Operazione Verità

Operazione Verità: nome dato alla conferenza stampa organizzata nel gennaio 1959 per interrompere la campagna di diffamazione contro la nascente Rivoluzione cubana in relazione ai processi e all’esecuzione dei famigerati torturatori e assassini della dittatura di Batista.

Antecedente

Correva l’anno 1959 e appena due settimane dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, il 15 gennaio, un gruppo di deputati nordamericani si dichiarò contrario al perseguimento dei criminali di guerra Batista e chiese al Dipartimento di Stato di intervenire nella questione.

Deviazionismo, falsificazione dei fatti, menzogne e calunnie trovarono ampio spazio nella grande stampa subordinata al capitale finanziario e con atteggiamento insolente, il deputato repubblicano Wayne Hays dichiarò che dovevano essere adottate sanzioni economiche, come la riduzione della quota dello zucchero e l’embargo commerciale e, se necessario, prendere in considerazione l’invio di truppe.

L’operazione

L’orchestrazione della campagna è aumentata, cosa che ha motivato il Comandante in Capo Fidel Castro a tenere apparizioni pubbliche il 13, 15 e 16, in cui ha ricordato come la stampa e il governo USA avevano messo a tacere i crimini della dittatura.

Di fronte all’incessante escalation di calunnie, il 19 è stata indetta la prima grande manifestazione popolare, due giorni dopo davanti a più di 380 giornalisti invitati da tutto il continente, il Corpo Diplomatico e quasi un milione di cubani si sono radunati davanti al Nord. terrazza del Palazzo Presidenziale. , è stata lanciata l’Operazione Verità.

Il 21 gennaio 1959, un milione di cubani si riunirono nel viale situato di fronte all’allora Palazzo Presidenziale (oggi Museo della Rivoluzione) per ratificare la volontà popolare di continuare l’opera della Rivoluzione. Con questa potente Operazione Verità, i cubani respingono la campagna diffamatoria diffusa dalle agenzie di stampa straniere sul presunto bagno di sangue che si era scatenato nel paese. Fidel espresse in quell’occasione la ferma decisione del popolo di difendere il proprio destino ad ogni costo, senza ingerenze straniere.

«”Non devo rendere conto a nessun membro del Congresso degli Stati Uniti o a nessun governo straniero”, ha osservato, per poi aggiungere: “Sono responsabile verso il popolo, prima di tutto verso il mio popolo…”».

Il 22 gennaio 1959, nella sala Cabaret Copa dell’Hotel Habana Riviera, si tenne una conferenza stampa con giornalisti e ospiti nazionali, nella quale fin da quei primi giorni si sottolineò il carattere decisivo e di massa della lotta rivoluzionaria iniziata a Cuba.

Fonte. Operación Verdad – EcuRed

Traduzione. www.italiacuba.it


Prensa Latina presenterà un libro sul 65° anniversario dell’Operazione Verità

 

L’agenzia di stampa latinoamericana Prensa Latina presenterà un libro dedicato al 65° anniversario dell’Operazione Verità, una massiccia conferenza stampa tenuta da Fidel Castro per denunciare gli attacchi dei media statunitensi contro la trionfante Rivoluzione cubana.

Il volume, intitolato Prensa Latina, Voice of the Global South, celebra anche il 65° anniversario dell’agenzia di stampa, fondata cinque mesi dopo come prodotto concreto dell’evento giornalistico che riunì circa 400 professionisti all’Avana il 21 e 22 gennaio 1959.

In occasione di entrambi gli anniversari – e in omaggio al 65° anniversario del trionfo della Rivoluzione cubana – l’agenzia ha convocato per gli stessi giorni di quest’anno un Nuovo Forum Internazionale, al quale parteciperanno ministri, dirigenti dei media, giornalisti e personalità di diversi Paesi.

Il libro contiene ampie informazioni relative all’Operazione Verità (1959) e ai suoi protagonisti, nonché l’appello a creare una voce per l’America Latina e i Caraibi in uno scenario informativo dominato dai grandi monopoli giornalistici stranieri.

Il libro evidenzia la partecipazione di personalità del giornalismo latinoamericano alla fondazione di Prensa Latina, tra cui i premi Nobel colombiani Gabriel García Márquez e il guatemalteco Miguel Ángel Asturias, nonché il suo primo direttore, l’argentino Jorge Ricardo Masetti.

Il testo, di 80 pagine, è frutto del contributo di oltre una dozzina di giornalisti e tecnici, giovani e meno giovani, e contiene circa 40 fotografie di eventi importanti coperti dall’agenzia in oltre sei decenni di lavoro.

Il testo ripercorre anche le diverse aree di lavoro dell’agenzia, dall’informazione all’audiovisivo, passando per la radio e la televisione, i social network e internet, la fotografia e la produzione di oltre 15 giornali e riviste.

Il tutto, con l’importante ruolo dei suoi corrispondenti in quasi 40 Paesi di tutti i continenti.

L’agenzia è attualmente la principale testata multimediale di Cuba, con un servizio quotidiano di circa 400 notizie in sette lingue, ed è uno dei portali più consultati dell’isola su Internet.

Prensa Latina è sopravvissuta agli attacchi più diversi in 65 anni ed è diventata un riferimento essenziale per coloro che la osteggiano e per coloro che, dal Sud globale e dal mondo, difendono il multilateralismo oggettivo della comunicazione internazionale di fronte alle fake news”, afferma il suo presidente, Luis Enrique González, nel prologo del nuovo libro.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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