64esimo della Baia dei Porci

Fidel: “La grande portata storica della Baia dei Porci non è ciò che è accaduto, ma ciò che non è accaduto”

 

Quest’anno ricorre il 64° anniversario dell’invasione di Playa Girón, dove truppe mercenarie guidate dal governo statunitense tentarono di rovesciare il nascente governo rivoluzionario cubano. Questo tentativo fallito culminò in una rapida e decisiva vittoria delle forze rivoluzionarie cubane, segnando una svolta nella storia di Cuba.

Il comandante in capo Fidel Castro mobilitò efficacemente i miliziani, la polizia e il popolo cubano per difendere la sovranità nazionale. In meno di 72 ore di intensi combattimenti, i mercenari furono sconfitti e si arresero a Playa Giron al tramonto del 19 aprile 1961. Questa vittoria non fu solo significativa per la Rivoluzione cubana, ma rappresentò anche la prima sconfitta dell’imperialismo statunitense in America Latina.

Per il popolo cubano, questa vittoria simboleggia la resistenza e l’impegno a difendere la sovranità e l’indipendenza di fronte all’aggressione yankee.

Il significato storico della vittoria a Playa Giron è innegabile. Questo evento non solo ha riaffermato il percorso della Rivoluzione cubana, ma ha anche dimostrato l’unità e i principi rivoluzionari del popolo nella difesa della patria.

Cubadebate e il sito Fidel Soldado de las Ideas condividono con i loro lettori alcuni estratti del discorso di Fidel all’evento principale che segna il 25° anniversario della vittoria a Playa Girón, il 19 aprile 1986:

L’importanza della Baia dei Porci non sta nella grandezza della battaglia, dei combattenti, delle gesta eroiche che vi si sono svolte; il grande significato storico della Baia dei Porci non è quello che è successo, ma quello che non è successo grazie alla Baia dei Porci!

Non mi riferisco al fatto che il capitalismo sarebbe tornato nel nostro Paese se fossero riusciti a consolidare la loro testa di ponte, perché in nessun modo avrebbero potuto instaurare nuovamente il capitalismo nel nostro Paese, di questo sono sicuro! Non perché ha impedito un piano che avrebbe trasformato il nostro Paese in una colonia yankee, perché sono convinto che questo Paese non sarebbe mai tornato ad essere una colonia yankee!

Il significato della Baia dei Porci sta nel prezzo che avremmo dovuto pagare per la nostra Rivoluzione, il prezzo che avremmo dovuto pagare per il socialismo, se il piano degli yankee fosse riuscito e avessero consolidato una testa di ponte.

A quel tempo, gli eventi della guerra del Vietnam e la sconfitta imperialista in Vietnam non erano ancora avvenuti. E noi qui, nelle vicinanze degli Stati Uniti, isolati, senza alcuna possibilità logistica, avremmo dovuto combattere la battaglia del Vietnam nel nostro stesso Paese, con una popolazione molto inferiore a quella del Vietnam, su un territorio molto più piccolo di quello vietnamita e senza confini con alcun Paese socialista, ma piuttosto con gli Stati Uniti, il Paese aggressore.

A Girón erano in gioco due cose: le tattiche utilizzate erano una combinazione dell’esperienza che avevamo maturato nella guerra irregolare con elementi di guerra convenzionale, l’intero tipo di movimento che veniva effettuato nelle retrovie del nemico. Venivamo dalla Sierra Maestra, conoscevamo già quell’esperienza, non eravamo del tutto inesperti.

La Baia dei Porci ha significato che coloro che sono caduti lì hanno salvato la vita di centinaia di migliaia di cubani, hanno salvato la vita di forse milioni di cubani. Avremmo comunque ottenuto la vittoria, ma a un costo terribile e anche al prezzo della distruzione totale del Paese. Questa è una delle lezioni che dobbiamo imparare dalla Baia dei Porci, è una delle cose che le nuove generazioni devono capire e devono sempre sapere, il merito indelebile della Baia dei Porci.

Ma la Baia dei Porci ha avuto anche altre conseguenze, che evidenziano il costo per l’umanità che queste avventure imperialiste possono avere. Come conseguenza della Baia dei Porci, della sconfitta subita dall’imperialismo, del suo risentimento, della sua umiliazione, il governo statunitense elaborò idee che tendevano all’aggressione diretta contro la nostra patria e a cercare in questo modo la vendetta e la distruzione della Rivoluzione. Da qui sono nate le misure che poi hanno dato origine alla Crisi d’Ottobre e che hanno quasi portato il mondo sull’orlo della guerra nucleare. Vedete il significato degli atti irresponsabili dell’imperialismo che, attraverso la Baia dei Porci e la sconfitta subita, ha quasi portato il mondo a tragedie infinitamente più grandi. Questa è un’altra lezione, le conseguenze imprevedibili degli atti irresponsabili dell’imperialismo.

Giron ci insegna anche la perfidia, l’aggressività e la voracità degli imperialisti, il loro modo di agire, il loro stile caratteristico“.

Fonte: CUBADEBATE

Traduzione: italiacuba.it


Lo spirito che portò alla vittoria di Girón

L’invasione mercenaria in Bahía de Cochinos, (la Baia dei Porci), terminò come un avvenimento marcato dalla vittoria, l’eroismo del popolo e l’influenza del suo indiscutibile leader

Ciénaga de Zapata, Matanzas – Non esiste potere più grande di quello di un popolo unito e deciso a difendere una causa giusta.

Quella è stata la lezione più poderosa lasciata dalla vittoria di Playa Girón e fu, a sua volta, la motivazione essenziale dei combattenti cubani in quei gloriosi giorni d’aprile del 1961.

Tuttavia ci sarà ancora qualcuno che si chiede come una forza rappresentata soprattutto dalle milizie operaie, contadine e di studenti, riuscì a sconfiggere in 66 ore solamente gli invasori mercenari ben organizzati, bene armati e con l’appoggio della potenza che li aveva inviati. Inoltre a tre miglia dalla costa una forte squadra statunitense che comprendeva anche una portaerei e fanteria della marina era pronta ad intervenire.

Lì radica l’epica del trionfo nella sabbia della  Ciénaga.

«Mancò al nemico la giustezza della causa che difendeva, commentò  José Ramón Fernández, protagonista delle gesta, e per quello non combatterono con l’ardore, il valore, la fermezza, l’audacia e lo spirito con cui lo fecero le forze rivoluzionarie».

Si racconta che tutto il popolo corse ai suoi posto di combattimento per difendere la Rivoluzione Socialista : artiglieri, poliziotti, soldati, piloti, carristi, medici e miliziani si lanciarono sugli invasori.

Alcuni giorni dopo la vittoria Fidel commentò che una delle  caratteristiche  principali e più note di tutta questa lotta fu il valore con cui lottarono i nostri uomini.

Il combattimento durò senza interruzione giorni e notte, senza un minuto di tregua disse, dopo aver precisato che quella di Girón era stata una grande prodezza del popolo e non solo per quello che aveva fatto, ma per quello che era disposto a fare.

In una delle sue impressioni su quel che era avvenuto a Girón, l’allora capitano Fernández sottolineò che la presenza di Fidel aveva animato il popolo e contribuito molto all’alta morale delle truppe.

Assicurò che le sue parole e il suo esempio furono importanti per intendere lo svolgimento degli avvenimenti.

Altri investigatori considerano che se Girón è un’ epopea e un pezzo di storia viva della Rivoluzione, lo si deve all’impronta del Comandante in Capo.

Solo così si spiega come si riuscì a vincere un progetto tanto enorme e aggressivo, preceduto da infinità di episodi terroristi contro Cuba, che rivelano l’intenzione  yankee di  annientarci.

La Vittoria di Playa Girón è considerata un avvenimento d’importanza mondiale, perché a partire da allora, come disse Fidel, i popoli furono un poco più liberi.

Nulla trasmette meglio il significato della vittoria di un frammento dell’intervento del leader storico della  Rivoluzione Cubana nella conferenza accademica “Girón 40 anni  dopo”: «Io sono assolutamente sicuro – e questo lo dico qui con tutta franchezza, che fu una gran fortuna il fallimento dell’ invasione. Una gran fortuna per tutti noi, includendo gli USA, perché il Vietnam si sarebbe prodotto in Cuba e non in Vietnam».

L’invasione mercenaria di Bahía de Cochinos terminò come un avvenimento marcato dalla vittoria, dall’eroismo del popolo e l’influenza del suo indiscutibile leader.

E anche il tempo trascorso conduce a verbi citati in passato, lo spirito di Girón è sempre vivo oggi, e non solo perché un fatto di tale importanza non si dimentica, ma essenzialmente, perché non lasciò dubbi su quale sarebbe stato sempre l’atteggiamento di questo popolo nel caso d’una minaccia a quello che considera sacro.

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