Eugenio Martínez Enríquez, direttore generale dell’America Latina e dei Caraibi del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba, dal suo account nella rete sociale Twitter, ha esposto la decisione della Cancelleria dell’Isola di convocare
l’ambasciatore della Colombia a L’Avana.

«Oggi, venerdì 7 maggio, convochiamo l’Ambasciatore della Colombia per riferirgli con un comunicato verbale, la nostra energica protesta per la decisione della sua Cancelleria di dichiarare ieri persona non grata il primo segretario della nostra Ambasciata a Bogotà, Omar Rafael García Lazo».

La decisione di Bogotà è stata definita dal funzionario cubano, nelle reti sociali, come «infondata» e «azione nemica».

«Ratifichiamo che i diplomatici cubani compiono con serietà e rigore i loro obblighi derivati dalla Convenzione di Vienna sule Relazioni Diplomatiche Domandiamo che si espongano i presunti motivi dell’insolita decisione», ha detto Martínez Enríquez.

Como spiega bene un tuit del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba, «l’ingiustificata azione pretende sviare l’attenzione della comunità internazionale e della società colombiana dalla repressione violenta delle forze militari e della polizia contro i manifestanti, che ha provocato decine di morti e centinaia di feriti.

Il paese sudamericano è coinvolto da dieci giorni in un’ondata di proteste che esprimono lo scontento popolare per le misure neoliberali prese dall’amministrazione di Iván Duque.