Il mondo unito a Cuba in un clamore solidale contro il blocco

«Incoraggiante espressione d’amore e solidarietà con il nostro popolo sottoposto ad aggressioni e a un blocco criminale da più di 60 anni. Di fronte all’odio e all’ostilità si tendono Ponti d’Amore ogni domenica con carovane internazionali, che Cuba abbraccia e ringrazia», ha scritto il Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, salutando le azioni realizzate a favore di Cuba in varie parti del mondo.

Il membro del Burò Politico del PCC e ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, ha pubblicato un messaggio simile affermando che Cuba merita di vivere senza il genocida blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA.

«E lo affermano i compatrioti e gli amici da varie città del mondo che uniscono le loro voci al reclamo energico del popolo cubano».

Questo 1º Maggio e durante il fine settimana in varie città sono state realizzate differenti manifestazioni d’appoggio a Cuba, con carovane di auto, moto e biciclette, manifestazioni pubbliche, messaggi nelle reti sociali, foto di cartelli che domandano la fine del blocco e altre attività.

In Twitter, il Presidente cubano ha accompagnato la consegna della Medaglia dell’Amicizia all’attivista sociale messicana Yeidckol Polevnsky, come parte del XXVII Incontro Nazionale di Solidarietà realizzato sabato 29 e domenica 30 nell’Università Operaia  Vicente Lombardo Toledano, nel centro storico di Città del Messico.

 

«La nostra Medaglia dell’Amicizia a una amica assoluta che ha lottato per Cuba con la stessa passione con la quale combatte per il suo amato Messico», ha assicurato il mandatario.

Hanno partecipato all’incontro 470 delegati di 29 Stati di questo paese. Il tema centrale è stato il reclamo  della fine del blocco e l’esclusione di Cuba dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo.
Negli Stati Uniti il progetto Ponti d’Amore ha diffuso in Facebook la sua Convocazione ed ha chiesto alle persone di buona volontà che oltre a  domandare l’eliminazione delle sanzioni a Cuba, si facciano eco della solidarietà con il popolo dell’Isola e non si lascino ingannare dagli odiatori nelle reti sociali.

Ponti d’Amore ha realizzato carovane di auto seguite da altri gruppi solidali in varie città degli USA.

Prensa Latina ha informato che in Libano sono state realizzate varie azioni. A Beirut si sono riuniti cubani residenti, libanesi laureati nell’Isola e diplomatici accreditati, ratificando il loro impegno con la Rivoluzione, nel Giorno Internazionale dei Lavoratori.

A Buenos Aires domenica 30 è stata formata  una carovana di auto dai membri dell’Unione dei Residenti Cubani in Argentina (URCA) e del Movimento di Solidarietà che il 1º Maggio hanno emesso un  proclama con il titolo «Alla Patria, mani e cuore», in appoggio al processo sociale cubano.

Un’azione simile si è svolta in San Salvador, con una marcia dal Monumento alla Minerva che è passata davanti all’ Università ed è terminata in  Piazza José Martí, e che ha riunito persone che hanno ricevuto benefici con differenti programmi ,come quello della  Missione Milagro e quello d’alfabetizzazione Yo sí Puedo.

Le città canadesi di Toronto e Vancouver, hanno ospitato attività convocate da differenti gruppi solidali e hanno diffuso foto delle azioni pubbliche realizzate, ha informato PL.

Continuano ad arrivare, da diverse parti del mondo, domande e reclami per l’eliminazione delle 240 misure stabilite  da Donald Trump e mantenute dall’amministrazione di Biden, che hanno indurito il blocco, ma che a loro volta rendono più forti i cubani di fronte alle avversità.

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