Fidel e le celebrazioni del 26 di Luglio a Cienfuegos

«Cienfuegos è sempre stata fonte d’ispirazione, entusiasta e combattiva nei momenti difficili», ha detto il Comandante in Capo in una di queste manifestazioni.

Cienfuegos – La relazione di Fidel con Cienfuegos rimonta ai giorni della neocolonia. Qui fu arrestato per la prima volta il 12 novembre 1950,quando l’allora leader studentesco guidava lo sciopero degli studenti che aveva al centro questa città

Per via di quell’ arresto il futuro leader della Rivoluzione cubana esercitò per la prima volta la sua auto difesa il 14 dicembre dello stesso anno davanti ai tribunali a Santa Clara.

La relazione si consolidò il 6 gennaio del 1959, quando fermò il cammino della Carovana della Libertà per dirigersi ai cienfuegheri.

Poi divenne molto più forte, partendo dalle molteplici visite realizzate dal Capo di Stato per controllare lo sviluppo industriale del territorio e la marcia di importanti obiettivi Socio economici, durante i quali dialogava sempre con la popolazione.

Cienfuegos ha tessuto con lui una relazione speciale d’ amore, rispetto e fiducia.

Per questo, il rcevimento popolare durante la prima celebrazione del 26 di Luglio nella provincia –ottenuta dal territorio nel 1984 fu semplicemente un’apoteosi.

In quell’occasione, con la maggior concentrazione popolare vissuta nella Perla del Sud sino a quel momento, Fidel elogiò l’impegno trasformatore della giovane provincia, creata otto anni prima.

«La storia di Cienfuegos è ricca di fatti e lotte per  l’indipendenza della nostra Patria e per la Rivoluzione. Già dall’inizio della prima guerra d’indipendenza nel 1868, i patrioti cienfuegheri si alzarono in armi», ricordò il Comandante in  Capo iniziando il suo discorso.

Poi fece enfasi sulle fabbriche create dalla Rivoluzione nella provincia: motori diesel, cemento, irrigazione per aspersione, fertilizzanti, nitrogenati, impresa per latticini, termoelettrica, glucosio, farina, mangimi, imbottigliatrice  di acqua, frigorifero per l’agricoltura e l’allevamento, impresa industriale e della pesca, terminale del porto dello zucchero non confezionato e tre impianti di elementi prefabbricati per le case.

Nel suo discorso del 1984 parlò ovviamente dei due mega progetti costruiti nel territorio: la Centrale Elettronucleare di Juraguá e la raffineria di petrolio.

Poi segnalò nella sfera sociale, che già all’epoca c’erano quattro università a Cienfuegos, mentre prima non ne esisteva nessuna nemmeno prima del 1959.

La seconda volta che Cienfuegos meritò la sede della manifestazione centrale per il 26 di Luglio, fu nel 1992.

La celebrazione non si tenne in luglio, ma il 5 settembre in  consonanza con l’anniversario 35º delle gesta popolari contro la dittatura sanguinosa di Fulgencio Batista, nel 1957.

Un dettaglio colorito di quella manifestazione fu la partecipazione  degli eroi dello sport che avevano conquistato il quinto posto nelle xxv Olimpiadi Barcellona.

Como parte del discorso del Comandante in Capo, ci fu un annuncio duro per la provincia e per tutti i cubani: la comunicazione a Cuba e al mondo della paralisi della Centrale Elettronucleare di Juraguá.

Fidel, poco prima, il 2 settembre, aveva sostenuto un incontro con il collettivo degli operai dell’impianto in costruzione, con tutto il personale tecnico e con gli investitori, con il fine di farli partecipi della decisione d’interrompere definitivamente l’esecuzione, purtroppo  necessaria di fronte al collasso dell’Unione Sovietica e il blocco socialista dell’Europa dell’Est.

Un altro segmento significativo dell’intervento del mandatario nel discorso del 1992, fu la constatazione del carattere di lotta politica che presentava l’imminente periodo speciale in tempo di pace.

Soprattutto, disse,in una nazione dove oltre al selvaggio assedio economico, il popolo affrontava centinaia di ore di trasmissioni radiofoniche e un notevole cumulo di propaganda reazionaria, con il proposito di danneggiare la Rivoluzione.

Nella  commemorazione del 26 di Luglio nel 1999 –la terza occasione nella quale la provincia ottenne l’onore di organizzare l’ attività  centrale, Fidel sottolineò che «Cienfuegos è sempre stato fonte d’ispirazione.

Cienfuegos è sempre stata entusiasta e combattiva nei momenti  difficili».

Poi aveva segnalato che la provincia aveva resistito a disastri naturali, soprattutto il ciclone Lilì, che danneggiò il territorio il 18 ottobre del 1996, e provocò gravi  conseguenze economiche.

Il Comandante in Capo ricordò la gagliardia patriottica del generale mambì di Cienfuegos, José González Guerra

Nella sua presenza qui del 1999 definì la storia del patriota insigne di Cienfuegos «molto bella», e che scrisse belle pagine d’eroismo nella manigua redentrice.

La provincia ricorda, con patriottismo e impegno questi tre interventi storici di Fidel nelle celebrazioni per la sede della manifestazione per il 26 di Luglio.

Sono interventi immortali di comunione di un leader e del suo popolo, guardati dalla storia.

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