La nuova sovversione imboscata nel cammino

I piani per organizzare una sorta di nuova contro rivoluzione in Cuba grazie alla potenza mediatica in internet, sono stati messi a nudo con molta evidenza;  un proposito  per il quale il Governo USA, utilizzando organizzazioni non governative e altre istituzioni finanziate da loro, ha organizzato un sistema di media digitali «indipendenti», orientato a settori precedentemente  studiati e marcati come  vulnerabili.

Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha reiterato mercoledì 6, in  Twitter, la denuncia di questi ostinati modi d’agire  dell’impero, tramati da coloro che ha chiamato  «ideologi del colpo blando»: Open Society in Cuba, e l’articolazione controrivoluzionaria.

«È importante che le persone conoscano questo per far sì che non possano essere ingannate né manipolate. È l’articolazione di una vecchia sceneggiatura importata con nuovi attori», ha pubblicato.

Il riferimento del mandatario condanna il sistema delle pubblicazioni digitali fortemente finanziato da organizzazioni come Open Society, che è aumentato con la direzione della detta Forza d’Impegno  in internet contro Cuba, creata dalla la CIA nel 2017.

Agendo  sulle udienze, fatte settori, con l’uso di Big Data, persiste a indurre, attraverso un sistematico inquinamento  dei pubblici e approfittando delle brecce della comunicazione istituzionale, le sue linee di messaggi indirizzate a  costruire matrici d’opinione negative alla Rivoluzione.

Secondo la trama ordita con fili sottili da Washington, annunciata nel 2004 con il progetto Génesis, la nuova controrivoluzione –lontana da quella tradizionale nella forma, ma non nel contenuto, la cui preparazione ha avuto il singolare «inciampo» di non incontrare in

Cuba leader autentici, doveva essere pronta per i tempi che corrono.

L’hanno concepita come una contro rivoluzione di nuovo tipo, auto proclamata di «sinistra», che occuperebbe i primi piani della sovversione nell’Isola, pronta a dare il colpo, in agguato nell’ombra in attesa del momento in cui il caos fomentato dal Nord offrirà loro l’occasione per presentarsi come «unica opzione possibile».

Non sopportano le lezioni consecutive che il popolo cubano, in ferrea unità propina loro, sempre, come risposta.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.