Si è conclusa oggi qui la cerimonia di chiusura del Premio Letterario Casa de las Américas 2025, con il piacere di un riconoscimento che, come il prestigioso ente cubano, sostiene l’integrazione socioculturale con l’America Latina.
Quest’anno il concorso si è svolto in tre categorie: Studi sui latinoamericani negli Stati Uniti, Racconto breve e Poesia. Il vincitore della prima categoria è stato Tell Me If They Are Latinxs. Scritti della diaspora equatoriale negli Stati Uniti, di Cristina Burneo Salazar (Ecuador).
La giuria di questa sezione ha deciso di assegnare tre menzioni, destinate a José Martí e le figurazioni del femminile, di Rosario de Fátima A’Lmea Suárez (Ecuador); Voglio che tu mi dica perché: La espinela décima e la musica tradizionale come strategie di resistenza tra comunità di newyorkesi e wetbacks, di Jesús Antonio Rodríguez Aguirre (Messico).
Infine, Una casa per la cultura latina: la poesia di Tato Laviera, di Alejo López (Argentina).
Nella categoria Racconto breve, l’opera vincitrice del Premio letterario Casa de las Américas 2025 è stata La donna che odiava i gatti, di Edelmis Anoceto Vega (Cuba).
Mentre per la Poesia il premio è andato a Cuerpo quebrado lumbre, di Esmeralda Torres (Venezuela).
In questa categoria la corte ha deciso di assegnare tre menzioni: Il Barone dei Dolori, di Carlos Augusto Alfonso (Cuba); Con materiale esistente, di Guillermo Rebollo Gil (Porto Rico); e Nature perdute, di Leyla Leyva (Cuba).
La cerimonia di premiazione, tenutasi nella Sala Che Guevara dell’istituzione, alla presenza del ministro della Cultura Alpidio Alonso e del presidente della Casa de las Américas Abel Prieto, si è conclusa con un concerto di Janio Abreu e del suo quintetto, Cubop Messengers.
Prensa Latina – ode/amr