Le strade sono ancora dei rivoluzionari

È davvero ridicolo pensare che una persona sana di mente sia in grado di credere, e tanto meno di fidarsi, di odiatori che dall’esterno, a decine di chilometri di distanza, invitano la gente a scendere in piazza per protestare contro un governo rivoluzionario, dove i cittadini stessi sono i veri protagonisti.

Sappiamo che i pochi “coraggiosi” che hanno osato intraprendere azioni violente contro il popolo sono stati pagati dagli USA dagli stessi istigatori.

Abbiamo già visto come l’imperialismo, privo di idee, abbia utilizzato i termini, le richieste e le forme di lotta delle classi oppresse nel tentativo di ottenere determinate richieste fino all’emancipazione finale.

Ma da quando gli sfruttati hanno preso piena coscienza del loro ruolo e del loro posto nella storia, come classe sociale, i rivoluzionari, gli operai, i contadini, gli intellettuali… sono stati padroni delle strade. Da allora, questo campo di battaglia è diventato teatro di marce, eventi, celebrazioni e feste.

I controrivoluzionari non saranno mai in grado di scendere in piazza. Forse confonderanno qualcuno, sulla base dell’irritazione provocata in alcune persone dalla difficile situazione in cui versa il Paese, causata fondamentalmente dal blocco ingiusto, criminale e genocida degli Stati Uniti contro Cuba.

Ma la maggioranza del popolo cubano rimane salda, fiduciosa che uniti supereremo le sfide attuali e future.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it

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