Il colpo di Stato contro Cuba è destinato a fallire

www.prensa-latina.cu  Traduzione M. Pondrelli perMarx21.it

L’accademico e saggista francese Salim Lamrani ritiene che la “rivoluzione colorata” promossa e finanziata dagli Stati Uniti contro Cuba è destinata a fallire di fronte alla dignità degli abitanti dell’isola.

“Dal mio punto di vista è destinato a fallire perché, nonostante le difficoltà e le vicissitudini quotidiane dell’isola, nessun cubano degno di questo nome è disposto ad allearsi con il governo degli Stati Uniti, il nemico storico della sovranità e dell’indipendenza di Cuba”, ha detto Lamrani a Prensa Latina.

Secondo lo studioso delle relazioni tra Washington e L’Avana, il paese nordamericano sta cercando di applicare alla più grande delle Antille la stessa formula di ‘cambio di regime’ utilizzata in altre nazioni, conosciuta come “rivoluzione colorata”.

La nuova crociata contro Cuba e la sua Rivoluzione consiste nell’invocare mobilitazioni antigovernative, etichettandole come pacifiche, in cui piccoli gruppi finanziati dall’estero fungono da punta di avanzata per il cambio di regime, sostenuti da un dispiegamento forse senza precedenti di propaganda e manipolazione nelle reti sociali e nei media.

A questo proposito, Lamrani ha ricordato che dal 1959 uno dei principali pilastri della politica estera degli Stati Uniti verso il suo vicino, è stata l’organizzazione, la consulenza e il finanziamento di un’opposizione interna per rovesciare il governo rivoluzionario.

Lamrani ha sottolineato che “per 30 anni, fino al 1991, è stata una politica segreta e clandestina. Dal 1992, con l’adozione della Legge Torricelli, è stato un obiettivo dichiarato, pubblico e ammesso da Washington, poiché l’articolo 1705 di questa legge prevede un bilancio per l’opposizione cubana sull’isola”.

Il professore universitario ha aggiunto che la Legge Helms-Burton, che è ancora in vigore come la Legge Torricelli, all’articolo 109 include anche il finanziamento dell’opposizione a Cuba, iniziative alle quali vanno aggiunte le relazioni adottate nel 2004 e nel 2006 dall’allora presidente George W. Bush per fornire denaro ai gruppi controrivoluzionari.

Nel suo dialogo con Prensa Latina, Lamrani ha avvertito che questi atti di interferenza non possono essere presi come normali, né si può ignorare il diritto degli attaccati a difendersi.

“Secondo il diritto internazionale, è illegale finanziare un’opposizione in un paese terzo, poiché viola il principio di non interferenza negli affari interni delle nazioni sovrane”, ha sottolineato.

Ha anche affermato che da un punto di vista giuridico, qualsiasi codice penale del mondo considera un crimine ricevere aiuto da una potenza straniera il cui scopo è sovvertire l’ordine stabilito, una grave violazione della legge che dovrebbe essere sanzionata severamente.

Lamrani ha detto che in Francia, l’articolo 411-4 del codice penale stabilisce che ricevere aiuti da una potenza straniera allo scopo di minare gli interessi fondamentali della nazione è punibile con 30 anni di reclusione.

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