Una visita tra i fratelli dei Caraibi

Il Primo Segretario del Comitato Centralt del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, alla sua partenza per un giro nei paesi dei Caraibi, è stato salutato dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, che è andato all’aeroporto accompagnato dai membri del Burò Politico Salvador Valdés Mesa, vicepresidente della Repubblica; dal primo ministro Manuel Marrero Cruz, e dal ministro degli Interni, generale di Divisione Lázaro Álvarez Casas.


In una visita che, per la fraternità tra i popoli delle due nazioni sembra più familiare che di carattere ufficiale, San Vicente y las Granadinas è stata, sabato 3, la prima destinazione del giro che DC realizza tra i paesi dei Caraibi, che comprende Barbados –dove parteciperà al VIII Vertice Caricom-Cuba–, e Granada.

Ricevuto con un forte abbraccio nell’aeroporto internazionale Argyle, dal primo ministro sanvicentino, Ralph Gonsalves, e dalla governatrice generale, Susan Dougan, Díaz-Canel, accompagnato da sua moglie Lis Cuesta, Díaz-Canel ha detto che i due paesi sono «i fratelli più vicini », e poi ha visitato il terminal aereo inaugurato il 14 febbraio del 2017, frutto delle idee del Comandante in Capo e della cooperazione cubana.

Nelle conversazioni ufficiali sostenute tra Díaz-Canel e Gonsalves, il Capo di Stato cubano ha segnalato le possibilità per stringere la cooperazione nei settori del turismo, della cultura e dello sport, nella produzione di alimenti,  nella formazione di risorse umane, nelle aree delle infrastrutture e le costruzioni, nello scambio in materia di salute e medicinali, così come nelle azioni per mitigare gli effetti del cambio climatico.

Il Presidente cubano ha poi visitato il moderno Centro Medico e di Diagnosi, a Georgetown, ugualmente frutto di un’idea di Fidel.

La delegazione cubana è formata dal membro del Burò Politico e cancelliere della Repubblica di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla; dai ministri del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, Rodrigo Malmierca Díaz; di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda e di Scienza, Tecnologia e Ambiente, Elba Rosa Pérez Montoya e dal  presidente di BioCubaFarma, Eduardo Martínez Díaz.

Díaz-Canel ha visitato un centro medico a San Vicente y las Granadinas

 

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, ha visitato il Moderno Centro Medico e di Diagnosi, a Georgetown, frutto di un’idea di Fidel, reso realtà nel luglio del 2018.

«Il Centro Medico e di Diagnosi che visitiamo a Georgetown è un sogno del Comandante in Capo fatto realtà», ha scritto il Capo di Stato in Twitter.

Inoltre ha detto che in questa istituzione sanitaria moderna frutto della cooperazione e dell’amicizia lavorano collaboratori cubani della salute assieme ai colleghi della nazione san vicentina.

La Presidenza di ha precisato nella stessa rete sociale che vi lavorano 26 medici cubani specializzati in sei materie, tra le quali chirurgia, anestesia, nefrologia e medicina generale integrale.

Il Presidente ha incontrato i membri della missione statale di Cuba a  San Vicente y Las Granadinas, ed ha segnalato il lavoro dei medici in questo paese dei Caraibi.

Per la qualità delle apparecchiature e dei professionisti, questa istituzione è un vero pilastro del Sistema di Salute di San Vicente y las Granadinas.


Caraibi e Cuba sulla via dei legami fraterni

05.12 – Da quando, 50 anni fa, i primi quattro paesi caraibici hanno riconosciuto Cuba, le relazioni sono state molto buone, di fratellanza e solidarietà, ha dichiarato oggi l’ambasciatore di Saint Vincent e Grenadine, Elsworth I. A, John.

Il diplomatico ha parlato a Prensa Latina prima della partenza del Presidente Miguel Díaz-Canel per un tour in tre Paesi dei Caraibi, Saint Vincent e Grenadine, Grenada e Barbados, dove l’8 dicembre Caricom e Cuba celebreranno 50 anni di fratellanza.

Nel 1972, Trinidad e Tobago, Guyana, Giamaica e Barbados, da poco indipendenti dal Regno Unito, formalizzarono le relazioni con Cuba l’8 dicembre dello stesso anno, nonostante il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo statunitense.

Questa storica decisione ha segnato l’inizio della rottura del tentativo di isolamento diplomatico imposto da Washington.

Oggi L’Avana mantiene legami al massimo livello con i 14 Stati indipendenti che compongono la Caricom, basati su rispetto, uguaglianza, cooperazione e solidarietà.

“Abbiamo beneficiato di questi legami reciproci; abbiamo fornito solidarietà a Cuba e sostenuto le aspirazioni del popolo cubano all’autodeterminazione, nonché gli sforzi del suo governo per soddisfare adeguatamente le esigenze della popolazione“, ha dichiarato John.

A sua volta, Cuba è stata di grande aiuto a tutte le nazioni caraibiche, sia nel campo dell’istruzione che della salute.

Più di 50.000 giovani provenienti da queste nazioni si sono laureati presso le università cubane, mentre distaccamenti medici hanno fornito assistenza in questi Paesi.

Cuba collabora anche in settori importanti per la regione come il turismo e l’adozione di politiche per affrontare gli effetti del cambiamento climatico.

Nel caso particolare di St. Vincent e Grenadine, i cubani hanno anche contribuito all’avanzamento delle opere infrastrutturali necessarie, come l’aeroporto internazionale e altre strutture.

Secondo l’ambasciatore John, la visita di Díaz-Canel “sarà molto produttiva“.

Ha ricordato che il Primo Ministro del suo Paese, Ralph Gonsalves, ha stabilito ottime comunicazioni e relazioni con il Presidente Fidel Castro e successivamente con Raúl Castro quando è diventato capo di Stato, e le ha proseguite ora con Díaz-Canel.

“In termini di agenda regionale e internazionale, abbiamo molti punti in comune. In questo modo è più facile lavorare insieme sugli affari esteri e soprattutto portare avanti un’agenda comune nella regione“, ha concluso John.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: cuba-si.ch

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