1 maggio: 150 giovani USA si recheranno a Cuba

Più di 150 giovani leader di movimenti e organizzazioni sociali degli USA si recheranno a Cuba il 24 aprile per partecipare alle celebrazioni del Primo Maggio. Lo riferiscono oggi gli organizzatori.

“Come giovani leader negli Stati Uniti vogliamo affermare il nostro diritto di apprendere, scambiare e costruire con il popolo cubano che vive sotto sanzioni crudeli e rimane nell’elenco degli stati che sponsorizzano il terrorismo senza alcuna ragione credibile”, ha detto l’attivista Manolo de los Santos.

Questa delegazione rinnoverà gli storici legami di solidarietà tra il popolo di Cuba e quello degli USA nonostante la politica estera aggressiva del presidente Joe Biden, ha avvertito il co-direttore de the People’s Forum.

La delegazione, che si incontrerà con sindacati, attivisti della comunità, artisti e gruppi giovanili dell’isola, è il gruppo più numeroso di questo genere a visitare il paese caraibico da decenni.

L’obiettivo è quello di creare relazioni tra le persone, che da oltre 60 anni hanno affrontato l’impatto del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti alla nazione caraibica.

Il coordinatore di questa iniziativa è l’Assemblea Internazionale dei Popoli (AIP) e includerà leader di gruppi come Black Men Build, Black Lives Matter Grassroots, the Palestinian Youth Movement, the Party for Socialism and Liberation, the People’s Forum, tra gli altri.

Il Centro Memorial Martin Luther King Jr., un’organizzazione di base con sede a L’Avana dedicata al lavoro di solidarietà e all’educazione popolare, sarà il padrone di casa.

Durante il soggiorno di 10 giorni nel paese vicino, i giovani avranno l’opportunità di conoscere direttamente dal popolo e dai leader cubani sulla loro esperienza in questioni come affrontare il cambiamento climatico.

Conosceranno anche -si legge in un comunicato- sul lavoro di Cuba a favore dei diritti delle persone Lgbtqi+, della partecipazione popolare alla politica, della sovranità alimentare, nonché dei progressi scientifici e tecnologici e dell’accesso alla cultura.

Ha sottolineato il testo che il viaggio del collettivo si svolgerà “in un momento cruciale in cui l’opinione negli USA sul bloqueo yankee contro Cuba sta cambiando ed i giovani si chiedono sempre più perché Cuba sia l’obiettivo dell’ira del governo USA”.

Da Prensa Latina, traduzione di Ida Garberi

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