COVID-19: AL retrocede di 30 anni nella lotta contro la povertà

La Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL), ha indicato che la crisi sanitaria provocata dalla COVID-19 ha scatenato una crisi sociale nella regione, portando il tasso di povertà estrema in  America Latina dal 13,1% della popolazione nel 2020 al 13,8% n 2021, con una retrocessione di 27 anni.


Il rapporto annuale Panorama Sociale dell’America Latina indica che questo significa che la quantità di persone in miseria è passata da 81 a 86 milioni nella regione.

Nello  studio, la Cepal segnala  che nel 2020 è aumentata la proporzione delle donne che non ricevono entrate proprie e si sono mantenute le brecce di povertà nelle aree rurali, nei popoli indigeni e l’infanzia. Inoltre esaminando distinti indici, tra loro il coefficiente di Gini, è stato constatato un aumento della disuguaglianza.

La regione presenta il più alto numero di decessi informati per la  COVID-19 a livello globale (1562845 sino al 31 dicembre 2021), cifra che continuerà a crescere sino a che durerà la pandemia.

Questi rappresentano il 28,8% del totale dei decessi per la  COVID-19 informati nel mondo, anche se la popolazione della regione ascende solo al 8,4% della popolazione mondiale.

Sino al 26 gennaio del 2022 il 62,3% della popolazione dell’AmericaLatina e dei Caraibe (circa  408 milioni  di persone) contava con uno schema completo di vaccinazioni, per cui la Cepal ha richiamato  a incrementare gli sforzi per far sì che alla metà del 2022 tutti i paesi della regione abbiamo vaccinato almeno il 70% della popolazione con uno schema completo.

«La pandemia è un’opportunità storica per costruire un nuovo patto sociale che offra protezione, certezza e fiducia. Un nuovo contratto sociale deve avanzare e rinforzare l’istituzionalità dei sistemi di protezione sociale e promuovere che questi siano universali, integrali, sostenibili e resilienti. Vengono anni di minor crescita economica e se non si mantengono gli sforzi per proteggere il benessere della popolazione, saranno maggiori gli aumenti di poverta e disuguaglianza nella regione», ha dichiarato Alicia Bárcena, segretaria esecutiva della CEPAL.

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