Filmano in Italia un documentario sugli aiuti medici cubani contro la COVID-19
Il progetto conta con l’appoggio della missione diplomatica del paese caraibico, i municipi di Crema e Torino, delle autorità regionali del Piemonte, dell’ Agenzia italiana per lo Scambio Culturale e Economico con Cuba (AICEC) e dell’Associazione Nazionale d’Amicizia Italia-Cuba (ANAIC).
Alejandro Betancourt, funzionario dell’Ambasciata di Cuba a Roma, ha detto a Prensa Latina che varie testimonianze sull’assistenza medica prestata due anni fa nelle città di Crema e di Torino saranno raccolte dal Gruppo Creativo Natura Segreta, uno staff cubano per filmati che è giunto in Italia per realizzare un documentario sull’aiuto nella lotta contro la COVID-19, offerto a questo paese dal Contingente Medico Henry Reeve dell’Isola.
Durante il rodaggio s’includerà il nuovo incontro dei dottori Carlos Pérez e Julio Guerra, i capi delle brigate mediche cubane, con specialisti della salute e pazienti italiani, ha affermato il terzo segretario incaricato dei temi di Stampa e Cultura di questa missione diplomatica.
I dottori Pérez e Guerra, che hanno prestato aiuto a Crema e a Torino rispettivamente, sono stati ricevuti alcuni giorni fa nella sede del Comune di quest’ultima città, capoluogo della regione Piemonte dalla vice sindaco, Michela Favaro, e da Maria Grippo, presidente del Consiglio municipale.
Hanno partecipato alla riunione anche Danis Zumaquero, terzo segretario incaricato dei Temi Scientifico-Tecnici dell’ ambasciata cubana in Italia, e Michele Curto, presidente dell’ Agenzia italiana per lo Scambio Culturale e Economico con Cuba (AICEC).
Erano presenti anche gli investigatori cubani Rolando Ochoa Azze e Vadimir Trujillo dell’Istituto Finlay delle Vaccinazioni, che hanno parlato dello sviluppo nel loro paese dei farmaci contro la COVID-19, con la partecipazione di esperti dell’ospedale italiano Amedeo di Savoia.
Maria Grippo e Michela Favaro, si legge in un comunicato ufficiale del municipio di Torino, hanno riaffermato «la profonda gratitudine dei torinesi per i medici cubani, giunti da un paese lontano come parte di un’iniziativa solidale e anche di collaborazione scientifica».