Un posto nel cuore del popolo

Abel Prieto Jimenez

Alpidio, il nostro Ministro della Cultura, ha appena spiegato, sul suo profilo Twitter, in una sintesi brillante, perché i nemici della Rivoluzione Cubana attaccano Díaz-Canel con tanta cattiveria, in modo così ossessivo e perverso. E’ che la sua leadership li esaspera, il suo coraggio, la sua intelligenza, la sua onestà a fior di pelle, la sua semplicità, la sua fermezza, la sua trasparenza, la sua capacità di comunicare con la gente e di costruire l’unità nei momenti più difficili.

Con lui come Primo Segretario del Partito e come Presidente della Repubblica la continuità è realmente assicurata. Fidel continua ad essere vivo, è ancora con noi, come dice Alpidio. Le speranze dell’Impero che, dopo la Generazione del Moncada e della Sierra, Cuba si sarebbe arresa, sono state dissolte dall’agire di Díaz-Canel. Ciò non lo tollerano e usano la macchina per fabbricare infamie, calunnie, menzogne ​​e insulti per cercare di ledere l’immagine di un dirigente eccezionale, ammirevole sotto tutti i punti di vista, estraneo, per essenza, al populismo, al dogma, alla demagogia, alla vanità.

Il nemico forse non se ne è accorto; ma Díaz-Canel si è già guadagnato, per sempre, un posto nel cuore del nostro popolo. Di un popolo che nessuna campagna confonderà.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.