Perché i vaccini cubani non sono stati ancora approvati

In una situazione emergenziale, come quella che stiamo vivendo ogni giorno riguardo alla pandemia un paese, Cuba, ha sviluppato cinque vaccini di cui tre sono stati somministrati alla popolazione dell’isola con risultati eccellenti, una domanda affolla le nostre menti: perché i vaccini cubani non sono ancora stati approvati dalle autorità sanitarie?

La domanda sul perché i vaccini cubani non siano stati ancora approvati dalle autorità sanitarie come L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) o l’Ente Europeo del Farmaco (EMA) è del tutto legittima visto che i risultati dei tre preparati cubani, Soberana 02, Soberana Plus e Abdala, che sono stati somministrati massivamente alla popolazione hanno dato risultati eccellenti. Ricordiamo inoltre che il vaccino cubano Soberana 02 è l’unico al mondo ad essere stato inoculato ai bambini di età compresa tra 2 e 5 anni senza apparenti effetti collaterali.

La campagna vaccinale di massa a Cuba è iniziata nel mese di settembre e in soli pochi mesi ha drasticamente ridotto il numero di contagi e soprattutto il numero di decessi. Nei mesi estivi sull’isola si contavano dagli 8000 ai 9000 contagi giornalieri con un numero di decessi che oscillava tra 70 e 80. In soli tre mesi il numero di contagiati è sceso al di sotto di cento al giorno con non più di una decina di morti alla settimana, il merito di questa strabiliante vittoria contro il virus si deve alla somministrazione massiva del vaccino tra i cubani.

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute cubano aggiornati al 30 gennaio sull’isola sono state somministrate complessivamente 34.278.865 dosi di vaccino, hanno ricevuto la prima dose 10.569.265 cubani, hanno ricevuto due dosi 9.347.177 persone, tre dosi sono state somministrate a 9.013.778 cubani, hanno completato l’intero schema vaccinale  9.823.862 cittadini ed hanno ricevuto la quarta dose di rinforzo 5.348.499 cubani.

Alla domanda sul perché i vaccini cubani ancora non siano stati approvati cerca di dare una risposta Fabrizio Chiodo, ricercatore italiano che ha contribuito allo sviluppo dei preparati cubani, in un post pubblicato su Facebook.

“soprattutto in una situazione emergenziale, Non è una domanda da novax, né tantomeno da complottisti. Non è una gara, non lo è mai stata. Al momento, la copertura vaccinale pediatrica del vaccino Pfizer non scende sotto i 5 anni.

In parallelo l’ Istituto che produce i vaccini Finlay a Cuba ha sviluppato Soberana 02, l’unico vaccino coniugato contro SARS-CoV-2, sviluppato pensando alla popolazione pediatrica, unico autorizzato per la popolazione da 2 a 5 anni e già somministrato a 2 milioni di bambini.

Il vaccino in questione è stato autorizzato dall’entità regolatoria Cubana (riconosciuta e ispezionata regolarmente da OMS, con clinical trials svolti sotto gli occhi di OPS/OMS). Nell’Unione Europea non lo usiamo ancora perché gli standard produttivi richiesti da EMA (GMP) non sono quelli che ha Cuba. Cuba mantiene standard produttivi estremamente alti relativamente alla qualità dei suoi prodotti biofarmaceutici, ad esempio rilasciando lotti di vaccino solo dopo accurati test di diverso tipo sia sul processo sia sul prodotto finito. Il blocco economico ha per diretta conseguenza la mancanza di macchinari complessi e che non tutti i Paesi possono permettersi”, scrive Fabrizio Chiodo.

“Si sta quindi lavorando intensamente ed in modo accurato affinché la documentazione relativa ai test ed ai controlli addizionali svolti su ogni step del processo produttivo, così come la eventuale possibilità di ripetere in laboratori terzi (EU) le analisi sui lotti, sia ritenuta aderente ai requisiti normativi dei Paesi che applicano standard GMP per l’autorizzazione al commercio dei prodotti farmaceutici.

Per studi clinici nei singoli stati EU, la normativa richiede altri standard. Anche in questo caso si sta lavorando per far sì che un prodotto unico al Mondo possa aiutare e proteggere fasce di popolazione che ne hanno bisogno. In parallelo BioCubaFarma sta effettuando la richiesta di pre-qualifica ad OMS per i vaccini Soberana ed Abdala”, continua Fabrizio.

Insomma secondo quanto affermato più volte dal ricercatore italiano i motivi per cui i vaccini non sono ancora stati approvati dalle autorità sanitarie non sarebbero da ricercare nella inefficacia dei preparati ma nel modo in cui vengono prodotti. Sarebbe a dire che per essere autorizzati occorrerebbe produrre i vaccini ad esempio usando delle attrezzature più moderne che chiaramente, anche se il governo cubano decidesse di acquistarle, nessuno gliele venderebbe a causa del sessantenale blocco economico, commerciale e finanziario cui l’isola è sottoposta dagli Stati Uniti. Infatti secondo le leggi che lo regolano a Cuba non possono essere vendute attrezzature che contengono più del 10 per cento di componenti di provenienza statunitense.

Non ci dobbiamo poi stupire se dietro questa ridicola pantomima ci fossero pure degli aspetti politici. Infatti per gli Stati Uniti sarebbe uno smacco colossale se un paese come Cuba, sottoposto come detto al più lungo e genocida blocco economico della storia, ottenesse la certificazione necessaria per vendere i propri vaccini. Sarebbe la prova provata che il blocco non sta ottenendo i risultati voluti ovvero quello di strozzare l’economia dell’isola, certificherebbe inoltre che la sanità completamente pubblica cubana, nonostante tutti i limiti che il blocco causa, è viva e vegeta ed in grado di produrre, solo grazie agli aiuti statali, vaccini che negli altre nazioni sono solo appannaggio delle imprese private che vendono a caro prezzo agli stati.

Quindi, per concludere, anche sui vaccini cubani che potrebbero aiutare molti paesi, Italia compresa, nella lotta al Covid 19 si sta giocando la solita guerra che gli Stati Uniti ed i loro alleati combattono per non perdere l’egemonia mondiale ed in mezzo ci stiamo come sempre noi, spettatori che subiscono i capricci di un manipolo di irresponsabili che giocano a Risiko sulle nostre teste. E’ l’ora di farla finita …

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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