Cuba ha esposto nella ONU le sue esperienze nell’attenzione alla gioventù, come le politiche statali per garantire educazione, salute, lavoro e partecipazione politica e sociale del settore.
Yuniaski Crespo, prima segretaria dell’Unione dei Giovani Comunisti dell’Isola, ha spiegato, parlando nelle Nazioni Unite, che i giovani di Cuba contano su norme giuridiche che sostengono i loro diritti, che sono raccolte nella Costituzione della Repubblica e in 12 Leggi e risoluzioni legali.
“Nel mio paese siamo il 26% della popolazione, ha informato. In Cuba ci sono forze che garantiscono il disegno, l’implementazione e il perfezionamento delle azioni indirizzate alle nuove generazioni, tra le quali la volontà politica dello Stato.
Se analizziamo le priorità fissate nel 1995 per il Programma d’Azione Mondiale, vediamo che a Cuba esiste una realtà che si perfeziona in continuazione e merita d’essere considerata, per quello che si è ottenuto sino al presente.
I dati associati al livello dell’educazione della popolazione tra 15 e 34 anni, mostrano che la maggior parte delle persone di questa fascia ha terminato la scuole di base e dispone delle sedi universitarie municipali. Ci sono circa 71.000 minori di 34 anni che hanno il grado di master in scienze e circa 6.120 hanno terminato un dottorato.
Va segnalato che la legislazione dell’Isola proibisce il lavoro infantile e il 94.5% della popolazione economicamente attiva giovane lavora in alcuni settori dell’economia.
“Grazie a questo, ha sottolineato la giovane dirigente, Cuba ha tanta forza nel disegno, l’implementazione e il perfezionamento delle azioni indirizzate alle nuove generazioni.