Venezuela: espulsione rappresentante UE

Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana

Ieri all’unanimità i deputati dell’Assemblea Nazionale (AN) venezuelana hanno votato in sessione ordinaria per il rifiuto delle ulteriori sanzioni unilaterali imposte ai cittadini venezuelani dall’Unione Europea (UE), compresi alti dignitari e magistrati membri dei poteri pubblici del Paese e hanno chiesto all’Esecutivo Nazionale (il Governo) di dichiarare persona non grata ed espellere dal Paese la sua rappresentante diplomatica a Caracas, Isabel Brilhante Pedrosa, per la continua ingerenza di questo organismo contro il Venezuela.

“Con le sue azioni, l’UE si è posta al di fuori del diritto internazionale, delle norme legali riconosciute dalle nazioni civili, tentando di dirigere le azioni di questi funzionari del paese, cercando di violare la sovranità della Repubblica e la dignità del popolo venezuelani e ignorando il processo elettorale trasparente e democratico del 6 dicembre che ha eletto il nuovo Parlamento nazionale”, ha detto la deputata Ilenia Medina, del Partito Patria para Todos (PPT), che ha presentato il testo dell’accordo.

“Alzo entrambe le mani affinché la rappresentante dell’Unione Europea sia dichiarata una persona non grata”, ha detto il presidente dell’AN, Jorge Rodríguez, prima del voto.

Il documento ripudia l’agenda di aggressione contro una nazione indipendente, sovrana, libera e democratica. In questo senso, i parlamentari hanno chiesto al presidente Nicolás Maduro di avvalersi dell’articolo 236, numero 4 della Costituzione Bolivariana e di procedere a fare questa dichiarazione ed eseguire i meccanismi diplomatici per l’espulsione di questa funzionaria dal territorio nazionale.

“L’Esecutivo Nazionale è invitato a rivedere l’accordo operativo con il quale ha autorizzato l’apertura dell’ufficio dell’Unione Europea in Venezuela, per aver violato e mancato di rispetto ai regolamenti interni, interferito negli affari interni del Paese e adottato misure coercitive unilaterali illegali che hanno danneggiato. il popolo venezuelano e che è proibito dal diritto internazionale”, si legge nella proposta del Parlamento nazionale.

Sostenendo l’azione per ripudiare l’aggressione sistematica da parte dell’UE, i parlamentari venezuelani hanno avvertito che le misure coercitive europee sono azioni evidenti in violazione dei diritti umani, interferenza e violazione del diritto internazionale con l’intenzione di costruire un caso per continuare ad attaccare il Venezuela dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Parlamento venezuelano ha ribadito la sua richiesta ai suoi pari europei di analizzare e rettificare le loro politiche interventiste arbitrarie e arroganti contro il Venezuela. “Non solo violano il diritto internazionale e l’equilibrio del multilaterialismo e del dialogo tra le nazioni, ma costituiscono anche crimini contro l’umanità”.

Attraverso sette votazioni il Potere Legislativo ha approvato con i voti del Blocco della Patria e dei partiti di opposizione di respingere l’ingerenza dei settori della destra europea che insistono nel violare il Diritto Internazionale con i loro attacchi contro il Venezuela e danneggiano i Diritti Umani dei venezuelani con le cosiddette “sanzioni” unilaterali.

Il testo evidenzia che le aggressioni dell’UE ignorano il rapporto delle Nazioni Unite, che ha evidenziato gli effetti catastrofici e devastanti causati da queste misure unilaterali contro il Venezuela, oltre ad ignorare il dialogo che tra i venezuelani è attualmente in corso grazie alla volontà del popolo espresso nelle elezioni parlamentari del 6 dicembre vinte dalla coalizione chavista.

Con decisione finale dei parlamentari, una copia di questo accordo del Potere Legislativo venezuelano sarà inviata al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.

www.vtv.gob.ve

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