Cuba – Algeria

Sei decenni sono serviti per stringere e sviluppare le relazioni politiche, che oggi sono eccellenti, e per fomentare i vincoli economici e di cooperazione tra Cuba e l’Algeria, ha segnalato Rodrigo Malmierca Díaz, ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, nella cerimonia per il 60ºanniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra le due nazioni.

Nel  salone Portocarrero del Palazzo della Rivoluzione si è svolta la celebrazione, guidata dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.

È stato uno spazio per l’omaggio e il ringraziamento per l’appoggio che i due popoli e i due governi si sono offerti in momenti straordinari.

Non è mancato l’elogio all’impulso dato al fomento di queste relazioni in momenti differenti da Fidel, Raúl, il Che e gli amici  Houari Boumediene e Abdelaziz Bouteflika, presidenti del fraterno paese magrebino.

Le nostre due nazioni, ha detto Malmierca Díaz, hanno condiviso processi sociali di carattere popolare e antimperialisti, ed ha sottolineato che «questi sono tempi per agire con unità, coesione, creatività e solidarietà in difesa dei nostri interessi collettivi».

Le relazioni tra la Repubblica Algerina Democratica e Popolare e Cuba costituiscono un esempio indiscutibile d’amicizia, cooperazione, solidarietà e di stretti vincoli tra i due popoli e governi e i loro principali dirigenti, ha commentato ancora.

Poi ha ricordato l’invio nel marzo del 1963, della prima brigata medica internazionalista cubana all’estero, la cui destinazione fu precisamente l’Algeria.

Iniziava così un lungo e fecondo cammino per Cuba nel suo proposito di condividere con paesi fraterni i suoi professionisti e il sapere a favore della salute dei popoli.

A nome di Cuba ha ringraziato il popolo e il governo algerino per la posizione nei forum internazionali di condanna del genocida e criminale blocco economico, commerciale e finanziario imposto dall’amministrazione statunitense  all’Isola.

Cuba continuerà ad offrire il suo modesto contributo nonostante le complessità.

«Lo facciamo profondamente convinti che la solidarietà non è una scelta ma una necessità», ha assicurato.

Nella cerimonia, con la presenza del primo ministro Manuel Marrero Cruz del cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla, e del ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie, generale di corpo d’esercito Álvaro López Miera, tutti membri del Burò Politico; del Comandante dell’Esercito Ribelle, José Ramón Machado Ventura, e del vice primo ministro Ricardo Cabrisas Ruiz–, l’ambasciatore algerino nell’Isola, Abdelkrim

Benchiach, ha riconosciuto che l’appoggio e il supporto di Cuba hanno permesso a vari popoli di conquistare la loro indipendenza, assicurare la loro sovranità e costruire i loro paesi.

Poi ha felicitato l’arcipelago per la sua elezione a presidente del gruppo dei 77 più Cina per il 2023.

Ricordando il 17 ottobre del 1962, data nella quale si stabilirono le relazioni diplomatiche tra le due nazioni, ha riconosciuto gli eccellenti legami politici che le distinguono e che si rinforzano ogni giorno  mediante una cooperazione multiforme e una fruttifera concertazione nei temi d’interesse».

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.