Cuba arriva alla Giornata Mondiale della Famiglia

Cuba celebra oggi la Giornata internazionale della famiglia nel mezzo del dibattito su una nuova norma giuridica più inclusiva che caratterizzi e riconosca la molteplicità delle famiglie nella società contemporanea.

Secondo le fonti ufficiali, dopo aver valutato i risultati del referendum, la bozza del Codice di famiglia ha ottenuto più del 60% di pareri favorevoli da parte della popolazione.

Secondo un rapporto del Consiglio elettorale nazionale, da febbraio ad aprile di quest’anno hanno partecipato al processo più di sei milioni di persone e sono state presentate circa 434.860 proposte.

La presidente dell’organismo, Alina Balseiro, ha dichiarato che i titoli con il maggior numero di proposte riguardano il matrimonio, la responsabilità genitoriale, l’adozione, la gestazione solidale, l’autonomia progressiva, la discriminazione e la violenza in famiglia, i diritti dei bambini e l’affiliazione assistita.

La Commissione di redazione del Codice di famiglia ha promesso di consegnare al Parlamento cubano il prossimo giugno la versione finale, che includerà le osservazioni e i contributi dei cittadini.

Dopo l’analisi da parte dei deputati, la proposta sarà sottoposta a un referendum popolare per l’approvazione.

In alcune dichiarazioni rilasciate a Prensa Latina, il presidente della Società cubana di diritto civile e familiare, Leonardo Pérez, ha sottolineato che il riconoscimento della multigenitorialità e delle relazioni socio-affettive rende questa legge una delle più innovative dell’America Latina.

Secondo l’esperto, il testo propone una maggiore inclusione, non solo di persone diverse per orientamento sessuale, ma anche diverse per età, esercizio della capacità e pluralità.

“Prende in considerazione anche i ruoli di genere e quelli delle persone che fanno parte di modelli familiari che prima erano invisibili”, ha detto.

Ad esempio, promuove una maggiore attenzione ai diritti degli anziani o delle persone con disabilità, visualizzando allo stesso tempo il fenomeno della violenza familiare nelle sue varie forme.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it


Progetto di Codice della Famiglia: percorso verso il referendum

Più di sei milioni di cubani hanno partecipato alla consultazione sul progetto di Codice di famiglia.

La consultazione popolare sulla bozza del Codice di Famiglia, svoltasi tra il 1 febbraio e il 30 aprile scorso, si è conclusa ed è iniziato un altro importante processo prima che diventi legge per le famiglie cubane.

Con la partecipazione di oltre 1.400 supervisori e circa 27800 collaboratori che hanno agito come garanti della trasparenza in questo compito, tra i temi più commentati dalle persone ci sono stati quelli relativi al matrimonio, alla responsabilità genitoriale, all’adozione, alla gestazione solidale, all’autonomia progressiva, all’ordine dei cognomi, alla discriminazione e alla violenza in famiglia, così come alla filiazione assistita, secondo il sito web della Presidenza.

Dopo questa fase, segnata da un “intenso lavoro”, secondo il Presidente della Repubblica, è ora il momento di passare alla fase successiva:

  • Il 14 maggio, il Consiglio Nazionale Elettorale consegnerà all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare il risultato finale del referendum, con tutti i dati statistici, paragrafo per paragrafo e articolo per articolo.
  • La commissione di redazione del testo – approvato l’anno scorso dal Consiglio di Stato – riceve le informazioni per uno studio dettagliato e, a seguito di questo studio, decide le trasformazioni e le modifiche derivanti dalle opinioni del popolo.
  • La nuova versione della bozza del Codice viene sottoposta – entro il 17 giugno – alla valutazione dell’Assemblea nazionale.
  • Il Parlamento rende pubblico questo documento, che sarà discusso tra i deputati e, con le modifiche proposte dai parlamentari, sarà portato in sessione plenaria per l’approvazione.
  • La versione approvata dall’Assemblea nazionale sarà sottoposta a un referendum popolare per l’approvazione finale.

La Costituzione della Repubblica, approvata con referendum popolare il 24 febbraio 2019 e proclamata il 10 aprile dello stesso anno, approva negli articoli da 81 a 89 un quadro normativo coerente con la pluralità di famiglie che coesistono nella società cubana e con l’obiettivo della loro protezione.

In coerenza con ciò, l’Undicesima Disposizione Transitoria ha previsto un processo di consultazione popolare e un referendum per l’approvazione del nuovo Codice di Famiglia che, secondo il Ministro della Giustizia, Oscar Silvera Martínez, “dovrebbe diventare una sorta di curriculum, al quale le persone possono rivolgersi assiduamente per trovare le migliori varianti per orientare il proprio ambiente familiare”.

Fonte: CubaSi

Traduzione: italiacuba.it


Famiglie, radici della nazione

Questo 15 maggio il mondo ha celebrato  il Giorno Internazionale delle Famiglie, mentre a Cuba il suo popolo valuta una legge superiore che le protegge tutte

Yeilén Delgado Calvo

Forse prima non si era mai pronunciata  tanto a Cuba la parola Famiglie, nè con tanta passione.

Il progetto del nuovo Codice delle Famiglie ha indirizzato gli sguardi e i dibattiti a  questo spazio che è, così come c’insegnano dai primi anni di scuola, la cellula fondamentale della società.

Il documento, evoluto in ognuno dei suoi articoli, assicura il compimento della Costituzione della Repubblica in cui si esplicita che ogni persona ha diritto a formare una famiglia, che lo Stato riconosce e  protegge le famiglie  qualsiasi sia la loro forma d’organizzazione e crea le condizioni per far sì che si favorisca integralmente la consecuzione dei loro fini.

Questo  linguaggio formale  a volte non si apparta dall’essenza del tema: la famiglia è il nucleo centrale della vita, il gruppo nel quale incontriamo sostegno e protezione e dal quale  iniziamo ad essere parte del resto della comunità.

Ci sono tanti tipi di famiglie che non solo non è esatto ma anzi è ingiusto, difendere un modello unico, il quale

Non è meno importante del resto è lontano dall’essere ideale o il preponderante.

Si è detto molte volte che questo è il codice degli affetti, ma si potrebbe anche dire dell’empatia, questa capacità di metterci nella pelle dell’altro, di capire che se un diritto è tale solo per una pare della cittadinanza lì c’è un’ingiustizia, non solo ci permette d’essere migiori esseri umani, ma anche e per conseguenza un paese migliore.

È improbabile che una persona non risulti protetta da  questo Codice in qualche modo, così come risulti danneggiata da questo.

Le notizie false, gli stereotipi, i pregiudizi e i fanatismi sono barriere  che possono impedire la comprensione e l’accettazione piena del testo.

Ciò nonostante, i dati più recenti apportati dalla Commissione Elettorale Nazionale smentiscono l’infondata matrice d’opinioni che costituiscono la maggioranza di coloro che si oppongono al nuovo Codice: il 61,96% delle proposte generate nella consultazione sono state favorevoli.

Anche se l’obiettivo finale è l’approvazione come un ulteriore passo in un progetto di paese che vuole sempre essere più inclusivo, perchè risponde a uno Stato socialista di diritto e giustizia sociale e il dialogo per generare il consenso è tanto o più importante.

Non si tratta e dobbiamo riferirci a Fidel , di credere acriticamente, ma  di leggere.

Nello scritto del Codice c’è tanto spirito di bontà che è praticamente impossibile non appoggiarlo dopo aver studiato con coscienza i suoi articoli. Senza dubbio non ci sono argomenti migliori per il suo sostegno che pensare nelle famiglie, dietro e in ciascuno dei suoi postulati, nelle storie reali, nelle donne e gli uomini che necessitano l’appoggio della legge per vivere pienamente.

Martí ha scritto che le famiglie sono come le radici dei loro popoli  e non è ozioso ricordare allora che nella lotta per proteggerle tutte  è in gioco la forza dell’albero che siamo come nazione.

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