La prossima domenica 2 giugno si terranno le elezioni generali in Messico, le più grandi della sua storia perché verranno scelti 629 cariche a livello federale: Presidenza della Repubblica, 128 senatori e 500 deputati federali. Inoltre, verranno eletti 19634 cariche locali negli stati del paese, tra deputati federali, presidenze municipali, sindaci e consiglieri comunali.
La lunga campagna, durata tre mesi, si è conclusa lo scorso mercoledì 29 maggio con enormi comizi della candidata ufficiale Claudia Sheinbaum, che fin dall’inizio della campagna si profila come la favorita a giungere alla presidenza, la senatrice Xóchitl Gálvez Ruiz, dell’alleanza Azione Nazionale (PAN), Rivoluzionario Istituzionale (PRI) e Rivoluzione Democratica (PRD) e Jorge Álvarez Máynez per il Movimento Cittadino (MC).
Se vincerà la candidata di MORENA, sarebbe la prima presidente donna a governare il Messico. Secondo l’ultima sondaggio di El PAÍS, Sheinbaum rimane la favorita con il 92% di probabilità di diventare presidentessa. L’oppositrice Xóchitl Gálvez ha una probabilità su dodici di imporsi a sorpresa secondo il giornale.
Il corpo elettorale del Messico è di 99 milioni 537 mila 940 cittadini e si prevede che verranno installati 170 mila casillas, ciò che in Venezuela è conosciuto come seggi elettorali.
A causa della violenza, l’Istituto Nazionale Elettorale (INE) del Messico ha dovuto smettere di installare 104 seggi in sei stati del paese. Gli stati più violenti sono Michoacán, Oaxaca, Sinaloa, Tlaxcala, Nayarit e Città del Messico, per cui circa 60645 elettori verranno canalizzati affinché votino in altri distretti.
Tuttavia, la violenza durante il periodo di campagna non è nuova. Durante il processo elettorale 2017-2018, conosciuto come il più violento degli ultimi cento anni per l’OSA, si sono registrati 152 omicidi di attori politici (funzionari eletti, dirigenti e militanti di partiti, precandidati e candidati), più che nella contesa di quest’anno.
LE PROPOSTE (RIASSUNTO)
Claudia Sheinbaum ha promesso che non permetterà il ritorno dei corrotti. Inoltre, ha dichiarato che proseguirà con il “secondo livello della ‘Quarta Trasformazione’, dando così continuità al piano di successo del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador. La candidata assicura la pensione universale per gli anziani e il sostegno alle persone con disabilità, nonché borse di studio per studenti di asili, scuole primarie e secondarie in scuole pubbliche.
Da parte sua, Xóchitl Gálvez Ruiz ha offerto “mano dura” contro le organizzazioni criminali. Ha un ambizioso piano di sicurezza che prevede il ritiro delle forze armate dalle funzioni civili per concentrarle nella lotta contro il crimine organizzato.
Il candidato Jorge Álvarez Máynez include tra le sue proposte il potenziamento del nearshoring in Messico, collegando così l’istruzione al settore produttivo. “Con ‘nearshoring’, il candidato si riferisce alla pratica in cui un’azienda trasferisce parte della sua produzione in paesi vicini alla ricerca di ridurre i costi”, secondo CNN.
COSA LASCIA AMLO?
Il presidente uscente si trova tra i presidenti mondiali più popolari, con un’approvazione che è giunta a superare il 60%, il che è riconosciuto anche dai suoi avversari. Quando cederà il potere, rimarranno alcuni traguardi della sua gestione che lo rendono meritevole della popolarità di cui gode.
Di seguito, ne abbiamo elencato alcuni:
*Tra i principali successi del governo di López Obrador ci sono la riduzione della povertà, l’aumento del salario minimo e gli investimenti in infrastrutture. Ha tolto dalla povertà 8,9 milioni di persone, secondo dati ufficiali del 2022.
*Nel 2018 il salario minimo era di 88,36 pesos al giorno. Nel 2023 il salario minimo generale è di 172,87 pesos al giorno, il che rappresenta un aumento del 100%.
*Sono state costruite o ristrutturate strade, aeroporti, ospedali, scuole e altri progetti. Ad esempio, è stato costruito il Treno Maya, un progetto di infrastruttura di trasporto di 1500 chilometri che collegherà i principali siti archeologici della penisola dello Yucatán.
*La riforma che il Governo e l’investimento privato hanno eseguito ha permesso di avere pensioni migliori poiché le aziende stanno aumentando il contributo al conto del lavoratore con l’obiettivo di passare dal 6,5% al 15% del suo stipendio entro il 2030, il che costituisce un importante risultato per unire quei settori.
*L’economia messicana ha accumulato tre anni di espansione, raggiungendo il 3,1% nel 2023.
SFIDE DI MORENA PER QUESTA SECONDA FASE
Continuare con i programmi sociali avviati dal presidente uscente.
Sebbene sia probabile che Sheinbaum vinca, non si sa ancora quale sarà la nuova composizione del Congresso. Ricordiamo che Morena cerca di ampliare la maggioranza semplice in entrambe le camere per approvare le proposte di trasformazione di López Obrador, così come la riforma della giustizia che alcuni definiscono dittatoriale.
La proposta è che i magistrati della Suprema Corte debbano essere eletti per voto popolare e ridurre il loro numero. Propone anche di ridurre le dimensioni dell’organo elettorale.
ELECCIONES EN MÉXICO: LOS DATOS MÁS RELEVANTES
El próximo domingo 2 junio se realizarán las elecciones generales en México, las más grandes de su historia porque se escogerán 629 cargos a nivel federal: Presidencia de la República, 128 senadurías y 500 diputaciones federales. Asimismo, se elegirán 19 mil 634 cargos locales en los estados del país, entre diputaciones, presidencias municipales, sindicaturas y regidurías.
La larga campaña que duró tres meses concluyó el pasado miércoles 29 de mayo con enormes mítines de la oficialista Claudia Sheinbaum, quién desde el inicio de la campaña se perfila como la favorita a llegar a la presidencia, la senadora Xóchitl Gálvez Ruiz, de la alianza Acción Nacional (PAN), Revolucionario Institucional (PRI) y Revolución Democrática (PRD) y Jorge Álvarez Máynez por el Movimiento Ciudadano (MC).
De ganar la candidata de MORENA, sería la primera presidenta en gobernar México. según la última encuesta de El PAÍS, Sheinbaum se mantiene como favorita con un 92% de probabilidades de ser presidenta. La opositora Xóchitl Gálvez conserva una opción entre doce para imponerse por sorpresa según el medio.
El padrón electoral de México es de 99 millones 537 mil 940 ciudadanos y se prevé que se instalen 170 mil casillas, lo que en Venezuela se conoce como mesas electorales.
A causa de la violencia, el Instituto Nacional Electoral (INE) de México tuvo que dejar de instalar 104 casillas en seis estados del país. Los estados más violentos son Michoacán, Oaxaca, Sinaloa, Tlaxcala, Nayarit y la Ciudad de México, por lo cual unos 60.645 electores serán canalizados para que voten en otros distritos.
Sin embargo, la violencia durante el periodo de campaña no es nuevo. Durante el proceso electoral 2017-2018, que se conoció como el más violento de los últimos cien años para la OEA, se registraron 152 asesinatos de actores políticos (funcionarios electos, dirigentes y militantes de partidos, precandidatos y candidatos), más que los de la contienda de este año.
LAS PROPUESTAS (RESUMEN)
Claudia Sheinbaum prometió que no va a dejar que vuelvan los corruptos. Asimismo, ha dicho que irá por el segundo piso de la ‘Cuarta Transformación’, con lo cual le estaría dando continuidad al exitoso plan del saliente presidente Andrés Manuel López Obrador. La candidata asegura la pensión universal para adultos mayores y el apoyo a personas con discapacidad, así como becas para estudiantes de preescolar, primaria y secundaria en escuelas públicas.
Por su parte, Xóchitl Gálvez Ruiz ofreció “mano dura” a las organizaciones criminales. Tiene un ambicioso plan de seguridad que contempla retirar a las fuerzas armadas de funciones de carácter civil para enfocarlas en la lucha contra el crimen organizado.
El candidato Jorge Álvarez Máynez incluye entre sus propuestas potenciar el nearshoring en México, con lo cual estaría vinculando la educación al sector productivo. “Con “nearshoring”, el candidato se refiere a la práctica por la que una empresa transfiere parte de su producción a otros países cercanos en busca de reducir costos” señala al respecto CNN.
¿QUÉ DEJA AMLO?
El saliente mandatario se encuentra entre los líderes mundiales más populares, con una aprobación que ha llegado a superar 60%, lo que es reconocido por sus adversarios. Cuando entregue el poder quedarán algunos hitos de su gestión que lo hacen merecedor de la popularidad que ostenta.
A continuación, compilamos algunos:
Entre los principales logros del gobierno de López Obrador se encuentran la disminución de la pobreza, el aumento del salario mínimo y la inversión en infraestructura. Logró sacar a 8,9 millones de personas de la pobreza, según cifras oficiales en 2022.
En 2018 el salario mínimo era de 88,36 pesos diarios. En 2023 el salario mínimo general es de 172,87 pesos diarios, lo que representa un aumento de 100%.
Se han construido o remodelado carreteras, aeropuertos, hospitales, escuelas y otros proyectos. Por ejemplo, se ha construido el Tren Maya, un proyecto de infraestructura de transporte de 1,500 kilómetros que conectará los principales sitios arqueológicos de la península de Yucatán.
La reforma que el Gobierno y la inversión privada ejecutaron permitió tener mejores pensiones ya que las empresas están aumentando la aportación a la cuenta del trabajador con el objetivo de pasar de 6,5% a 15% de su sueldo hacia el 2030, lo que constituye un logro importante el hecho de unir esos sectores.
La economía mexicana acumula tres años de expansión, al alcanzar 3,1% en 2023.
RETOS DE MORENA PARA ESTA SEGUNDA ETAPA
Continuar con los programas sociales iniciados por el saliente mandatario.
Si bien es probable que gane Sheinbaum, todavía no se sabe cual será la nueva composición del Congreso. Recordemos que Morena busca ampliar la mayoría simple en ambas cámaras para aprobar las propuestas de transformación de López Obrador, así como la reforma de la justicia que algunos tildan dictatorial.
El planteamiento es que los magistrados de la Suprema Corte deben ser elegidos por voto popular y reducir su número. También propone recortar el tamaño del órgano electoral.