Conferenza Regionale sulla Donna

L’ incontro, organizzato dalla CEPAL, pone al centro del suo dibattito strategie  che rispondono alla COVID-19, dall’inclusione e l’uguaglianza di genere.

Yaditza del Sol González

Incentivare la partecipazione della donna nei settori strategici di Sviluppo , sostenere dalla legalità l’autonomia economica e la partecipazione al lavoro e inoltre rivalutare i lavori domestici nella società, sono stati alcuni dei temi dibattuti nella 60ª Riunione della Tavola Dirigente della Conferenza Regionale sulla Donna dell’America Latina e i Caraibi, che si realizza in forma virtuale sino ad oggi 25 febbraio.

La delegazione cubana in questa Tavola Dirigente, nella quale Cuba  ha il ruolo di una delle vicepresidenze, è  presieduta da Teresa Amarelle Boué, membro del Burò Politico e del Consiglio di Stato, che ha presentato all’alto livello alcune delle  azioni intraprese in materia d’uguaglianza di genere.

Nella regione dell’America Latina e dei Caraibi, le donne corrono il maggior rischio di disoccupazione e affrontano ogni giorno barriere per accedere a servizi finanziari.

«A Cuba questo non accade perché siamo un paese con un sistema di giustizia sociale», ha affermato Amarelle Boué, la segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane.

Nonostante questo, la pandemia ha imposto grandi sfide per la donna cubana, specialmente di fronte al telelavoro e le responsabilità dei lavori domestici.

«Abbiamo offerto una speciale protezione alle lavoratrici con misure di lavoro, di salario e fiscali. Gli asili  infantili e i semi internati restano aperti per garantire che queste donne continuino a lavorare e offrano tutte le loro capacità».

Amarelle Boué ha detto che l’esperienza più importante in Cuba può mostrare in questo incontro regionale che nel mezzo di una situazione avversa resa più complessa dal ferreo blocco degli Stati Uniti, ed è stata ratificata la volontà politica del nostro governo con l’uguaglianza di genere, mediante l’approvazione del Programma Nazionale per la Crescita delle Donne, che uscirà tra poco come decreto presidenziale.

Alicia Bárcena, Segretaria Esecutiva della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL), ha sostenuto che la crisi generata dalla pandemia della COVID-19 ha approfondito le disuguaglianze socio-economiche che vivono e soffrono le donne della regione, con un risultato negativo nell’occupazione, nelle condizioni di lavoro e per le entrate che ricevono per il lavoro.

«Questo si riflette direttamente nel tasso di partecipazione delle donne, che attualmente è del 46%, e significa un passo indietro di più di un decennio nella crescita realizzata in materia di lavoro.

Di fonte a queste realtà è più che mai necessario stimolare politiche trasformatrici che offrano alle donne un’autonomia economica e ci conducano verso una società d’attenzione, verso un cambio di paradigma, dove esista una politica fiscale con prospettive di genere come messa a fuoco trasversale»,ha sottolineato ancora.

 

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