Oggi Palestina, domani Cuba: i diritti umani della “dissidenza” cubana
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
“Israele ha promesso una risposta senza precedenti che spero possa fare adesso. (…) Magari ci accorgiamo, domani, che l’unica cosa che rimane della Striscia di Gaza è la striscia. Per porre fine a quell’incubo una volta per tutte” (1). Sono le parole del presentatore e candidato sindaco di Miami, Alex Otaola, nel suo programma.
Ma la stampa corporativa continua a elogiare questo e altri personaggi dell’“anticastrismo” come “attivisti dei diritti umani” e “combattenti per la democrazia” a Cuba (2).
Leggeremo poco o niente su questa stampa del suo appoggio alla politica di sterminio della popolazione palestinese dello Stato d’Israele, del suo appoggio all’asfissia economica applicata a Cuba dalla Casa Bianca, o dei suoi continui appelli per un intervento dei marines contro l’Isola (3).
E sapete perché? Perché questo significherebbe scoprire, davanti all’opinione pubblica, la distanza tra la storia edulcorata di una presunta “opposizione democratica” cubana e la sua vera natura neofascista.
Che della Striscia di Gaza l’unica cosa che rimanga sia la striscia
Cominciamo da Gaza dove, dall’8 ottobre, l’esercito israeliano bombarda senza pietà la popolazione palestinese, provocando diverse migliaia di morti (4). Dove, dopo aver tagliato elettricità, acqua e cibo a due milioni di persone (5), ha causato lo sfollamento forzato di centinaia di migliaia di civili (6).
Il cantante Yotuel Romero, autore della canzone contro il Governo cubano “Patria y Vida”, ha dato il suo sostegno allo Stato sionista: “Forza Israele, la Cuba di Patria y Vida al tuo fianco”, pubblicava nelle reti sociali (7). In un commento pubblicato sull’account Facebook di Cubainformacion, irrideva il dramma palestinese, assicurando che “non ci sono né acqua né cibo nemmeno a Cuba” (8).
Alex Otaola ha affermato quanto segue: “La risposta di Israele è stata all’altezza, ha bombardato quartiere per quartiere. Ecco come si risponde al terrorismo. (…) Oh, Israele ha bombardato i quartieri pieni di civili! I terroristi si nascondevano nei quartieri e i terroristi usavano i civili come scudi. Se i civili si fanno usare…bene figli miei… non c’è modo di separarli, perché la bomba non ha nome né cognome, la bomba cade (9).” (…) Quei “dolci palestinesi” che sono innocenti, che sono civili, che non hanno colpa e che non c’è un perché debbano morire (10)… È la stessa cosa che dico con Cuba. Quando sei complice, sei complice, il silenzio ti rende complice (11).”
Otaola non solo mostrava, in questo modo, la sua crudeltà, il suo sadismo. Anche il concetto che ha di “libertà di manifestazione”: “Se la sindaca di questa contea (Miami-Dade) fosse stata una donna che avesse pantaloni, avrebbe proibito le manifestazioni a favore dei palestinesi (12)”.
Da parte sua, anche un altro YouTuber “dissidente”, Eliécer Ávila, giustificava l’orrore applicato da Israele: “Sembra che lì a Gaza sì, ci sia molta complicità e lì tutti sono parte della guerra. (…) Israele vuole convivere in pace, l’altro vuole sterminare Israele (13).”
Ma due anni fa Ávila fu ancora più esplicito nel giustificare i bombardamenti sui civili a Gaza: “Se il popolo palestinese continua ad essere complice di coloro che attaccano, in modo terroristico e codardo, Israele allora non esca la gente così. Guarda, hanno ucciso mia zia! Sì, sì, tua zia vive nello stesso palazzo e tua zia salutava la gente scendendo lei e loro con il razzo su, lei giù. Spero che il razzo arrivi, Allah! Lascia che lancino il razzetto e che il drone veda da dove viene e lascia che Israele risponda, così potete vedere” (14).
Intervento militare a Cuba: servono i droni
Questo è il concetto di diritti umani difeso dal movimento “Patria y Vida”. E quello di libertà? Quello di un’invasione militare USA di Cuba, suo Paese natale. Ecco una piccola raccolta.
Alex Otaola diceva, appena due anni fa: “Il mio messaggio diretto all’amministrazione Trump. Lei vuole calma negli USA? Lei vuole davvero liberare il continente dalla piaga del comunismo? Metta le mani su Cuba. In dieci minuti è tutto finito. (…) Sono necessarie azioni, è necessario che i governi del mondo diano ordini per salvare il popolo di Cuba (15).” “Intervento umanitario, militare, intervento! (16)”
La stessa richiesta a Donald Trump la faceva il rapper Maykel Osorbo, oggi detenuto a Cuba: “Quello che devi mettere qui è fuoco, fratello, amico. Vuoi che questo cambi? Fuoco. (…) Sono a favore di un’invasione in questo momento. Invaderanno Cuba? Vengano qui (17).”
Guillermo Fariñas, Premio Sakharov del Parlamento europeo, ha persino ammesso di aver fatto rimostranze dirette a Trump per l’invasione (18): “Ho avuto un incontro di due ore con il presidente Donald Trump (…) E una delle domande che gli ho posto, (…) una domanda da porre a lui e agli altri presidenti USA fu se è in vigore il trattato Krusciov-Kennedy, che non consente l’intervento diretto del governo USA a Cuba” (19).
Con Joe Biden la richiesta di invadere l’Isola non solo non è diminuita, ma si è intensificata. Ecco alcune perle.
Roberto San Martín, attore cubano, in un evento a Miami (20): “A Biden voglio dire: a nome di mia nonna (…) chiedo di intervenire a Cuba. Chiedo di intervenire a Cuba in nome di mio nonno che è morto”.
Liu Santiesteban: “Che si dispieghino lì (a Cuba) gli eserciti dell’ONU, dell’OSA, degli USA, dell’Europa, della NATO e del mondo intero. Sbarcare e invadere il paese. L’invasione è quello che è. Non c’è bisogno di eliminare alcuna restrizione, quello che dobbiamo fare è invadere quel maledetto paese. Chiediamo l’intervento militare (21) (22).”
Paparazzi cubano (23): “Si chiede l’intervento militare”.
Ultrack (24): “Le uniche due opzioni che ci sono: o un intervento militare di un paese esterno, come hanno fatto gli USA con Panama, con Noriega; o una guerra civile all’interno di Cuba. (…) Rimango della stessa posizione, chiedo l’intervento militare”.
Orlando Gutiérrez-Boronat (25): “È legittimo e chiediamo un intervento internazionale guidato dagli USA per rovesciare quel regime e porvi fine”.
Manuel Milanés (26): “Si sta chiedendo a chiare lettere: intervento militare”.
Eliécer Ávila (27): “In sostanza quello che abbiamo fatto oggi è stato il massimo che si può fare in questo Paese per richiedere l’intervento che tutti stanno chiedendo”.
E infine, il fiore all’occhiello: la scrittrice Zoé Valdés (28). “Questa richiesta la sto facendo da anni. Da quando l’ho chiesto, a casa di María Elvira Salazar, al signor Otto Reich, durante l’era Bush. (…) Intervento militare adesso. Ce lo devono. Fin dal primo giorno ci devono quell’intervento militare. Hanno tradito la Brigata 2506 alla Baia dei Porci, ci hanno tradito molte volte”.
Avete sentito qualcosa di tutto questo su qualcuno dei canali televisivi che promuovono i concerti di Yotuel Romero (29) o i libri di Zoé Valdés (30)? Niente. Perché viviamo in un patetico stato di censura… che chiamano libertà.
Hoy Palestina, mañana Cuba: los derechos humanos de la “disidencia” cubana
José Manzaneda, coordinador de Cubainformación
“Israel prometió una respuesta sin precedentes que ojalá la acabe de hacer ya. (…) Ojalá nos enteremos mañana que de la Franja de Gaza lo único que quedó es la franja. Para acabar con esa pesadilla de una vez y por todas” (1). Son las palabras del presentador y candidato a la alcaldía de Miami, Alex Otaola, en su programa.
Pero la prensa corporativa sigue ensalzando a este y otros personajes del “anticastrismo” como “activistas de derechos humanos” y “luchadores por la democracia” en Cuba (2).
Poco o nada leeremos en esta prensa sobre su respaldo a la política de exterminio del estado de Israel sobre la población palestina, sobre su apoyo a la asfixia económica aplicada a Cuba por la Casa Blanca, o sobre sus llamados constantes a una intervención de marines en la Isla (3).
¿Y saben por qué? Porque esto sería descubrir, ante la opinión pública, la distancia entre el relato edulcorado acerca de una supuesta “oposición democrática” cubana y su verdadera naturaleza neofascista.
Que de la Franja de Gaza lo único que quede sea la franja
Comencemos por Gaza donde, desde el día ocho de octubre, el ejército de Israel ha bombardeado sin piedad a la población palestina, causando varios miles de víctimas mortales (4). Donde, tras cortar la luz, el agua y el alimento a dos millones de personas (5), ha provocado el desplazamiento forzado de centenares de miles de civiles (6).
El cantante Yotuel Romero, creador de la canción contra el Gobierno cubano “Patria y Vida”, daba su apoyo al estado sionista: “Fuerza Israel, la Cuba de Patria y Vida a tu lado”, publicaba en redes sociales (7). En un comentario insertado en la cuenta Facebook de Cubainformación, se reía del drama palestino, asegurando que “tampoco hay agua y comida en Cuba” (8).
Alex Otaola decía lo siguiente: “La respuesta de Israel ha sido a la altura, ha bombardeado barrio por barrio. Es así, es como se le responde al terrorismo. (…) Ay, ¡Israel bombardeó los barrios lleno de civiles! Los terroristas se escondieron en los barrios y los terroristas usaron a los civiles como escudo. Si los civiles se dejan utilizar, no hay manera de separar, porque la bomba no lleva nombre ni apellido, la bomba cae (9)”. (…) Esos `dulces palestinos´ que son inocentes, que son civiles, que no tienen la culpa y que no tienen por qué morir (10)… Es lo mismo que digo con Cuba. Cuando Vd. es cómplice, es cómplice, el silencio te hace cómplice (11)”.
Otaola no solo mostraba, de esta manera, su crueldad, su sadismo. También el concepto que tiene de “libertad de manifestación”: “Si la alcaldesa de este condado (Miami-Dade) fuera una mujer que tuviera pantalones, habría prohibido las manifestaciones en favor de los palestinos (12)”.
Por su lado, otro youtuber “disidente”, Eliécer Ávila, también justificaba el horror aplicado por Israel: “Parece ser que allí en Gaza, sí, hay mucha complicidad y allí todo el mundo es parte de la guerra. (…) Israel quiere convivencia en paz, el otro quiere exterminar Israel (13)”.
Pero hace dos años, Ávila era aún más explícito en su justificación de los bombardeos sobre civiles en Gaza: “Si el pueblo palestino sigue en complicidad con los que atacan de manera terrorista y cobarde a Israel, entonces después no me saquen así a la gente, mira ¡me mataron a mi tía! Sí, sí, es que tu tía vive en el mismo edificio y saludaba a la gente que iba con un cohete para arriba. ¡Ojalá que el cohete llegue, Alá! Deja que tiren el cohetecito y que el dron vea de dónde salió y deja que Israel responda, para que tú veas” (14).
Intervención militar en Cuba: hacen falta drones
Este es el concepto de derechos humanos defendido por el movimiento “Patria y Vida”. ¿Y el de libertad? El de una invasión militar de EEUU a Cuba, su país de nacimiento. Aquí les va una pequeña recopilación.
Alex Otaola decía, hace apenas dos años: “Mi mensaje directo a la administración Trump. ¿Vd. quiere calma en EEUU? ¿Vd. quiere realmente liberar al continente del flagelo del comunismo? Métale mano a Cuba. En diez minutos se acabó. (…) Hace falta acciones, hace falta que los gobiernos del mundo ordenen salvar al pueblo de Cuba (15)”. “Intervención humanitaria, militar, ¡in-ter-ven-ción! (16)”
La misma petición a Donald Trump la hacía el rapero Maykel Osorbo, hoy preso en Cuba: “Aquí lo que hay que meter es fuego brother, asere. ¿Tú quieres que esto cambie? Fuego. (…) Yo apoyo ahora mismo una invasión. ¿Van a invadir Cuba? Vengan para acá (17)”.
Guillermo Fariñas, premio Sajarov del Parlamento europeo, reconoció incluso haber hecho una gestión directa ante Trump para la invasión (18): “Tuve una reunión de dos horas con el presidente Donald Trump (…) Y una de las preguntas que le hice, (…) una pregunta que hay que hacerle a él y al resto de presidentes de EEUU, fue si está vigente el tratado Jrushchov-Kennedy que no permite una intervención directa del gobierno de EEUU en Cuba” (19).
Con Joe Biden, la petición de invadir la Isla no solo no ha disminuido, sino que ha arreciado. Aquí algunas perlas.
Roberto San Martín, actor cubano, en un acto en Miami (20): “A Biden vengo a decirle: en nombre de mi abuela (…) yo le pido intervención para Cuba. Le pido intervención para Cuba en nombre de mi abuelo que se murió”.
Liu Santiesteban: “Que se desplieguen ahí (en Cuba) los ejércitos de la ONU, de la OEA, de los EEUU, de Europa, de la OTAN, de todo el mundo. Desembarcar e invadir el país. Invasión es lo que toca. No hay que levantar ninguna restricción, lo que hay que hacer es invadir ese maldito país. Pidamos intervención militar (21) (22)”.
Paparazzi cubano (23): “Intervención militar es lo que se está pidiendo”.
Ultrack (24): “Las dos únicas opciones que hay son: o una intervención militar de un país externo, como hizo EEUU con Panamá, con Noriega; o una guerra civil dentro de Cuba. (…) Yo sigo puesto, yo pido intervención militar”.
Orlando Gutiérrez-Boronat (25): “Es legítimo y pedimos una intervención internacional encabezada por EEUU para derrocar ese régimen y ponerle fin”.
Manuel Milanés (26): “Se está pidiendo con todas las letras: intervención militar”.
Eliécer Ávila (27): “Básicamente lo que hicimos hoy fue el máximo que se puede hacer en este país para solicitar la intervención que todo el mundo está pidiendo”.
Y, por último, la joya de la corona: la escritora Zoé Valdés (28). “Esta demanda la estoy pidiendo yo desde hace años. Desde que se lo pedí en casa de María Elvira Salazar al señor Otto Reich, en la época de Bush. (…) Intervención militar ya. Nos la deben. Desde el día uno nos deben esa intervención militar. Traicionaron a la Brigada 2506 en Bahía de Cochinos, nos han traicionado una pila de veces”.
¿Han oído algo de todo esto en alguno de los canales de televisión que promocionan los conciertos de Yotuel Romero (29) o los libros de Zoé Valdés (30)? Nada. Porque vivimos en un patético estado de censura… al que llaman libertad.
- https://www.youtube.com/watch?v=kqKUqs8ZKnI (min. 3:40)
- https://cnnespanol.cnn.com/2021/03/26/cuba-huelga-hambre-activistas-orix/
- https://www.elmundo.es/internacional/2018/10/17/5bc5f0aee2704e36328b463e.html
- https://es.investing.com/news/world-news/aumentan-a-unos-3000-los-muertos-y-a-12500-los-heridos-en-gaza-ministerio-de-salud-palestino-2472780
- https://www.rtve.es/noticias/20231013/cruz-roja-advierte-sobre-bloqueo-israel-gaza/2458221.shtml
- https://www.tiempoar.com.ar/ta_article/se-agrava-la-crisis-humanitaria-en-gaza-mientras-israel-alista-su-invasion-terrestre/
- https://www.cubainformacion.tv/especiales/20231013/105599/105599-cuba-con-palestina-los-patria-y-vida-con-israel
- https://fb.watch/nKyfWT3ojD/
- https://www.youtube.com/watch?v=WuYMDMZWDSI (min. 41:35)
- https://www.youtube.com/watch?v=d8j7SRs2T7I (min. 34:24)
- https://www.youtube.com/watch?v=d8j7SRs2T7I (min. 35:10)
- https://www.youtube.com/watch?v=hyPBlJ4ioos (min. 31:46)
- https://fb.watch/nIECmJWHtM/(min. 12:02)
- https://www.youtube.com/watch?v=cu8VLoXgrDo (min 10:12)
- https://www.youtube.com/wa tch?v=kqKUqs8ZKnIb (min. 00:45)
- https://www.youtube.com/watch?v=d8j7SRs2T7I (min. 40:03)
- https://www.youtube.com/watch?v=uw44D_gvIMc (min. 4:57)
- https://www.cubainformacion.tv/especiales/20201123/88784/88784-premio-sajarov-pide-la-invasion-de-cuba-que-dice-el-parlamento-europeo-italianoh-francais-deutsch-english
- https://www.youtube.com/watch?v=mFzzALuWYwA (min. 02.06.22)
- https://www.youtube.com/watch?v=kqKUqs8ZKnI (min. 01:20)
- https://www.youtube.com/watch?v=kqKUqs8ZKnI (min. 01:55)
- https://www.youtube.com/watch?v=d8j7SRs2T7I (min. 39:44)
- https://www.youtube.com/watch?v=d8j7SRs2T7I (min.39:48)
- https://www.youtube.com/watch?v=kqKUqs8ZKnI (min. 02:10)
- https://www.youtube.com/watch?v=-7NVQv4Ndy8
- https://www.youtube.com/watch?v=kqKUqs8ZKnI (min. 01:28)
- https://www.youtube.com/watch?v=d8j7SRs2T7I (min. 39:34)
- https://www.youtube.com/watch?v=oKTkY4LdeJA
- https://elpais.com/cultura/2021-02-27/yotuel-romero-un-rapero-con-una-mision-exigir-patria-y-vida-para-la-juventud-cubana.html
- https://www.todoliteratura.es/noticia/11404/actualidad/la-escritora-cubana-zoe-valdes-publica-la-noche-al-reves.html