Casa de las Américas: 66 anni di arte, cultura e pace

 

La prestigiosa istituzione cubana Casa de las Américas celebra oggi il suo 66° anniversario, con quello spirito trasformatore che trova nell’arte e nella cultura un’oasi di pace, dialogo e integrazione.

È la casa di Haydée Santamaría, Roberto Fernández Retamar e di tanti altri artisti e intellettuali di immenso valore. Casa è uno spazio di creazioni e desideri, dove riposano l’immaginazione, l’amore e la voglia di un mondo migliore.

Raggiungere l’iconica torre grigia, salire ogni gradino per immergersi nella sua storia, curiosare tra le sue pareti e le sue sale e assaporare quell’indescrivibile misticismo, è un’esperienza piacevole per il visitatore. Musica, letteratura, mostre e incontri di pensiero convergono in perfetta armonia con l’atmosfera dell’istituzione, impegnata nella promozione e nella diffusione dell’arte latinoamericana e caraibica.

Anche se, se c’è una cosa che la definisce, è la sua capacità di evocare saggezza e comprensione, vale la pena ricordare qui il sostegno mondiale ottenuto nel 2024 per la lettera aperta scritta dal giornalista franco-spagnolo Ignacio Ramonet all’allora presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per chiedere l’esclusione di Cuba dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo. La Casa de las Américas ha svolto un ruolo cruciale in questa battaglia.

L’Encuentro de pensamiento y creación joven en las Américas, Casa Tomada, è un’altra delle iniziative dell’organizzazione, che incoraggia la riflessione e lo scambio tra creatori e artisti dell’America Latina e dei Caraibi.

Come dimenticare il Premio Letterario Casa de las Américas, che ogni anno riceve una risposta massiccia di opere; l’edizione 2025 si è appena conclusa e il successo è stato simile agli anni precedenti.

La solidarietà con le migliori cause del pianeta è un compito permanente dell’istituzione: non ha mai mancato di sostenere il popolo palestinese e di denunciare l’atroce genocidio commesso dallo Stato di Israele.

La Casa de las Américas è, fin dalla sua nascita, un progetto di decolonizzazione, e affrontare la colonizzazione culturale fa parte della nostra missione”, ha sottolineato il vicepresidente Jaime Gómez Triana in un’intervista a Prensa Latina.

Il presidente dell’istituzione, il noto scrittore e intellettuale Abel Prieto, sta lavorando su questo tema insieme al Partito Comunista di Cuba (PCC) e ha viaggiato in tutto il Paese per presentarlo, ha aggiunto.

Gómez Triana ha inoltre dichiarato che “continueremo a impegnarci per la promozione e la diffusione dell’arte latinoamericana e caraibica, per fare della Casa uno spazio abitato e percorso dai creatori del continente. Che continui a essere quella casa in cui tutti vengono e in cui tutti si riconoscono, e che lo sia sempre di più per le nuove generazioni”.

Lavoriamo “per una Casa sempre giovane e consapevole della sua eredità, della sua memoria e del suo futuro; protettrice del suo patrimonio, degli archivi, delle collezioni artistiche e bibliografiche”.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

 

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