L’unica cosa che non è in discussione è la Rivoluzione

La libertà d’espressione nella Rivoluzione continua ad avere come limite il diritto della Rivoluzione d’esistere».

 

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha affermato nel pomeriggio del 28 giugno, nella Biblioteca Nazionale José Martí, che: «È l’ora d’attualizzare e rifondare», durante l’incontro per i 60 anni di Parole agli Intellettuali, le memorabili idee condivise da Fidel a modo di conclusione delle riunioni con figure della cultura cubana nei giorni 16, 23 e 30 giugno del 1961.

Díaz-Canel ha detto ai presenti: «Crediamo fermamente che l’opera d’arte ha non solo il diritto ma anche la missione d’essere provocatrice, audace, sfidante, questionante ma non presuntuosa ed emancipatrice. Sottoporla alla censura soggettiva e vile è un’azione di lesa cultura.

La libertà d’espressione nella Rivoluzione continua ad avere come limite il diritto della Rivoluzione d’esistere».

«Mi onora ratificare oggi davanti a un gruppo di noti intellettuali che dentro la Rivoluzione c’è sempre spazio per tutto e per tutti, meno che per coloro che cercano di distruggere il progetto collettivo».

Come parte dell’incontro si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna dell’Ordine   Félix Varela e della Medaglia Alejo Carpentier a distinte personalità dell’arte e la letteratura.

La giornata di ricordo e omaggio ha contato con la presenza del primo  ministro, Manuel Marrero Cruz; del membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo Dipartimento Ideologico, Rogelio Polanco Fuentes; della prima viceministro, Inés María Chapman Waugh; del ministro di Cultura, Alpidio Alonso Grau, e di altri dirigenti.


Quel dialogo del 1961 è vivo

Con lo stesso spirito di trasparenza e d’emancipazione, il Presidente cubano ha ricordato che «60 anni fa, in un dialogo reale e onesto con l’ intellettualità artistica e letteraria, il giovane leader rivoluzionario Fidel Castro pose le basi della fondazione di quello che negli anni ha formato la politica culturale della Rivoluzione cubana»

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