La verità di Cuba non sarà messa a tacere

L‘Unione degli Storici di Cuba ha condannato fermamente le azioni annunciate dai nemici interni ed esterni della Rivoluzione per il 15 novembre con lo scopo di sovvertire l’ordine e la tranquillità dei cittadini.

“Come parte della strategia imperiale di dominazione, che combatte con il sangue e il fuoco ogni progetto emancipatore, in particolare nella nostra America, Cuba viene attaccata ferocemente dal suo nemico storico, sicuro di poter ingannare l’opinione pubblica mondiale e presentarsi come il portatore della democrazia e della libertà dei cubani. In questo momento di pericolo per la Rivoluzione chiediamo ai nostri amici di impedire, con tutti i mezzi a loro disposizione, che la verità su Cuba non venga messa a tacere. Ancora una volta noi cubani stiamo affrontando un brutale attacco da parte dell’Impero“. La Casa de las Américas ha emesso una denuncia forte e decisa della nuova escalation di aggressioni e dei piani per promuovere il “cambio di regime” nell’isola più grande delle Antille.

Da parte sua, l’Unione degli Storici di Cuba ha condannato fermamente le azioni annunciate dai nemici interni ed esterni della Rivoluzione per il 15 novembre con lo scopo di sovvertire l’ordine e la tranquillità del popolo cubano.

Nella loro dichiarazione, ricordano le parole del presidente della nostra nazione, nel suo discorso alla chiusura del settimo periodo ordinario della nona legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, quando ha detto: “I diritti non sono illimitati, i loro limiti sono anche previsti dalla Costituzione: sono i diritti degli altri, la sicurezza collettiva, il benessere generale, il rispetto dell’ordine pubblico, la Costituzione e le leggi“.

Ci esortano a rimanere vigili affinché la vita del popolo continui pacificamente, con la certezza che, come in altri momenti della nostra storia, la Rivoluzione emergerà più forte, affermando che “il popolo cubano non vuole tornare a un passato di sottomissione e dipendenza. Non vuole tornare ad essere una neo-colonia yankee“.
E non lo sarà.

Fonte: Granma

Traduzione: cuba-si.ch/it

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