Lungo la Fascia e Via interrompere il sottosviluppo in America Latina

Carlos Martinez, Inserito da internazionalista 360°, 14 febbraio 2022

Il seguente articolo di Carlos Martinez è stato commissionato dal Taihe Institute per l’edizione di gennaio 2022 della sua rivista mensile, TI Observer. Carlos offre una panoramica della storia della sottomissione europea e nordamericana dell’America Latina ed esplora i modi in cui le relazioni in espansione tra Cina e regione spezzino il ciclo del sottosviluppo e della povertà.

Gli ultimi mesi hanno visto una significativa espansione della Belt and Road Initiative in America Latina e Caraibi. Sebbene questa regione del mondo non sia la più adatta per un’impresa originariamente modellata sulla Via della Seta, rete di rotte commerciali che collegano l’Asia orientale con Medio Oriente, Africa ed Europa, la realtà è che i Paesi del Sud America , America Centrale e Caraibi condividono molte esigenze delle controparti in Asia centrale, Sud-est asiatico, Medio Oriente e Africa. La maggior parte dei Paesi dell’America Latina ottenne l’indipendenza formale dal colonialismo spagnolo e portoghese nel 19° secolo, ma si ritrovarono all’ombra dell’incipiente imperialismo nordamericano. La Dottrina Monroe, articolata per la prima volta dal presidente James Monroe nel 1823, denunciava il colonialismo europeo e l’ingerenza nell’emisfero occidentale, non sulla base di un principio anticoloniale, ma per rafforzare i disegni egemonici statunitensi. Da allora, gli Stati Uniti ebbero la tendenza a considerare l’America Latina come “cortile di casa”, insieme di Paesi soggetti al controllo (diretto o indiretto) di Washington. (1)

Eduardo Galeano scrisse che il passaggio dal colonialismo al neocolonialismo fece poca differenza per la posizione dell’America Latina nell’economia capitalista globale. “Tutto dalla scoperta fino ai nostri giorni è sempre stato trasmutato in capitale europeo, o più tardi degli Stati Uniti, accumulandosi in centri di potere lontani. Tutto: suolo, i frutti e profondità minerarie, popoli e loro capacità di lavorare e consumare, risorse naturali e risorse umane”. (2)

Le parole di Galeano furono scritte 50 anni fa, ma suonano ancora vere. Gli Stati Uniti continuano la strategia egemonica nei confronti dell’America Latina; cercando di rendere terra, risorse naturali, mercato e mercati della regione sottomessi ai bisogni del capitale monopolistico statunitense. Gli Stati Uniti hanno mostrato interesse costante per la manodopera messicana, per il rame cileno, per la terra brasiliana; ma fu indifferente ai bisogni dei popoli di questi Paesi per lo sviluppo, un tenore di vita dignitoso, giustizia sociale. E quando gli Stati Uniti non riescono a ottenere ciò che vogliono con pressioni silenziose e coercizione economica, non esitano a usare la forza, ad esempio tentando colpi di Stato contro i governi di Bolivia (3) e Venezuela (4) o imponendo sanzioni illegali a Nicaragua (5) e Cuba. (6)

Di conseguenza, l’America Latina continua a subire un significativo sottosviluppo in molte aree. L’affermazione della Cina come importante investitore e partner commerciale quindi si rivela indispensabile per il progresso economico della regione.

Rapporti economici in costante ascesa tra Cina e America Latina

Negli ultimi due decenni, i legami economici tra America Latina e Repubblica popolare cinese si sono espansi a ritmo vertiginoso. Il commercio bilaterale nel 2000 era di appena 12 miliardi di dollari (1% del commercio totale dell’America Latina); ora si attesta a 315 miliardi di dollari. (7) Nello stesso periodo, gli investimenti diretti esteri della Cina in America Latina sono aumentati di cinque volte. (8)

Dal lancio della Belt and Road Initiative (BRI) nel 2013, 21 dei 33 Paesi della regione dell’America Latina e dei Caraibi hanno aderito alla strategia di sviluppo delle infrastrutture globali guidata dalla Cina. I progetti infrastrutturali furono un focus particolare per le aziende cinesi. Scrivendo su Foreign Policy nel 2018, Max Nathanson osservò che “i governi latinoamericani lamentarono a lungo le irregolarità delle infrastrutture dei propri Paesi”. La Cina è “intervenuta con una soluzione: 150 miliardi di dollari prestati ai Paesi dell’America Latina dal 2005”. (9)

L’investimento cinese è ampiamente riconosciuto nella regione per l’impatto economico e sociale positivo, in particolare facilitando progetti governativi per ridurre povertà e disuguaglianza. Kevin Gallagher, nel suo importante libro The China Triangle, scrive che “il Venezuela ha speso fondi pubblici per espandere l’inclusione sociale dei poveri nel Paese. Che… seppe pagare tali spese dato il prezzo elevato del petrolio negli anni 2000 e grazie all’aiuto congiunto con la Cina”. (10)

Una storia simile può essere raccontata sui programmi sociali di trasformazione in Bolivia, in Brasile (coi governi del Partito dei Lavoratori guidati da Luiz Inácio Lula da Silva e Dilma Rousseff) e altrove. Il Brasile dei governi Lula e Dilma (2002-2016) ebbe il plauso globale per le campagne senza precedenti per combattere povertà, senzatetto, malnutrizione e mancanza di accesso ad istruzione e assistenza sanitaria. Nel rifiuto del Washington Consensus e nell’abbraccio a multipolarità e cooperazione Sud-Sud, l’amministrazione di Lula ampliò enormemente i legami economici con la Cina. L’allora Ministro degli Esteri Celso Amorim affermò che le relazioni Brasile-Cina facevano parte di una “riconfigurazione della geografia commerciale e diplomatica mondiale”. (11)

Gli investimenti cinesi si rivelarono particolarmente attraenti per quei governi della regione che cercano di proteggere la sovranità e migliorare il tenore di vita dei popoli. Gli investimenti delle istituzioni finanziarie internazionali (in particolare il FMI) sono generalmente accompagnati da condizioni punitive a privatizzazione, deregolamentazione e austerità fiscale. I prestiti per lo sviluppo della Cina, d’altra parte, non sono legati a tali vincoli. Gallagher afferma che le banche cinesi “non impongono condizionalità politiche di alcun tipo, in linea con la politica estera generale di non intervento”.

Supporto durante la pandemia
Oltre a commercio ed investimenti, la Cina fornisce ogni anno oltre 5 miliardi di dollari di aiuti all’America Latina. Dall’inizio della pandemia, la Cina fornì la metà delle dosi di vaccino contro il Covid-19 della regione (12), con numerosi Paesi tra cui Cile, El Salvador, Brasile e Uruguay che si affidano esclusivamente ai vaccini cinesi. (13) Infatti già nel luglio 2020, il Ministro degli Esteri Wang Yi annunciò un prestito di 1 miliardo di dollari per sostenere l’accesso al vaccino in America Latina. (14)

Il Presidente Andrés Manuel López Obrador espresse gratitudine per il supporto cinese con vaccini, kit di test, ventilatori e dispositivi di protezione individuale: “Siamo molto grati alla Cina, al governo cinese, al Presidente della Cina… Gli abbiamo chiesto supporto con apparecchiature mediche e un numero enorme di voli con apparecchiature mediche é arrivato dalla Cina”. (15)

Cuba aderisce alla Belt and Road Energy Partnership
Cuba e Cina stabilirono relazioni diplomatiche nel 1960, appena un anno dopo la Rivoluzione Cubana. Tuttavia, la relazione fu complicata dall’emergente divisione sino-sovietica e le parti ebbero pochi contatti negli anni ’70 e ’80. Col crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, aggravando un blocco sempre più profondo dagli Stati Uniti, Cuba affrontava una crisi economica senza precedenti. L’economia cinese, d’altra parte, decollava, ed intervenne per fornire a Cuba investimenti, scambi e aiuti di cui aveva urgente bisogno, a cominciare dalla fornitura di un milione di biciclette. (16)

Nel 1993, assegnando a Jiang Zemin l’Ordine di Jose Martí, il Presidente Fidel Castro parlò con passione dei successi del socialismo cinese: “Solo il socialismo avrebbe potuto essere capace del miracolo di nutrire; vestire; calzare, dare lavoro, istruzione e assistenza sanitaria; aumentare l’aspettativa di vita a 70 anni; fornendo un riparo decoroso a più di 1 miliardo di esseri umani in una minuscola porzione della terra arabile del pianeta”. (17)

Dall’inizio degli anni ’90, il commercio bilaterale crebbe costantemente e la Cina ora rappresenta il 30% delle importazioni ed esportazioni cubane. (18) La Cina investe molto in telecomunicazioni, estrazione mineraria ed energia a Cuba e i beni di consumo cinesi sono molto popolari sull’isola. Cuba esporta zucchero, nichel e altri beni in Cina. Recentemente, Cuba aderiva alla Belt and Road Energy Partnership, programma guidato dalla Cina progettato per rafforzare il coordinamento sugli investimenti energetici e promuovere l’energia pulita. David Castrillon, professore di ricerca in relazioni internazionali presso l’Università Externado della Colombia, osserva che “Cuba, come tanti altri Paesi del sud del mondo, affronta sia i bisogni primari della popolazione nell’accesso all’elettricità, sia richieste globali di transizione verso fonti energetiche sostenibili. È in questo contesto che la cooperazione con un Paese come la Cina è così importante, poiché la Cina non solo ha l’esperienza e la competenza nello sviluppo di queste energie sostenibili di alta qualità, ma anche la volontà di lavorare assieme altri Paesi”. (19)

Con risorse naturali limitate e soffrendo il blocco economico degli Stati Uniti che persiste da oltre 60 anni, Cuba ha beneficiato enormemente del rapporto sempre più vantaggioso con la Cina. Come affermò Xi Jinping durante la visita all’Avana nel 2014, Cina e Cuba sono Paesi socialisti e l’ideale, le convinzioni e gli obiettivi comuni hanno unito i due popoli. Dovrebbero essere “buoni amici, buoni compagni e buoni fratelli per sempre”. (20)

Cina e Nicaragua riprendono i rapporti diplomatici
Il 9 dicembre 2021 il Ministro degli Esteri del Nicaragua Denis Moncada ha annunciato la ripresa delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica popolare cinese e la Repubblica del Nicaragua. Come osservò Wang Wenbin, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, “i due partiti di governo e i due Paesi condividono un’amicizia rivoluzionaria e legami fraterni”. (21) C’è un enorme margine per i due Paesi nel promuovere la cooperazione economica, in particolare nella costruzione di infrastrutture e nelle energie rinnovabili. A seguito dell’annuncio delle relazioni bilaterali, le parti firmavano diversi accordi di cooperazione, tra cui un memorandum d’intesa sulla cooperazione nell’ambito della Belt and Road Initiative (BRI) e della 21st Century Maritime Cooperation. (22)

Intervenendo alla riapertura ufficiale dell’ambasciata cinese in Nicaragua, Moncada dichiarò: “Siamo sicuri che continueremo a lavorare insieme, rafforzando ogni giorno i legami fraterni di amicizia, cooperazione, investimento, ampliando i canali di comunicazione con la Belt and Road, rafforzando pace, stabilità, sicurezza, sviluppo e progresso nel reciproco vantaggio dei nostri popoli e dell’umanità”. (23)

Il Nicaragua è un altro Paese che soffrì terribilmente per l’intervento, la destabilizzazione e le sanzioni statunitensi. Un maggiore coordinamento con la Cina la aiuterà sicuramente a uscire dal sottosviluppo e a risolvere i bisogni del popolo.

La marea crescente della multipolarità
Coll’espansione degli investimenti e del commercio cinese, l’America Latina ha l’opportunità storica di uscire dallo status di “cortile di casa” degli Stati Uniti, di salire la scala dello sviluppo e di affermare lo status di attore chiave in un contesto sempre più multipolare. Kevin Gallagher notò che i governi latinoamericani non ritengono necessario sottomettersi al Washington Consensus neoliberista o sopportare il dominio degli Stati Uniti, “in gran parte perché credono di avere un’alternativa in Cina”. (24) Il defunto Presidente Hugo Chávez riteneva che un’alleanza con la Cina costituisse la “Grande Muraglia contro l’egemonismo nordamericano”. (25)

In netto contrasto cogli Stati Uniti, la Cina tratta gli altri Paesi sulla base dell’uguaglianza e lavora per sviluppare relazioni reciprocamente vantaggiose. Dato che i prestiti cinesi non sono accompagnati da condizioni punitive di austerità e privatizzazione, i governi latinoamericani seppero sfruttare gli investimenti cinesi e l’acquisto di materie prime primarie spendendo a un ritmo senza precedenti per ridurre povertà e disuguaglianza. Così, dal Cile alla Bolivia, dal Venezuela al Messico, la relazione produce benefici tangibili per i popoli della regione.

“Il grande Hugo Chávez sulla Cina, l’America Latina e il mondo multipolare emergente: “Stiamo creando un’alleanza strategica con la forza della Grande Muraglia”. Amici della Cina socialista (@socialist_china) 10 febbraio 2022”

Note:
1. Main, A 2018, Is Latin America Still the US’s “Backyard”?, CEPR, 18 January 2022.
2. Galeano, Eduardo. Open Veins of Latin America: Five Centuries of the Pillage of a Continent. 25th anniversary ed. New York: Monthly Review Press, 1997, p190
3. Weisbrot, M 2020, Silence reigns on the US-backed coup against Evo Morales in Bolivia, The Guardian, 18 January 2022.

4. Borger, J 2002, US ‘gave the nod’ to Venezuelan coup, The Guardian, 18 January 2022.
5. Kaufman, C 2020, Sanctions Kill! End US Sanctions on Nicaragua, Alliance for Global Justice, 18 January 2022.
6. Wadi, R 2021, The Illegal US Blockade on Cuba Hinders the Island’s Economic Development, Politics Today, 18 January 2022.
7. Zhang, P; Lacerda, T 2021, China’s trade with Latin America is bound to keep growing. Here’s why that matters, World Economic Forum, 19 January 2022.
8. Nugent, C; Cambell, C 2021, The U.S. and China Are Battling for Influence in Latin America, and the Pandemic Has Raised the Stakes, Time, 19 January 2022.
9. Nathanson, M 2018, How to Respond to Chinese Investment in Latin America, Foreign Policy, 19 January 2022.
10. Gallagher, Kevin. The China Triangle: Latin America’s China Boom and the Fate of the Washington Consensus. New York, NY, United States of America: Oxford University Press, 2016, p85
11. Brands, Hal. Dilemmas of Brazilian Grand Strategy. United Kingdom: Lulu.com, 2012, p12
12. 2021, China Has Supplied 64% of Bolivia’s Covid-19 Vaccines, Kawsachun News, 20 January 2022.
13. De Luce, D 2021, China is using vaccines to push its agenda in Latin America, and the U.S. is behind the curve, experts say, NBC News, 21 January 2022.

14. Suarez, K 2020, China offers $1 billion loan to Latin America and the Caribbean for access to its Covid-19 vaccine, CNN, 20 January 2022.
15. Pablo, S 2020, Acercamiento de México y China podría generar tensión con EE.UU.: experto, Voz de America, 20 January 2022.
16. Voss, M 2018, Cuba past and future: The Special Period, CGTN, 21 January 2022.
17. Castro, F 1993, Castro Presents Jose Marti Order to Jiang Zemin, Fidel Castro Speech Database, 21 January 2022.
18. MacDonald, S 2018, Cuba’s Changing of the Guard and Sino-Cuban Relations, Center for Strategic and International Studies, 19 January 2022.
19. Held, S 2021, Cuba eyes cooperation with China on clean energy, China Daily, 21 January 2022.
20. China, Cuba walk together in building socialism, Xinhua, 21 January 2022.
21. Foreign Ministry Spokesperson Wang Wenbin’s Regular Press Conference on December 10, 2021, Ministry of Foreign Affairs of the People’s Republic of China, 21 January 2022.
22. Liu, X; Wan, H 2022, Nicaragua rides wave of China, reaffirming BRI, Global Times, 21 January 2022.
23. China Reopens Embassy in Nicaragua, Invites Nicaragua to Belt & Road, Kawsachun News, 21 January 2022.
24. Gallagher, op cit, p233
25. Watts, J 2006, Chávez says China deal ‘great wall’ against US, The Guardian, 29 January 2021.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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