Prensa Latina, la nascita di un’Agenzia al servizio della verità

Tre mesi dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, la registrazione dello Statuto di Prensa Latina ha segnato la nascita di questa agenzia, creata per rompere il monopolio mediatico delle grandi corporazioni.

Con la firma dello strumento giuridico, il 16 aprile 1959, iniziò il laborioso percorso volto a difendere le lotte dei popoli e il loro diritto all’indipendenza, alla sovranità e all’autodeterminazione.

Un’audacia così irriverente era prevista per un mese; l’egemonia mediatica delle grandi transnazionali dell’informazione era così schiacciante che l’intenzione di amplificare la voce delle cause popolari sembrava ad alcuni una sfida destinata al fallimento.

Tuttavia, due mesi dopo quella prima azione, Prensa Latina – descritta dai giornalisti latinoamericani dell’epoca come “l’agenzia di cui c’era bisogno” – trasmise il suo primo telegiornale al mondo con l’acronimo “PL”, e con questo incoraggiamento celebrerà il 16 giugno il suo 64° anniversario, data ufficiale di fondazione.

Oggi l’agenzia ha uffici in quasi 40 Paesi, la maggior parte dei quali in America Latina, e trasmette circa 400 dispacci giornalieri che costituiscono principalmente il servizio di informazione mondiale in spagnolo, inglese, portoghese, italiano, russo e turco.

Raggiunge inoltre i suoi lettori attraverso pubblicazioni come Cuba Internacional, Orbe, Negocios en Cuba, The Havana Reporter e Correos de Cuba, impegnandosi a sfruttare le possibilità offerte dalle tecnologie della comunicazione e dell’informazione per rendere il suo lavoro più efficace dal punto di vista multimediale.

Gli stretti legami e gli accordi di lavoro con diverse agenzie di stampa e reti internazionali come Sputnik, Al Mayadeen, Telesur, AVN, HispanTV, VNA, SANA, tra le altre, contribuiscono a rompere l’assedio mediatico e a diffondere la realtà latinoamericana e mondiale dalla prospettiva del popolo e delle sue aspirazioni.

Questo impegno, così come il prestigio della Rivoluzione cubana e l’impegno condiviso dai suoi fondatori e continuatori – intellettuali latinoamericani e cubani di spicco – guidano attualmente il lavoro dei lavoratori di Prensa Latina, secondo il principio di servire la verità.

UN’AGENZIA PER AFFRONTARE LA GUERRA MEDIATICA

Il trionfo della Rivoluzione cubana il 1° gennaio 1959 ha segnato la necessità e, soprattutto, l’opportunità di rompere il dirottamento della verità da parte dei media mainstream e di affrontare la guerra mediatica organizzata e diretta dagli Stati Uniti contro l’isola e il suo processo di cambiamento.

Le falsità e i travisamenti dei grandi media, iniziati già prima del trionfo dei ribelli sulla tirannia del dittatore Fulgencio Batista (1952-1958), si sono intensificati durante i processi ai criminali di guerra e ai torturatori, prestanome del regime responsabili di atroci fatti di sangue.

In questo contesto, il Governo rivoluzionario convocò quasi 400 giornalisti del continente per recarsi all’Avana e verificare la campagna di calunnie e menzogne sulla realtà cubana, un’azione che fu identificata come Operazione Verità.

Durante quell’incontro, il leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro, sottolineò che era indispensabile per i popoli dell’America Latina avere un’agenzia di stampa per diffondere la loro realtà, che era stata manipolata, messa a tacere e calunniata dalle grandi transnazionali dell’informazione.

Con l’incoraggiamento e il sostegno di Fidel Castro e del comandante della guerriglia argentino-cubana Ernesto Che Guevara, un gruppo di giornalisti si impegnò per organizzare la fondazione dell’Agenzia di stampa latinoamericana Prensa Latina.

Tra loro c’erano Gabriel García Márquez, Carlos María Gutiérrez, Rodolfo Walsh e Aroldo Wall, oltre all’argentino Jorge Ricardo Masetti (primo direttore generale dell’agenzia), insieme a un gruppo di professionisti cubani di grande esperienza come Ángel Augier, Francisco Portela, Ángel Boán Acosta e Gabriel Molina.

Da allora ad oggi, diverse generazioni di professionisti di Prensa Latina sono stati testimoni oculari – a volte da soli e in circostanze complesse – e divulgatori oggettivi di eventi che hanno segnato pietre miliari nello sviluppo storico dell’America Latina e di altre latitudini, e danno quotidianamente lustro al lavoro dell’agenzia di cui c’era e c’è bisogno.

Fonte Prensa Latina

Traduzione: italiaCuba.it

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.