Cuba alzerà di nuovo la sua voce nella ONU contro il blocco

Nonostante l’appoggio maggioritario che il mondo ha dato a Cuba nel suo giusto reclamo di porre fine al blocco, il governo USA ha ignorato questi risultati consolidando così il suo isolamento e discredito.

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Cuba presenterà, il 2 e 3 novembre, per la trentesima volta, nell’Assemblea Generale dell’ONU, il Progetto di Risoluzione per porre fine al blocco, perché è una politica genocida che viola i diritti umani e i principi di rispetto della libera determinazione dei popoli.

Il membro del Buro Politico del Partito e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla lo ha annunciato in Twitter e ha denunciato che i danni economici ascendono a 6364 milioni di dollari solo nei primi 14 mesi dell’attuale Governo degli USA.

«È stata una politica fallita con l’obiettivo di sovvertire l’ordine costituzionale in Cuba, ma provoca carenze, dolore e sofferenze ingiustificabili alle famiglie cubane limitando l’accesso a alimenti, medicinali, combustibili e altri beni di prima necessità», ha detto il Cancelliere

Gli USA hanno ignorato lo schiacciante  reclamo internazionale contro la loro politica verso Cuba, con la quale approfondisce il loro isolamento e discredito davanti agli occhi del mondo, ha reiterato Rodríguez Parrilla, che ha sottolineato che il blocco è accompagnato da campagne di destabilizzazione politica e disinformazione del popolo.

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