La Conga dell’Inclusione si è impadronita della Rampa

me incluyoLeader ecclesiastici e sindacali del mondo, con Mariela Castro Espín, direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale (Cenesex) hanno aperto la marcia a favore dell’inclusione sociale e nel lavoro di lesbiche, gays, bisessuali, transessuali e intersex (LGBTI).

Rappresentanti di vari settori della società hanno ravvivato la marcia con slogan come “Tutti i diritti per tutti”, e a favore del libero e responsabile orientamento sessuale. “Mi rallegra vedere gran parte della società, occupare, anche se per un poco, una delle strade principali della città, queste stesse persone che sono emarginate e offese per principi e valori tradizionali”, ha detto alla AIN Lester Hamlet, regista di cinema.

La VIII Giornata Cubana contro l’Omofobia e la Trasnfobia promuove quest’anno nuovi spazi educativi: i centri di lavoro. Hamlet ha commentato che lo slogan promosso per la campagna quest’anno: “Per spazi di lavoro più inclusivi”, comprende un alto significato, perchè il lavoro per molte persone è la seconda casa e in questo senso è ideale la creazione di meccanismi per ottenere ambienti di lavoro dove regnino la comunità, la fraternità e il buon animo, ha assicurato.

Il vincolo con la Centrale dei Lavoratori di Cuba creato quest’anno dimostra che la società cubana guadagna elementi per essere una Cuba più integrale, con sempre maggior forza.

La direttrice del Cenesex ha assicurato che le attività realizzate durante questa Giornata non sono unicamente per la comunità LGBTI, ma per coloro che sentono la necessità di realizzare azioni di giustizia sociale.

“La popolazione cubana dovrebbe coinvolgersi e impegnarsi partendo dalle sue critiche e proposte per migliorare le strategie di comunicazione e d’educazione pianificate”, ha detto.

Il Reverendo Elder Troy Perry ha riconosciuto le azioni che il governo cubano realizza per sradicare la discriminazione per orientamento sessuale ed ha riaffermato la sua opposizione al blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba dal governo degli USA, uno degli ostacoli al pieno sviluppo dell’Isola.

Il momento è stato propizio inoltre per reclamare la liberazione dell’ indipendentista di Portorico Oscar López Rivera, ingiustamente recluso da 33 anni negli Stati Uniti.

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