È il momento di agire contro Cuba?

Norelys Morales Aguilera – Se qualcuno ha dubbi sull’intensa campagna del governo USA contro Cuba, può trovare la risposta nei fatti e nelle dichiarazioni dei membri della mafia di Miami contro i cubani.

Il senatore USA Rick Scott ha detto circa l’approvazione di una legge co-sponsorizzata da Marco Rubio: “Ora è il momento per gli Stati Uniti di agire. Come esempio di democrazia, gli Stati Uniti stanno facendo tutto ciò che è in nostro potere per sostenere gli attivisti della libertà e della democrazia in tutto il mondo che stanno combattendo l’oppressione e la tirannia”.

Secondo El Nuevo Herald il nuovo pamphlet legislativo USA contro l’isola “cerca di rafforzare la capacità del governo degli Stati Uniti di rispondere alla chiusura di internet e alla censura da parte di governi autoritari in tutto il mondo”. Tuttavia, l’hanno chiamata “Patria y Vida” (Patria e Vita) come la canzone che hanno creato in seguito al manuale del colpo morbido che è quello che intendono realizzare sull’Isola per sconfiggere l’imbattuta rivoluzione cubana.

A proposito del piano di interferenza, che mira ad agire, come sottolinea Scott, Max Lesnik, un cubano residente a Miami, ha pubblicato il seguente post su Facebook:

Il governo degli Stati Uniti sotto la presidenza del democratico Joe Biden, seguendo i piani elaborati contro Cuba sotto la presidenza del repubblicano di destra Donald Trump, scommette sul crollo del governo rivoluzionario cubano il prossimo 15 novembre, come conseguenza delle manifestazioni di protesta convocate per quel giorno dal drammaturgo Yunior García, che ha l’appoggio dell’estrema destra cubana a Miami.

Il piano si basa su una violenza di strada incontrollabile che servirà loro come pretesto per chiedere l’intervento militare degli Stati Uniti sotto l’egida dell’OSA e di altre organizzazioni internazionali sotto il controllo degli USA.

È né più né meno che una rievocazione del progetto della CIA del 1961 che finì nel disastro della Baia dei Porci che portò all’umiliazione dell’allora presidente democratico John F. Kennedy.

La differenza è nel metodo e non negli obiettivi, che sono gli stessi, quello di liquidare la Rivoluzione Cubana.

“La Baia dei Porci era un piano della CIA concepito sotto il presidente repubblicano Eisenhower ed ereditato dal democratico Kennnedy, che alla fine sopportò il peso dell’umiliante sconfitta sulle sabbie di Playa Giron.

La storia si sta ripetendo. Il repubblicano Trump e i suoi “falchi” della destra fascista escogitano il piano che eredita il democratico Biden, che come Kennedy, perderà la partita quando il 15 novembre il popolo cubano sconfiggerà nelle strade dell’isola la controrivoluzione pagata e organizzata dagli USA e dalla destra cubana di Miami.

C’è una frase saggia del proverbio popolare cubano che dice: “Succede sempre la stessa cosa quando succede la stessa cosa”.

La storia ci insegna lezioni che chi non le segue perde la partita.

Che numero daranno alla nuova brigata creata dai mafiosi e dal governo americano per la sconfitta?

Fonte: Cuba isla mia

Traduzione: italiacuba.it

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