentivi imprenditoriali che ci offrono gli strumenti firmati per avanzare nell’area economica.

Reitero il nostro appello per rivedere e modificare gli attuali criteri di “gradualità” per ricevere l’Aiuto Ufficiale allo Sviluppo, in modo che riflettano adeguatamente le realtà e le necessità specifiche dei paesi di reddito medio altamente indebitati, soprattutto degli Stati caraibici.

Gli attuali criteri non riflettono i livelli reali di sviluppo economico e sociale, né gli effetti multidimensionali della povertà, della disuguaglianza e della vulnerabilità.

Allo stesso modo, ci preoccupa l’inclusione degli Stati membri della CARICOM nelle liste di giurisdizioni fiscali non cooperative e facciamo un appello per cambiare questa messa a fuoco che ha conseguenze negative nell’economia dei paesi caraibici che hanno dimostrato la loro disposizione a cooperare ed a dialogare per trovare soluzioni mutuamente vantaggiose per le parti.

Stimati fratelli:

Apprezziamo che si sono consolidati le strette relazioni che CARICOM e Cuba hanno forgiato e che sono stati impegni personali del Comandante in Capo Fidel Castro e del Generale dell’Esercito Raúl Castro. L’idea dei nostri leader di cooperare solidalmente, appoggiarci davanti alle sfide che c’impone il passato coloniale e difendere l’essenza della nostra amicizia, è fermamente difesa da tutti noi.

Ringrazio un’altra volta per la solidarietà, il rispetto e la prodezza dei Caraibi verso il nostro paese. Siamo piccoli giganti in un mondo pieno di ipocrisia e crudeltà.

Li invito a condividere i temi dell’agenda e che questo incontro serva per confermare che l’unità dei popoli è essenziale per il miglioramento umano e per raggiungere un mondo più giusto, più equo e sostenibile.

Difendiamo la solidarietà e la cooperazione come forza indispensabile per affrontare insieme le grandi sfide e le minacce che ci perseguono.

Cito le parole del Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz nell’anteriore appuntamento di Antigua e Barbuda, per ratificare che “i Caraibi potranno sempre contare con Cuba. Così è sempre stato e così sarà!”.

Molte grazie”.

traduzione di Ida Garberi


Cumbre virtual Caricom-Cuba: Díaz-Canel insta a unidad regional

 

Buenas tardes, CARICOM.

Una vez comprobado que se encuentran listas todas las conexiones, procedemos a inaugurar esta Cumbre.

Doy la bienvenida a todos los que están conectados.

Honorable Ralph Gonsalves, primer ministro de San Vicente y las Granadinas y presidente de la Conferencia de Jefes de Gobierno de la Comunidad del Caribe (CARICOM);

Honorables Primeros Ministros y Presidentes de los países miembros de CARICOM;

Excelentísimo Embajador Irwin LaRocque, secretario general de la Comunidad;

Excelentísimo Señor Didacus Jules, director general de la Organización de Estados del Caribe Oriental;

Excelentísimo Señor Rodolfo Sabonge, secretario general de la Asociación de Estados del Caribe;

Distinguidos jefes de delegaciones e invitados especiales:

Aprovecho la posibilidad que nos brinda este encuentro para reiterar las felicitaciones a los primeros ministros de Dominica, San Cristóbal y Nieves, Jamaica y San Vicente y las Granadinas por su reelección en esos cargos y a los presidentes de Guyana y Surinam y al Primer Ministro de Belice, por sus victorias electorales. A todos les deseo éxito en sus funciones.

Es un gran honor para nuestro pueblo auspiciar la VII Cumbre CARICOM-Cuba, que las restricciones impuestas por la pandemia de la COVID-19 nos impiden hacer presencial.

Somos naciones pequeñas frente a retos colosales. Obligados a convivir en un sistema internacional injusto y desigual, que prioriza el avance y los beneficios para los más desarrollados, sentimos con más severidad los efectos de la pandemia sobre nuestros pueblos y nuestras economías.

En tiempos que demandan más solidaridad, cooperación y unidad, urge juntar esfuerzos.

En Cuba elaboramos un Plan Nacional para prevenir y controlar la pandemia sobre la base de la gestión articulada entre instituciones, que se apoya en las fortalezas del Sistema de Salud, del desarrollo científico y la participación responsable del pueblo, todo lo cual nos permitió crear y aplicar protocolos efectivos contra la COVID-19.

Importantes avances en la biotecnología y la producción de medicamentos de factura nacional han favorecido el enfrentamiento a la epidemia con resultados a la vista, mientras nuestros científicos trabajan intensamente en cuatro candidatos vacunales, ya en fase de ensayos clínicos.

Siguiendo nuestra tradicional vocación solidaria, en la medida de las posibilidades, respondimos a las peticiones de apoyo que hemos recibido con personal de la salud.

Agradezco la confianza depositada en los 681 profesionales cubanos de la salud que para combatir la COVID-19 se unieron a los que prestaban servicios en países y territorios del Caribe.

La feroz campaña del Gobierno de los Estados Unidos contra la colaboración médica cubana, que privó de servicios de salud a varias poblaciones latinoamericanas, no pudo impedir que nuestros abnegados colaboradores apoyaran a las hermanas naciones del Caribe.

Esto se ha logrado en un contexto marcado por el recrudecimiento del injusto bloqueo económico, comercial y financiero de Estados Unidos, que CARICOM ha rechazado con firmeza en una posición que agradecemos.

La actual administración norteamericana, responsable del endurecimiento de la política de cerco, también desarrolla acciones de abierta injerencia contra Cuba al estimular, financiar y conducir actos ilegales en nuestro territorio, que persiguen desesperadamente promover inestabilidad social y política.

Estimados colegas:

Es posible perfeccionar los intercambios para diseñar y trabajar en oportunidades y proyectos conjuntos. Tenemos la voluntad política para llevarlos a cabo.

En medio de las difíciles condiciones económicas que atravesamos, las limitaciones impuestas por la nueva realidad, reitero la disposición de Cuba de cooperar modestamente con nuestros hermanos caribeños en la esfera de la salud pública, en especial, en el enfrentamiento a la COVID-19.

Estamos en disposición de compartir nuestras experiencias, contribuir con asesoramiento en el campo epidemiológico y a la vez mantener el ofrecimiento de becas en medicina y otras especialidades. Hoy acogemos en nuestro país a 741 becarios caribeños.

Actualmente, 2 048 médicos, técnicos, enfermeros, entrenadores deportivos, ingenieros y profesores cubanos prestan colaboración en 19 países y territorios del Caribe y mantienen la disposición de continuar cooperando en las áreas en las que se necesite.

Hay otros espacios con gran potencial para la cooperación como la enseñanza de idiomas, tanto de español como de inglés; la preparación de nuestras naciones para la mitigación de desastres naturales y el enfrentamiento al cambio climático, en los que se constatan avances para enfrentar las vulnerabilidades comunes a los Pequeños Estados Insulares en Desarrollo y países de zonas costeras bajas.

En los últimos años, decenas de especialistas de la región se han capacitado en el manejo de la respuesta a desastres naturales con la participación de la comunidad científica cubana y la UNESCO. La Defensa Civil de Cuba y la Agencia Caribeña de Gestión de Emergencias y Desastres firmaron un acuerdo para expandir e integrar los sistemas regionales de alerta temprana.

El Centro de Estimulación del Desarrollo de Niños, Adolescentes y Jóvenes con Necesidades Educativas Especiales que desarrollamos junto a Guyana, puede utilizarse por todos los países de CARICOM.

Nuestras economías tienen potencial para el intercambio intrarregional. Sabemos que resulta difícil lograr un comercio fluido y mutuamente beneficioso, pero podemos identificar los nichos comerciales a explotar en beneficio de nuestras naciones aprovechando el Acuerdo Revisado de Comercio y Cooperación Económica entre CARICOM y Cuba y su Segundo Protocolo Adicional.

Debemos potenciar los incentivos empresariales que nos ofrecen los instrumentos firmados para avanzar en el área económica.

Reafirmo nuestro llamado a revisar y modificar los actuales criterios de “graduación” para recibir la Ayuda Oficial al Desarrollo, de modo que reflejen adecuadamente la realidad y las necesidades específicas de los países de renta media altamente endeudados, en particular, de los Estados caribeños.

Los actuales criterios no reflejan los niveles reales de desarrollo económico y social, ni los efectos multidimensionales de la pobreza, la desigualdad y la vulnerabilidad.

Igualmente nos preocupa la inclusión de Estados miembros de CARICOM en las listas de jurisdicciones fiscales no cooperativas y llamamos a cambiar este enfoque con consecuencias negativas en la economía de los países caribeños que han demostrado su disposición de cooperar y dialogar a fin de encontrar soluciones mutuamente ventajosas para las partes.

Estimados hermanos:

Apreciamos que se han consolidado las estrechas relaciones que CARICOM y Cuba forjaron y que fueron empeños personales del Comandante en Jefe de la Revolución Cubana Fidel Castro Ruz y del General de Ejército Raúl Castro Ruz. La idea de nuestros líderes de cooperar solidariamente, apoyarnos ante los retos que nos impone el pasado colonial y defender la esencia de nuestra amistad, permanece firmemente defendida por todos nosotros.

Agradezco, una vez más, la solidaridad, el respeto y la valentía del Caribe en su relación con nuestro país. Somos pequeños gigantes en un mundo donde imperan la hipocresía y la crueldad.

Los invito a compartir los temas de la agenda de manera que este encuentro sirva para confirmar que la unidad de los pueblos es esencial para el mejoramiento humano y para alcanzar un mundo más justo, equitativo y sostenible.

Defendamos la solidaridad y la cooperación como fuerzas indispensables para enfrentar juntos los grandes desafíos y las amenazas que nos acechan.

Tomo las palabras del General de Ejército Raúl Castro Ruz en la anterior cita de Antigua y Barbuda, para ratificar que “El Caribe siempre podrá contar con Cuba. ¡Así ha sido y así será!”.

Muchas gracias.

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