Giaveno concede la cittadinanza onoraria a Graziella Pogolotti

Il municipio di Giaveno  ha concesso la cittadinanza onoraria di questo comune, che appartiene all’area metropolitana di Torino, alla saggista e nota intellettuale cubana  Graziella Pogolotti.

L’iniziativa approvata all’unanimità nella più alta istanza dell’amministrazione municipale è stata sostenuta dai circoli dell’Associazione Nazionale d’Amicizia Italia-Cuba (ANAIC) di Giaveno Val Sangone e Valle Susa e da altri due gruppi torinesi.

Il riconoscimento concesso alla professoressa per la sua carriera, formazione e impegno culturale e sociale, riconosce anche la sua famiglia e in particolare suo nonno Domenico (Dino) Pogolotti (1873-1923), oriundo di Giaveno, che arrivò a Cuba nel 1898 e fece costruire a L’Avana il primo quartiere operaio dell’America Latina.

In questo famoso quartiere inaugurato il 24 febbraio del 1912 nel municipio di Marianao, si realizza un progetto di trasformazione urbana con partecipazione italiana.

Dal matrimonio di  Dino con Grace Joyce nacque il padre di Graziella, Marcelo Pogolotti (1902-1988), giornalista saggista, scrittore, critico d’arte,  che appartenne alla prima generazione di pittori cubani.

L’intellettuale cubana, in un messaggio di video ha detto: «Mi sento profondamente emozionata ricevendo la condizione di cittadina onoraria di Giaveno, un luogo al quale nel tempo, le successive generazioni la mia famigli sono state strettamente vincolate.

Ringrazio profondamente l’onore che mi è stato conferito e penso che la storia della mia famiglia tende un ponte solido nel dialogo culturale tra Cuba e l’Italia, ha indicato, segnalando che gli abitanti del quartiere fatto costruire da suo nonno ne commemorano la fondazione e conservano la memoria viva della sua presenza.

L’ambasciatore di Cuba in Italia, José Carlos Rodríguez, ha ricevuto il riconoscimento in una cerimonia presieduta dal sindaco, Carlo Giaccone, nella quale hanno partecipato il presidente della ANAIC, Marco Papacci, e il titolare del Consiglio, Mauro Morisciano.

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