È ampiamente noto che dal 1959 il governo USA ha dispiegato le sue forze politiche, militari e d’intelligence per rovesciare la nascente rivoluzione cubana, attraverso l’elaborazione di piani approvati dai presidenti di turno. Da allora nulla è cambiato e Cuba continua a essere sottoposta a una spietata e criminale guerra economica, commerciale e finanziaria per impedire che il modello cubano diventi un esempio da imitare.
Questa strategia di lavoro fu esposta pubblicamente nel 1999 dagli specialisti del Council on Foreign Relations, che hanno affermato: “L’opposizione degli USA alla Rivoluzione cubana e il sostegno alla democrazia e allo sviluppo in questo emisfero hanno ottenuto far fallire le ambizioni cubane di espandere il proprio modello economico e la propria influenza politica”.
Da qui che la ricerca di informazioni sull’economia cubana sia una priorità per le agenzie di intelligence yankee, in particolare la CIA, come contemplato dal primo Programma di Azione Segreta (Biblioteca Eisenhower. Documento del Progetto Clean Up, Segreto solo per la visione) approvato dal presidente D. Eisenhower, il 17 marzo 1960, in cui si afferma: “Si lavora alla creazione di un’organizzazione segreta di intelligence e azione all’interno di Cuba […]”.
Il 27 giugno dello stesso anno, si tenne una conferenza presso il Dipartimento di Stato per analizzare il Programma di pressioni economiche contro Castro. (Dipartimento di Stato. Archivi S-P. Lotto 67 D 548, Cuba 1959-1961, Segreto, distribuzione limitata.)
Il 7 aprile 1964 si tenne alla Casa Bianca una riunione presieduta dal presidente Lyndon Johnson (Memorandum del coordinatore degli Affari cubani (Crimmins) al Gruppo Speciale 5412, Washington, 30 marzo 1964, pp. 623 e 624) per valutare un’agenda di 7 punti del lavoro contro Cuba, il primo dei quali era la “Raccolta di informazioni di intelligence”, il quinto “Il sabotaggio indiretto dell’economia” e il sesto “Attacchi di sabotaggio controllati dalla CIA”.
Il 16 agosto 1968, si tenne una riunione tra il Dipartimento di Stato e la CIA per analizzare le nuove azioni contro Cuba. (Memorandum from Deputy Director for Coordination of Bureau of Intelligence and Research to the Director and Deputy Director, Washington, 16 agosto 1968, pp. 759-761) Il pacchetto di proposte della CIA prevedeva:”Avvicinare i dirigenti cubani intorno a Castro per assicurare loro che gli USA non intendevano distruggere i risultati della Rivoluzione e che erano pronti a cooperare con loro e sostenerli in ciò che fosse necessario in un governo post-Castro. In cambio, la CIA avrebbe proposto loro di lavorare segretamente, fornendo informazioni e forse eseguendo azioni opportune per accelerare la sostituzione di Fidel Castro come capo del paese.”
La lista dei programmi e piani contro l’economia cubana è molto estesa, e anche quando nel 1987 furono declassificati 27 agenti della Sicurezza dello Stato cubano, che riuscirono a ingannare la CIA per anni, la stragrande maggioranza di loro lavorava in settori chiave dell’economia, poiché questo era l’interesse prioritario degli USAi.
Attualmente, con l’inasprimento della guerra economica, non si può pensare che ottenere informazioni sull’economia cubana abbia smesso di essere di interesse per gli USA, poiché si sa che cercano quotidianamente di intercettare tutti i flussi di denaro fresco nel paese per tentare di bloccarli, e gli esempi abbondano. Per questo, non si può regalare informazioni poiché è in gioco la sicurezza del paese per garantire l’acquisto di alimenti, medicine, petrolio e altri beni necessari per il popolo.
Una recente pubblicazione del quotidiano messicano La Jornada ha esposto: “Il Messico ha pagato a Cuba oltre 24 milioni di $ per l’assunzione di medici dell’Isola per assistere la popolazione in diversi stati. Questo accordo, che copre il periodo tra luglio 2022 e dicembre 2023, è stato gestito con la società Comercializadora de Servicios Cubanos.”
Per seminare il veleno, ha aggiunto: “Tuttavia, la destinazione esatta del denaro, in particolare i salari dei medici, rimane incerta.”
Attacco premeditato affinché in Messico le forze di destra facciano pressione sul governo per rompere il contratto, come accaduto in Brasile durante il governo di Jair Bolsonaro, lacché degli USA. È dimostrato che i beneficiari sono i cittadini con meno risorse economiche.
Una delle iniziative più meschine contro Cuba è stata il Cuban Medical Professional Parole, messo in atto dal settembre 2006. Questo programma, coordinato dal Dipartimento di Stato e dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale, mirava alla defezione e all’acquisto di professionisti della salute delle brigate cubane nel mondo, con l’obiettivo di interrompere l’ingresso di denaro nel paese.
Ha ricevuto il sostegno mediatico dei grandi mezzi di comunicazione USA e di quei paesi dove sono presenti medici e operatori sanitari cubani.
I disperati attacchi contro questi accordi non cessano e recentemente un gruppo bipartisan del Congresso USA, tra cui Mark Green, María Elvira Salazar, Carlos Giménez e Jared Moskowitz, ha approvato una risoluzione che esorta il presidente Joe Biden a “revocare i visti di funzionari e organizzazioni di paesi che hanno assunto medici cubani”, incluso il Messico e altri come Brasile e Honduras, che hanno firmato accordi simili con Cuba.
Tale risoluzione “esorta questi governi a rispettare i loro obblighi internazionali e proteggere i diritti dei medici cubani”, qualificando tali accordi come “tratta di persone e lavoro forzato”, e accusano il governo cubano di “beneficiarsi del lavoro” dei medici inviati all’estero nell’ambito del programma di missioni mediche.
A questi congressisti “così preoccupati per i medici cubani”, non importa che migliaia di cittadini messicani, in 23 stati, rimangano senza assistenza medica gratuita, poiché il loro unico obiettivo è impedire l’ingresso di denaro a Cuba.
Tutto indica che la causa della reazione improvvisa dei congressisti anticubani sia stata l’informazione ottenuta dalla CIA sull’imminente arrivo di 2700 nuovi specialisti cubani, per unirsi al programma messicano IMSS-Bienestar che offre assistenza medica nelle zone con poca copertura sanitaria.
Bisogna tener conto che la CIA cerca di bloccare tutte le entrate di denaro a Cuba, poiché il principio di “indebolire la vita economica di Cuba, negare denaro e forniture per ridurre i salari reali e monetari, al fine di provocare fame, disperazione e la caduta del governo”, presentato nel 1960 dal sottosegretario di Stato Lester Mallory, è pienamente valido.
Un fatto che riflette la mancanza di coscienza di questi precedenti sul lavoro contro l’economia cubana è stata la notizia pubblicata il 25 settembre 2024: “I dirigenti e i lavoratori della Corporazione Habanos S.A. sono lieti di aver raggiunto la cifra record di entrate di 721 milioni di $ nel 2024.”
Il nemico non si riposa nel suo intento di distruggere il processo rivoluzionario, e l’euforia per i buoni risultati non giustifica il fatto di fornire le informazioni che tanto cercano, poiché è davvero pericoloso, specialmente in un settore che ha subito la guerra biologica con la Peronospora del tabacco e il virus del Mosaico del tabacco (VMT), malattie responsabili delle principali perdite nella coltivazione del tabacco nero a Cuba, introdotte da agenti della CIA proprio per colpire le entrate generate da questo settore.
Nel 1979 la Peronospora distrusse circa il 95% della coltivazione, con perdite che ammontavano a 343700000 pesos, e nella campagna 1996-97 si verificarono forti focolai epidemici nella zona centrale e occidentale del paese.
L’ingenuità si paga molto cara quando non si tiene conto della guerra economica, commerciale e finanziaria eseguita quotidianamente dagli USA contro il popolo cubano.
A bocca chiusa non entrano mosche, per questo José Martí disse: “In silenzio doveva essere, perché ci sono cose che per realizzarle devono essere fatte in segreto”.
La ingenuidad se paga muy caro
Por Arthur González
Es ampliamente conocido que desde 1959 el gobierno de Estado Unidos desplegó sus fuerzas políticas, militares y de inteligencia para derrocar a la naciente revolución cubana, mediante la elaboración de planes aprobados por los presidentes de turno. Desde entonces nada ha cambiado y Cuba continúa sometida a una despiadada y criminal guerra económica, comercial y financiera para impedir que el modelo cubano sea un ejemplo a imitar.
Esta estrategia de trabajo fue expuesta públicamente en 1999 por los especialistas del Council on Foreign Relations, quienes expresaron: “La oposición de Estados Unidos a la Revolución cubana y el apoyo a la democracia y al desarrollo en este hemisferio, lograron frustrar las ambiciones cubanas de expandir su modelo económico e influencia política”.
De ahí que la búsqueda de información sobre la economía cubana es una prioridad de las agencias de inteligencia yanqui, especialmente de la CIA, contemplado desde el primer Programa de Acción Encubierta, (Biblioteca Eisenhower. Documento del Proyecto Clean Up, Secreto sólo para ver) aprobado por el presidente D. Eisenhower el 17 de marzo de 1960, donde se afirma: “Se trabaja en la creación de una organización secreta de inteligencia y acción dentro de Cuba […]”.
El 27 de junio de ese mismo año, se realizó una conferencia en el Departamento de Estado para analizar el Programa de presiones económicas contra Castro. (Departamento de Estado. Archivos S-P. Lote 67 D 548, Cuba 1959-1961, Secreto, distribución limitada.)
El 7 de abril de 1964 tuvo lugar en la Casa Blanca una reunión, presidida por el presidente Lyndon Johnson, (Memorandun from the coordinator of Cuba Affaire (Crimmins) to the 5412 Special Group, Washington, 30 march 1964, pp. 623 y 624) para evaluar una agenda de 7 puntos del trabajo contra Cuba, siendo el primero “Recopilación de información de inteligencia, el quinto “El sabotaje indirecto a la economía y el sexto “Ataques de sabotaje controlados por la CIA”.
El 16 de agosto de 1968, se efectuó una reunión entre el Departamento de Estado y la CIA, para analizar las nuevas acciones contra Cuba. (Memorandum from Deputy Director for Coordination of Bureau of Intelligence and Research to the Director and Deputy Director, Washington, 16 agosto 1968, pp.759-761) El paquete de propuestas de la CIA contemplaba: “Abordar a los líderes cubanos alrededor de Castro, para asegurarle que Estados Unidos no deseaban echar por tierra los logros de la Revolución y estaban preparados para cooperar con ellos, y apoyarlos en lo que fuera necesario en un gobierno post Castro. A cambio, la CIA les propondría trabajar secretamente, brindando información y quizás ejecutar acciones oportunas que aceleraran la sustitución de Fidel Castro como líder del país”.
La lista de programas y planes contra la economía cubana es bien extensa, e incluso cuando en 1987 se desclasificaron 27 agentes de la Seguridad del Estado cubano, que lograron engañar a la CIA durante años, la inmensa mayoría de ellos trabajaban en sectores claves de la economía, por ser el interés priorizado de los yanquis.
En la actualidad, con el recrudecimiento de la guerra económica no se puede pensar que obtener información de la economía cubana, dejó de ser interés de Estados Unidos, pues se sabe que buscan a diario todas las entradas de dinero fresco al país para intentar cortarlo y ejemplos sobran. Por eso, no se puede regalar la información porque en ello va la seguridad del país para garantizar la compra de alimentos, medicinas, petróleo y otros bienes necesarios para el pueblo.
Una reciente publicación del diario mexicano La Jornada, expuso: “México pagó a Cuba más de 24 millones de dólares por la contratación de médicos de la Isla, para atender a la población en diferentes estados. Este acuerdo, que cubre el período entre julio de 2022 y diciembre de 2023, fue gestionado con la empresa Comercializadora de Servicios Cubanos”.
Para sembrar el veneno añadió: “Sin embargo, el destino exacto del dinero, en particular los salarios de los médicos, sigue siendo incierto”.
Ataque premeditado para que en México las fuerzas de la derecha presionen al gobierno a romper el contrato, tal como hicieron en Brasil durante el gobierno de Jair Bolsonaro, lacayo de Estados Unidos. Está comprobado que los beneficiados son los ciudadanos de menos recursos económicos.
Una de las iniciativas más mezquinas contra Cuba, fue el Cuban Medical Professional Parole, puesto en vigor desde septiembre del 2006. Ese programa coordinado por el Departamento de Estado y el Departamento de Seguridad Nacional, buscaba la deserción y compra de profesionales de la Salud integrantes de las brigadas cubanas en el mundo, con el fin de cortar la entrada de dinero al país.
Contó con el apoyo mediático de los grandes medios de comunicación estadounidenses y de aquellos países donde están presentes los médicos y trabajadores de la Salud de Cuba.
Los ataques desesperados contra esos convenios no cesan y de ahí que un grupo bipartidista del Congreso de Estados Unidos, donde aparecen Mark Green, María Elvira Salazar, Carlos Giménez y Jared Moskowitz, aprobó en días pasados una resolución que insta al presidente Joe Biden, a “revocar las visas de funcionarios y organizaciones de países que han contratado médicos cubanos”, incluido México y otros como Brasil y Honduras que han firmado acuerdos similares con Cuba.
Dicha resolución “urge a estos gobiernos a cumplir con sus obligaciones internacionales y proteger los derechos de los médicos cubanos”, al calificar esos acuerdos de “trata de personas y trabajo forzoso”, y acusan al gobierno cubano de “beneficiarse del trabajo” de los médicos enviados al extranjero, bajo el programa de misiones médicas.
A esos congresistas “tan preocupados por los médicos cubanos”, no les importa que se queden sin asistencia médica gratuita, miles de ciudadanos mexicanos en los 23 estados donde los cubanos presentan servicio, porque solo buscan impedir la entrada de dinero a Cuba.
Todo indica que la causa de la abrupta reacción de los congresistas anticubanos, fue la información que obtuvo la CIA de la próxima llegada de 2,700 nuevos especialistas cubanos, para incorporarse al programa mexicano IMSS-Bienestar que ofrece atención médica en zonas con poca cobertura de servicios de salud.
Hay que tener en cuenta que la CIA persigue todas las entradas de dinero a Cuba, pues el principio de “…debilitar la vida económica de Cuba, negarle dinero y suministros para disminuir los salarios reales y monetarios, a fin de causar hambre, desesperación y el derrocamiento del gobierno”, presentado en 1960 por el subsecretario de Estado Lester Mallory, tiene plena vigencia.
Un hecho que refleja la falta de conciencia de estos antecedentes del trabajo contra la economía cubana, fue la noticia publicada el 25 de septiembre del 2024: “Los directivos y trabajadores de la Corporación Habanos S.A., están de plácemes por alcanzar la cifra récord de ingresos de 721 millones de dólares en 2024”.
El enemigo no descansa en su afán de destruir el proceso revolucionario y la euforia por buenos resultados no justifica posibilitarle la información que tanto buscan, porque es realmente peligroso especialmente en un renglón que ha sufrido la guerra biológica con el Moho Azul del tabaco y el virus del Mosaico del tabaco(VMT), enfermedades responsables de las principales pérdidas en el cultivo del tabaco negro en Cuba, introducidos por agentes de la CIA para afectar precisamente los ingresos que se obtienen por esa vía.
En 1979 el Moho Azul destruyó alrededor del 95% del cultivo, con pérdidas que ascendieron a la cifra de 343, 700, 000 pesos y en la campaña 1996-97 ocurrieron fuertes brotes epidémicos en la zona central y occidental del país.
La ingenuidad se paga muy caro cuando no se tiene presente la guerra económica, comercial y financiera ejecutada diariamente por Estados Unidos contra el pueblo cubano.
En boca cerrada no entran moscas, por eso José Martí dijo: “En silencio ha tenido que ser, porque hay cosas que para lograrlas han de andar ocultas”.