Venezuela: Obama estende le sanzioni

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SancionesIl presidente USA, Barack Obama, ha dichiarato una situazione di “emergenza nazionale” per il “rischio straordinario” rappresentato dalla situazione in Venezuela per la sicurezza degli USA.

Inoltre, Obama ha sanzionato sette persone venezuelane vietando loro l’ingresso nel territorio USA e congelando i loro beni nel paese ed ha espresso la sua preoccupazione per il trattamento che il governo di Nicolas Maduro starebbe dando ai suoi avversari politici.

Il Congresso USA aveva già approvato lo scorso 10 dicembre le sanzioni per i funzionari e Obama le ha ratificate il 18 dicembre, ma non si concretarono fino a questo lunedì, quando la Casa Bianca ha identificato gli interessati.

Tra le misure vi è il congelamento dei beni negli USA ed il divieto di entrare nel paese.

La dichiarazione recita: “La Casa Bianca è profondamente preoccupata per gli sforzi del governo venezuelano per aumentare l’intimidazione degli oppositori politici” e esige la liberazione dei prigionieri politici.

Secondo gli USA, questi funzionari sono collegati ad atti di violazione dei diritti umani precisamente per fermare, nelle proteste golpiste registrate in Venezuela tra febbraio e maggio passato, il piano “La Salida” (riferendosi all’ “uscita” di Nicholas Maduro dalla presidenza), dove morirono 43 persone, per lo più colpite alla nuca ed alla testa. In risposta a queste azioni distruttive, si è creato il Comitato delle Vittime delle Guarimbas, per esporre al mondo le loro storie, visto che i mezzi di comunicazione sociale le occultano.

Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha detto che “i funzionari del Venezuela, che ora e in precedenza hanno violato i diritti umani dei cittadini venezuelani e sono coinvolti in atti di corruzione non saranno i benvenuto qui, e ora abbiamo gli strumenti per bloccare i loro patrimoni e l’uso che fanno del sistema finanziario USA”.

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Obama e le sanzioni contro il Venezuela

obama-venezuela-eeuuIl presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha emesso lunedì un decreto che dichiara il Venezuela una minaccia alla sicurezza nazionale, ha imposto sanzioni a sette persone e ha espresso la sua preoccupazione per il trattamento che Caracas fa ai suoi oppositori.
Le sanzioni collocano il Venezuela come primo avversario ideologico degli Stati Uniti nel continente.

“Funzionari del Venezuela che ora e prima hanno violato i diritti umani di cittadini venezuelani e sono coinvolti in atti di corruzione non saranno benvenuti qui”, ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, “e ora abbiamo strumenti per bloccare i loro fondi e l’uso che fanno del sistema finanziario degli Stati Uniti”.

L’ordine esecutivo è rivolto a persone le cui azioni hanno minato il processo o le istituzioni democratiche, che avrebbero commesso atti di violenza o di abuso ai diritti umani, che sarebbero state coinvolte nel proibire o penalizzare la libertà di espressione, o che erano funzionari del Governo legati a corruzione pubblica, ha specificato la Casa Bianca.

Dichiarare un paese come una minaccia alla sicurezza nazionale è il primo passo per iniziare un regime di sanzioni. Lo stesso processo è stato seguito per paesi come Iran e Siria, hanno detto funzionari statunitensi.

Benché il Ministero delle Relazioni Estere del Venezuela avesse programmato una conferenza stampa il lunedì per approfondimenti su sanzioni recenti contro funzionari statunitensi nel paese, il cancelliere Delcy Rodríguez si è limitato a dire che “subito” risponderanno alle azioni della Casa Bianca.

Più tardi, Rodríguez ha annunciato che hanno richiamato per una consultazione “immediata” il loro funzionario di maggior rango negli Stati Uniti, l’incaricato d’affari Maximilien Sánchez.

Gli interessi o proprietà che le persone menzionate nell’ordine abbiano negli Stati Uniti saranno bloccati o congelati e sarà negato loro l’ingresso nel paese. Anche ai cittadini statunitensi sarà proibito fare commerci con quelle persone.
Tra i funzionari nella lista emergono il direttore del servizio di intelligence, Sebin, Gustavo González; il direttore della Polizia Nazionale, Manuel Pérez; e il presidente del conglomerato statale delle industrie di base, Giusto Noguera.

Le relazioni commerciali tra Venezuela e Stati Uniti, tuttavia, si manterrebbero senza riserve, ha detto un funzionario statunitense.
Nonostante il chiarimento, il prezzo del crudo Brent cadeva vicino il lunedì dei 58 dollari per barile davanti all’incertezza del mercato per le nuove sanzioni.

Il Venezuela ha diversificato i suoi mercati negli ultimi anni, privilegiando la Cina a discapito degli Stati Uniti, ma ancora la maggiore economia del mondo continua a essere la destinazione principale delle sue forniture di petrolio.

Traduzione: Redazione di El Moncada
con informazione di Reuters – Foto: EFE
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Amplía Obama sanciones contra Venezuela
 
El presidente estadounidense, Barack Obama, declaró una situación de “emergencia nacional” por el “riesgo extraordinario” que supone la situación en ese país para la seguridad de EE.UU.

Además, Obama ha sancionado a siete individuos venezolanos prohibiéndoles la entrada a territorio estadounidense y congelando sus activos en el país y expresó su preocupación por el tratamiento que el gobierno de Nicolás Maduro estaría dando a sus oponentes políticos.

El Congreso de Estados Unidos ya había aprobado el pasado 10 de diciembre las sanciones a los oficiales y Obama las había ratificado el 18 de diciembre, pero no fue hasta este lunes cuando la Casa Blanca identificó a los afectados.

Entre las medidas está el congelamiento de activos en EE.UU. y la prohibición de entrar al país. El comunicado reza: “La Casa Blanca está profundamente preocupada por esfuerzos del gobierno venezolano para aumentar la intimidación sobre adversarios políticos” y exigen la liberación de los políticos presos.

Según EE.UU., estos funcionarios habrían estado vinculados a actos de violación a los derechos humanos precisamente por detener en las protestas golpistas registradas en Venezuela entre febrero y mayo pasado el plan “La Salida” (en alusión a “la salida” de Nicolás Maduro de la presidencia), donde fallecieron 43 personas, la mayoría por disparos en la nuca y la cabeza. Como respuesta a esas acciones vandálicas, se instaló el Comité de Víctimas de las Guarimbas, para exponer ante el mundo sus historias, en vista a que los medios de comunicación social las ocultan.

El portavoz de la Casa Blanca Josh Earnest declaró que los “funcionarios de Venezuela que ahora y antes han violado los derechos humanos de ciudadanos venezolanos y se han involucrado en actos de corrupción no serán bienvenidos aquí, y ahora tenemos herramientas para bloquear sus activos y el uso que hacen del sistema financiero de Estados Unidos”.

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