Vinceremo!

Ho visto un frammento (perché pochi secondi sono sufficienti per notare quanto è ripetitivo e grottesco) del video “Patria y Vida”, canzone dei già calzati e beneficati dalla Rivoluzione Cubana, musicisti impegnati con il Governo rivoluzionario sino a poco tempo fa … (ah, le necessarie dimenticanze!)

Mi «meraviglia» l’alto livello di disperazione plasmato ed evidente, questa sorta di rantoli della morte di questi mal chiamati cubani che adorano un’altra bandiera, e da lì pretendono mantenere le loro carriere, e l’odio che li spinge, questo disprezzo per tutto il bello costruito e autentico nella nostra patria, questa violenta aggressività contro le molte bontà del nostro paese.

Questo circo mal montato fa pena!

A Cuba, Patria e Vita sono lo stesso! Sinonimo di Rivoluzione! Benedetta ripetizione!

Per Cuba, che è Patria, Vita, Rivoluzione e che abbracciamo, godiamo e difendiamo tutti i giorni, per questa nobile terra e per la storia che ci riempie d’orgoglio senza titubare, sino a morire: Vinceremo!


È vergognoso che utilizzino le loro voci per acquisire una popolarità mercenaria

 

23.02 – Di fronte alle azioni recenti per destabilizzare questa nazione delle Antille, tra le quali la presentazione nelle reti sociali del videoclip del tema  Patria y vida, con Gente de Zona, Descemer Bueno, Yotuel, Maykel Osorbo e El Funky protagonisti, e una canzone d’aperto discorso anticubano, l’Associazione dei Musicisti dell’Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba ha espresso il suo disprezzo per queste manifestazioni.

«Con enorme ripugnanza, abbiamo visto l’invasione delle reti sociali con il peggiore dei tentativi di discorso in musica, con la pretesa intenzione d’offrire all’opinione pubblica l’immagine di un movimento artistico in opposizione alla valorosa posizione della Rivoluzione Cubana», ha pubblicato l’Uneac nel suo sito web.

I nostri creatori lamentano che «una pagliacciata come questa ha scelto la musica come linguaggio e che questo fatto è stato in coincidenza con date di grande importanza per la cultura e il popolo cubano, come gli anniversari 94º e 203º della nascita di Juan Almeida Bosque e Perucho Figueredo, rispettivamente, e il 58º anniversario della morte di Benny Moré.

Il comunicato sottolinea che in questo momento l’avanguardia del movimento musicale cubano è coinvolta nel sostentamento spirituale della nostra popolazione di fronte alla complessa situazione che attraversa il paese per via della COVID-19 e del blocco che il Governo degli Stati Uniti mantiene contro Cuba.

In questo scenario, è vergognoso che personaggi nati e formati nella nostra nazione utilizzino le loro voci per accrescere la loro popolarità mercenaria.

Il comunicato termina riaffermando che «nel momento d’essere fucilato il Maggiore Generale Perucho Figueredo, autore del nostro Inno Nazionale, ci ricordò che morire per la Patria è vivere.

«Per questo, di fronte all’infamia di buffoni come coloro che hanno perpetrato questa offesa, reiteriamo ancora una volta una volta la nostra insostituibile consegna: Patria o Morte: Vinceremo!».

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