Crescita dei settori e investimenti esteri
Nonostante un contesto segnato da misure coercitive unilaterali e restrizioni commerciali, l’economia venezuelana sta vivendo un processo sostenuto di ripresa e crescita che non risponde a eventi isolati, ma si mantiene nel tempo come risultato di un accumulo di sforzi, adattamenti e trasformazioni interne. Questa tendenza, che le sanzioni illegali e le minacce di dazi “secondari” cercano forzatamente di far deragliare, riflette dinamiche di resistenza che hanno rilanciato l’apparato produttivo nazionale e gli investimenti internazionali.
Vale la pena ricordare che, durante l’Expo Fedeindustria 2024, la vicepresidente e attuale ministra degli Idrocarburi, Delcy Rodríguez, ha affermato riguardo alla crescita economica del Paese che: “Non si tratta di improvvisazioni, bensì di un piano elaborato con creatività per superare gli effetti del blocco criminale”.
Il panorama attuale in questp settore mostra che l’economia venezuelana continua a generare dati positivi, che riguardano diversi aree e settori.
- Crescita dell’industria farmaceutica nazionale
Uno dei casi più rappresentativi di questo processo di ripresa, in mezzo alle rinnovate pressioni economiche e finanziarie da parte di Washington, è offerto dal settore farmaceutico.
Nel primo bimestre del 2025, il mercato farmaceutico venezuelano è cresciuto dell’11,71% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono state distribuite 52,69 milioni di unità, equivalenti a un consumo pro capite annuo di 12 unità, superiore alla media latinoamericana. Questo non solo indica un miglioramento nell’accesso, ma anche un rafforzamento del sistema di distribuzione e della domanda interna.
Questo slancio, lungi dall’essere congiunturale, si sostiene principalmente grazie ai laboratori di produzione nazionale, che hanno fornito oltre il 97% dell’offerta, e al dinamismo del settore dei generici, cresciuto del 21,05% e che rappresenta ormai il 48% del mercato totale.
Questi numeri assumono particolare rilevanza nel contesto delle sanzioni illegali che ostacolano le dinamiche del commercio tradizionale, in quanto dimostrano come la produzione nazionale emerga come un’alternativa solida, contribuendo al rafforzamento della sovranità in un settore strategico per il benessere del Paese.
Lo Stato venezuelano, attraverso meccanismi di protezione e stimolo, è riuscito a rilanciare i laboratori nazionali, rendendoli un pilastro del nuovo modello economico. In questo contesto, il Motore Farmaceutico — un’iniziativa strategica iscritta nei 13 Motori Produttivi dell’Agenda Economica Bolivariana — è stato fondamentale per rafforzare questo settore produttivo.
- Zone Economiche Speciali
A Pechino si è tenuto il Forum Globale di Promozione della Zona Economica Speciale (ZES) di Paraguaná e l’Incontro di Promozione dello Sviluppo Congiunto della Penisola di Paraguaná, dove oltre 130 imprese cinesi hanno espresso la propria disponibilità a investire in tale piattaforma.
L’agenda bilaterale ha incluso un macroprogetto con l’importante azienda cinese di investimenti finanziari, Huazhi International Holding Group, per costruire cinque zone di sviluppo nei settori industriale, turistico, commerciale e chimico.
Il viceministro Johann Álvarez ha affermato in quell’occasione che “le ZES non attrarranno solo capitali, ma genereranno occupazione e rafforzeranno la produzione nazionale”. Infatti, queste strutture sono concepite come meccanismi strategici per superare le restrizioni imposte dal blocco finanziario USA.
Il rafforzamento delle ZES non solo amplia lo spettro per l’investimento estero diretto, ma colloca il Venezuela come nodo strategico all’interno del progetto di connettività globale promosso dalla Cina, con l’Iniziativa della Nuova Via della Seta come progetto di punta.
- Investimenti esteri in crescita
L’impresa multinazionale Telefónica ha intrapreso una ritirata strategica dall’America Latina, vendendo le proprie operazioni in Colombia, Perù e Argentina, ma ha deciso di mantenere e rafforzare la propria presenza in Venezuela con un investimento di 500 milioni di $ tra il 2024 e il 2026.
Questo capitale è destinato alla modernizzazione tecnologica e all’espansione delle reti 4G e 5G nel Paese.
La sua filiale Movistar non solo detiene il 54% del mercato della telefonia mobile, ma ha anche apportato 313 milioni di euro ai risultati tra il 2023 e il 2024, riflettendo che nel Paese esistono condizioni di redditività, anche in un contesto di blocco illegale.
D’altra parte, nel quadro del rafforzamento delle relazioni bilaterali, la Turchia ha canalizzato investimenti nel settore agroalimentare e prevede la riattivazione di 15 impianti del settore plastico, con un investimento compreso tra i 100 e i 200 milioni di $.
L’obiettivo commerciale tra Venezuela e Turchia è passare da 800 milioni a 3 miliardi di $ in tre anni. Il presidente dell’Associazione degli Industriali e Imprenditori Indipendenti di quel Paese (Musiad Venezuela), Hayri Kucukyavuz, ha dichiarato: “La crescita tra Venezuela e Turchia nella parte commerciale è stata un successo e il nostro obiettivo nei prossimi 3 anni è raggiungere i 3 miliardi di $”.
Questo scenario evidenzia le garanzie offerte dallo Stato venezuelano, così come la crescente attrattiva di settori strategici dell’economia nazionale, in particolare per quegli attori che valorizzano la posizione geografica del Paese, la sua dotazione di risorse e la sua capacità di risposta in contesti geopolitici complessi.
- Commercio elettronico: il salto digitale
La digitalizzazione della fatturazione, l’adozione di carte duali e il ritorno delle carte di credito stanno spingendo una crescita esponenziale del commercio elettronico in Venezuela.
Categorie come elettrodomestici, abbigliamento, alimentari e servizi turistici guidano l’espansione, mentre nuovi settori come istruzione e sanità si aggiungono all’ondata digitale. La Camera del Commercio Elettronico (Cavecom-e) sottolinea che, nonostante il contesto economico, la produzione nazionale ha permesso di superare la gestione delle valute, consolidando questa trasformazione come un fenomeno sostenibile.
Secondo Richard Ujueta, presidente di quella camera, si sono uniti a questa dinamica i settori della salute, dell’istruzione e del turismo. Inoltre, ha evidenziato le proiezioni, affermando che l’ecosistema digitale crescerà esponenzialmente nel 2025 grazie alle recenti misure in tema di fatturazione e credito.
Il piano venezuelano
In definitiva, questa panoramica dei movimenti nell’attuale contesto economico evidenzia la crescita di settori chiave per lo sviluppo del Paese e riflette i risultati significativi del Programma di Ripresa, Crescita e Prosperità Economica lanciato dal presidente Nicolás Maduro nel 2018, pensato per garantire una crescita sostenuta su pilastri solidi: produzione nazionale, sostituzione delle importazioni e promozione della vocazione all’esportazione.
Come recentemente dichiarato dal presidente nel firmare il più recente Decreto di Emergenza Economica 2025, il Venezuela ha sviluppato una modalità di gestione economica fondata sull’eccezionalità e sulla visione strategica.
Il risveglio del commercio digitale, il rafforzamento della produzione nazionale, l’attrazione di investimenti esteri e il consolidamento delle Zone Economiche Speciali sono espressioni di un’economia che resiste in un contesto internazionale segnato da sanzioni e blocchi volti a ostacolare lo sviluppo economico del Paese.
Crecimiento de sectores e inversión extranjera
La economía venezolana mantiene el impulso pese a los ataques de EE.UU.
A pesar de un entorno marcado por medidas coercitivas unilaterales y restricciones comerciales, la economía venezolana experimenta un proceso sostenido de recuperación y crecimiento que no responde a eventos aislados, sino que se sostiene en el tiempo como resultado de una acumulación de esfuerzos, adaptaciones y transformaciones internas. Esta tendencia que las sanciones ilegales y las amenazas de aranceles “secundarios” buscan descarrilar a la fuerza, refleja dinámicas de resistencia que han reimpulsado el aparato productivo nacional y las inversiones internacionales.
Es oportuno recordar que, en la Expo Fedeindustria 2024, la vicepresidenta y hoy ministra de Hidrocarburos, Delcy Rodríguez expresó sobre el crecimiento de la economía del país que: “No se trata de improvisaciones, sino de un plan elaborado con creatividad para sobreponerse a los efectos del bloqueo criminal”.
El panorama actual en esta materia muestra que la economía venezolana sigue generando datos positivos, que incluyen diversas áreas y sectores.
- crecimiento de la industria farmaceútica nacional
Uno de los casos más ilustrativos de este proceso de recuperación en medio de las renovadas presiones económicas y financieras de Washington lo ofrece el sector farmacéutico.
Durante el primer bimestre de 2025, el mercado farmacéutico venezolano creció un 11,71% en comparación con el mismo período del año anterior. Asimismo, se distribuyeron 52,69 millones de unidades, lo que implica un consumo per cápita de 12 unidades anuales, superior al promedio latinoamericano, lo que indica no solo una mejora del acceso, sino también un fortalecimiento del sistema de distribución y demanda interna.
Este repunte, lejos de ser coyuntural, se sostiene principalmente por los laboratorios de producción nacional, que aportaron más del 97% del suministro, y por el dinamismo del sector de genéricos, que creció 21,05% y representa ya el 48% del mercado total.
Estas cifras adquieren especial relevancia en el contexto de sanciones ilegales que obstaculizan la dinámicas de comercio tradicional, ya que evidencian cómo la producción nacional emerge como una alternativa sólida, contribuyendo al afianzamiento de la soberanía en un sector estratégico para el bienestar del país.
El Estado venezolano, a través de mecanismos de protección y estímulo, ha logrado dinamizar los laboratorios nacionales, situándolos como pilar del nuevo modelo económico. En este contexto, el Motor Farmacéutico —una iniciativa estratégica inscrita en los 13 Motores Productivos de la Agenda Económica Bolivariana— ha sido clave para fortalecer este sector productivo.
- Zonas Económicas Especiales
En Beijing, se llevó a cabo el Foro Global de Promoción de la Zona Económica Especial (ZEE) de Paraguaná y la Reunión de Promoción de Desarrollo Conjunto de la Península de Paraguaná, donde más de 130 empresas chinas expresaron su disposición a invertir en esa plataforma.
La agenda bilateral contempló un macroproyecto con la importante empresa china de inversión financiera, Huazhi International Holding Group, para construir cinco zonas de desarrollo en áreas industrial, turística, comercial y química.
El viceministro Johann Álvarez comentó en esa ocasión que “las ZEE no solo atraerán capital, sino que generarán empleo y fortalecerán la producción nacional”. En efecto, estas estructuras están concebidas como mecanismos estratégicos para superar las restricciones impuestas por el bloqueo financiero estdounidense.
El afianzamiento de las ZEE no solo abre el espectro para la inversión extranjera directa, sino que ubica a Venezuela como un nodo estratégico dentro del proyecto de interconectividad global que China impulsa, con la Iniciativa de la Franja y la Ruta como proyecto estrella.
- Inversión extranjera AL ALZA
La empresa multinacional, Telefónica, ha emprendido una retirada estratégica de América Latina, vendiendo sus operaciones en Colombia, Perú y Argentina, pero ha decidido mantener y reforzar su presencia en Venezuela con una inversión de 500 millones de dólares entre 2024 y 2026.
Este capital está destinado a la modernización tecnológica y la expansión de redes de 4G y 5G en el país.
Su filial Movistar no solo mantiene el 54% del mercado de telefonía móvil, sino que aportó 313 millones de euros al resultado entre 2023 y 2024, reflejando que en el país hay condiciones para la rentabilidad, aún en condiciones de bloqueo ilegal.
Por otro lado, en el marco del fortalecimiento de las relaciones bilaterales, Türkiye ha canalizado inversiones hacia el sector agroalimentario y proyecta la reactivación de 15 plantas del sector plástico, con una inversión que oscila entre los 100 y 200 millones de dólares.
La meta comercial entre Venezuela y Türkiye se enfoca en pasar de 800 millones a 3 mil millones en tres años. El presidente de la Asociación de Industriales y Empresarios Independientes de ese país (Musiad Venezuela), Hayri Kucukyavuz, afirmó que “El crecimiento entre Venezuela y Türkiye en la parte comercial fue un éxito y nuestra meta en los próximos 3 años es alcanzar los US$ 3.000 millones”
Este escenario pone en evidencia las garantías ofrecidas por el Estado venezolano, así como el creciente atractivo de sectores estratégicos de la economía nacional, especialmente para aquellos actores que valoran la ubicación geográfica del país, su dotación de recursos y su capacidad de respuesta frente a contextos geopolíticos complejos.
- Comercio electrónico: el salto digital
La digitalización de la facturación, la adopción de tarjetas duales y el regreso de las tarjetas de crédito están impulsando un crecimiento exponencial del comercio electrónico en Venezuela.
Rubros como electrodomésticos, ropa, alimentos y servicios turísticos encabezan la expansión, mientras nuevos sectores como educación y salud se suman a la ola digital. La Cámara de Comercio Electrónico (Cavecom-e) señala que, pese al contexto económico, la producción nacional ha permitido sortear el manejo de divisas, consolidando esta transformación como un fenómeno sostenible.
Según Richard Ujueta, presidente de esa cámara explicó que se incorporaron a esta dinámica los sectores de salud, educación y turismo. Además, destacó las proyecciones, asegurando que el ecosistema digital tendrá un crecimiento exponencial en 2025 gracias a las medidas recientes que orbitan en facturación y el crédito.
EL PLAN VENEZOLANO
En definitiva, esta radiografía resumida de los movimientos en el panorama económico evidencia el crecimiento de sectores clave para el desarrollo del país y refleja los resultados significativos del Programa de Recuperación, Crecimiento y Prosperidad Económica lanzado por el presidente Nicolás Maduro en 2018, diseñado para garantizar un crecimiento sostenido sobre pilares sólidos: producción nacional, sustitución de importaciones y fomento de la vocación exportadora.
Y como lo planteó recientemente el presidente al firmar el más reciente Decreto de Emergencia Económica 2025, Venezuela ha desarrollado una forma de conducción económica basada en la excepcionalidad y la visión estratégica.
El despertar del comercio digital, el fortalecimiento de la producción nacional, la atracción de inversión extranjera y la consolidación de las Zonas Económicas Especiales son expresiones de una economía que resiste en medio de un entorno internacional signado por sanciones y bloqueos que intentan obstaculizar el desarrollo económico del país.