Ci sono passi avanti nel programma nazionale per l’eliminazione delle condizioni che generano brecce d’equità e discriminazione razziale, associate al colore della pelle.
La vice primo ministro Inés María Chapman Waugh e il ministro di Cultura, Alpidio Alonso Grau hanno sottolineato in una riunione, alcuni giorni fa, che con il Programma Nazionale contro il Razzismo e la Discriminazione Razziale, denominato Color Cubano, anche se si avanza palpabilmente, non si riesce ancora a realizzare tutto quello che si pretende.
Nell’incontro sono state analizzate varie azioni già materializzate, da quando nel novembre del 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato un programma che prevede, tra vari obiettivi, di contribuire all’eliminazione delle condizioni che generano brecce d’ equità e discriminazione razziale, associate al colore della pelle e che collocano le popolazioni negre e mulatte in Cuba in situazioni di svantaggio e vulnerabilità, in relazione all’accesso al benessere.
Un audiovisivo presentato dal Ministero di Cultura, ha fatto conoscere, risaltandolo, il concetto di due opere dedicate a segnalare la figura di José Antonio Aponte, una a L’Avana e l’altra a Mayabeque; la realizzazione di una giornata nazionale per il 130º anniversario della morte di Mariana Grajales, la Madre della Patria e anche giornate dedicate a Maceo, e un omaggio ai cinque abakuás assassinati nel tentativo di salvare gli otto studenti di Medicina, il 27 novembre del 1871.
Sono state onorate le figure del Generale Quintín Banderas, L’Avana, e di Jesús Menéndez, sono stati pubblicati sette libri, e realizzate differenti esposizioni di quadri relativi al tema, oltre a tutto quello che si fa nel paese per eliminare brecce che oggi mostrano ancora alcuni svantaggi nel trattamento delle persone negre e mulatte con differenti spazi della televisione nazionale nei quali si tocca con maggior responsabilità il problema della razza.
Nell’incontro i rappresentanti del Ministero delle Relazioni Estere hanno, esposto i passi per diffondere la proiezione internazionale del Programma Color Cubano sino al 2030, negli enti internazionali riferiti ai Diritti Umani e hanno annunciato la prossima inaugurazione dell’Osservatorio Cubano durante la Giornata della Cultura Cubana.
La vice primo ministro ha segnalato che anche se non si è riusciti a realizzare tutto quello che si voleva, nel paese si è avanzato nel diritto all’uguaglianza delle razze, come si consta in documenti come il nuovo Codice delle Famiglie e la Costituzione della Repubblica, che riconoscono l’uguaglianza di tutte le persone di fronte alla legge e proscrivono le discriminazioni, includendo quelle per il colore della pelle.