Senza ciber sicurezza non ci sarebbe trasformazione digitale

«Non si può avere una politica di trasformazione digitale in Cuba se non si blinda la ciber sicurezza», ha valutato Mayra Arevich Marín, la ministro delle Comunicazioni al termine del Seminario Nazionale sulla ciber sicurezza che si è svolto per tre giorni nel Complesso delle Investigazioni Tecnologiche Integrate, nell’Università Tecnologica de L’Avana, José Antonio Echeverría.


Arevich Marín ha affermato che è urgente elevare la cultura in questa sfera perché le persone non hanno una sufficiente percezione del rischio che si corre nell’ambiente digitale.

Sulla guerra di quarta generazione contro l’Isola ha detto che, anche se l’affrontiamo,  è necessaria una maggior articolazione nel popolo ed ha convocato i più giovani e in generale i lavoratori del settore delle telecomunicazioni a incorporarsi alla facoltà di Ciber Sicurezza.
«Dobbiamo ottenere permanenza in questa linea per assicurare la continuità di questa specialità».

Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo Dipartimento Ideologico, ha detto che si deve creare ogni volta più coscienza dell’importanza di questa materia e sulla guerra non convenzionale che ci fanno, ha detto agli studenti presenti che Cuba: «ha in loro un esercito per affrontarla».

A proposito della prossima convocazione del Seminario ha suggerito di invitare esperti internazionali : «Perché è evidente che non possiamo parlare di questi temi senza cercare una collaborazione con altri paesi, studiosi e entità che a loro volta cercano la sovranità tecnologica».

LE RETI SOCIALI COME ARMA DI DIFESA

Nella  conferenza di chiusura, il dottor Javier Gómez Sánchez, decano della Facoltà delle Arti dei Media di Comunicazione Audiovisiva, ha descritto lo scenario della guerra di quarta generazione e come la miniera di dati estratta con l’uso delle reti sociali  è divenuta una merce per le compagnie che manipolano l’influenza politica nel mondo, un fenomeno che richiede con urgenza leggi internazionali per il suo contenimento.

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