In solidarietà con Cuba confidano nella fine del bloqueo USA

Si avvicina sempre di più l’inizio della fine delle sanzioni del governo USA contro la famiglia cubana, avverte l’attivista Carlos Lazo, coordinatore del progetto Puentes de Amor.

Più di 25500 firme sostengono la petizione (www.puentesdeamor.com) per il presidente Joseph Biden per revocare il bloqueo e alleviare il dolore della gente dell’isola in questi tempi di impatto della pandemia della COVID-19, ha detto Lazo in un’intervista con Prensa Latina.

Quando abbiamo creato la petizione, nell’ottobre del 2020, molti ci hanno chiamato pazzi, ha commentato, riferendosi alla necessità di fare pressioni sull’allora candidato democratico che, dopo la sua vittoria, restituisse le rimesse a Cuba, riaprisse i servizi consolari a L’Avana e riattivasse il piano del ricongiungimento familiare.

Alcuni credevano che questa petizione non sarebbe stata firmata da nessuno, ma la nostra fede è stata rafforzata dall’amore, ha sottolineato nel ratificare la sua convinzione che “in ogni momento, le considerazioni politiche devono lasciare il posto a quelle umane”.

Ha detto che mentre Biden esita a mantenere ciò che ha promesso durante la sua campagna elettorale, “le nostre famiglie hanno sofferto e stanno subendo la punizione delle sanzioni economiche”.

La maggioranza dei cubano-americani sta dalla parte di chi ama e costruisce, per questo “chi, che si dice figlio di Dio, potrebbe augurare il male al prossimo? Chi è chiamato umano potrebbe desiderare l’olocausto della sua stessa gente? Le risposte a queste domande ci riempiono di speranza”.

Lazo ha accolto con favore che in questa azione e per la prima volta, persone di diverse fedi e ideologie combattono quotidianamente a Miami – e in molte altre città degli Stati Uniti e del mondo – per l’abolizione delle sanzioni contro Cuba.

Quella volontà si esprime nelle migliaia che sfilano in carovana, mese dopo mese, chiedendo la fine del bloqueo, ha sottolineato il professore cubano-americano.

Sono stati gli artefici di questa ondata di amore e insieme hanno reso possibile che questo clamore raggiungesse la Casa Bianca, e succederà, ha detto.

“Solleveremo le sanzioni una per una! Costruiremo Puentes de Amor tra Cuba e gli Stati Uniti! L’odio si spegnerà e l’amore prevarrà! Con tutti e per il bene di tutti! Ce la faremo!”, ha affermato.

Lazo e il gruppo dei membri del progetto di solidarietà che ha lasciato Miami, in Florida, quasi una settimana fa, continuano la loro marcia verso la capitale degli USA.

Il 25 luglio – dopo aver percorso più di duemila chilometri – sperano di incontrarsi davanti al palazzo dell’esecutivo per chiedere a Biden di porre fine al bloqueo perché sia i cubani di qua e quelli di là aspirano alla fine di questa era di martirio, sanzioni e odio”, ha concluso.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi


La carovana Puentes de Amor Miami-Washington avanza negli Stati Uniti

 

28.06 – La carovana cubano-americana partita da Miami, in Florida, prosegue con successo verso la sua destinazione finale, la capitale degli Stati Uniti, ha riferito oggi Carlos Lazo, coordinatore di questa azione contro il bloqueo statunitense di Cuba.

Lazo, direttore del progetto Puentes de Amor, ha spiegato a Prensa Latina che sebbene la distanza in linea retta sia di circa duemila chilometri fino a Washington, in realtà cammineranno molto di più poiché ci saranno deviazioni verso le principali città durante il viaggio.

In queste città gli attivisti terranno incontri con i gruppi che difendono la giustizia sociale, i sindacati, i leader afroamericani, nonché con gli uffici dei congressisti della zona.

“Da Jacksonville, in Florida, andremo ad Atlanta, in Georgia, e in quest’ultima città incontreremo i rappresentanti del Carter Center, ai quali spiegheremo gli obiettivi della nostra marcia verso la capitale degli Stati Uniti”, ha aggiunto Lazo.

Ci fermiamo perché sappiamo che l’ex presidente James Carter ha sempre sostenuto l’esistenza di una relazione stabile e civile tra gli Stati Uniti e Cuba, ha affermato.

Ha spiegato che tra il caldo e l’umidità che caratterizzano questa zona del sud del paese, i partecipanti marciano già in diversi turni, e i primi iniziano la camminata nelle prime ore del mattino, avanzano di circa 30 chilometri e poi un altro gruppo li sostituisce, in modo che tutti possano riposare, e il piano è di avanzare di circa 100 chilometri al giorno.

Lazo ha ribadito che uno degli obiettivi principali di questa campagna è chiedere al presidente Joe Biden di mantenere le sue promesse elettorali riguardo a Cuba.

Quelli di noi che hanno votato per Biden esigiamo che riveda la politica ostile aumentata dal suo predecessore, Donald Trump contro il nostro paese, e sia coerente con quelli di noi che hanno votato per lui nella speranza che apporti un cambiamento sostanziale su tale questione, ha affermato.

In un altra delle sue dichiarazioni a Prensa Latina, Lazo ha riferito che circa 25.000 persone hanno già firmato la petizione affinché Biden tolga le sanzioni che gravano sulla famiglia cubana.

Lazo ha ribadito che lui e i suoi seguaci saranno a Washington il 25 luglio, “ci incontreremo lì a Lafayette Square, davanti alla Casa Bianca, per consegnare migliaia di petizioni che esigono a Biden di togliere l’assedio economico-finanziario”.

I partecipanti chiederanno, tra le altre misure, la riapertura dei servizi consolari dell’ambasciata statunitense a L’Avana e il servizio di rimesse alla maggiore delle Antille.

Secondo il coordinatore di Puentes de Amor, chiederanno anche che l’amministrazione Biden riprenda il piano di ricongiungimento familiare sospeso da Trump nel 2017.

Le autorità cubane hanno più volte ribadito che il bloqueo economico che Washington mantiene nei confronti dell’isola è il principale ostacolo allo sviluppo del paese e allo stesso tempo un ostacolo sostanziale all’instaurazione di un normale e civile rapporto con gli Stati Uniti.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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