Cuba ha ottenuto un’altra vittoria nella battaglia legale durata quasi 30 anni sul marchio di sigari Cohiba, dopo che un giudice federale degli USA si è pronunciato nuovamente a favore dei cubani.
Il verdetto è il risultato di una causa intentata nel febbraio 2023 da General Cigar Company contro Cuban Tobacco Company, nota come Cubatabaco.
General ha cercato di ribaltare la decisione del 2022 del Trademark Trial and Appeal Board (TTAB) che annullava la registrazione del marchio Cohiba da parte di General negli USA.
Ma mercoledì scorso la General, che vende versioni del famoso marchio negli USA, ha perso la causa.
Il giudice Leonie M. Brinkema della Corte distrettuale degli USA per il distretto orientale della Virginia ha confermato la decisione del TTAB tre anni fa, una questione che è stata contestata nei tribunali sin dall’amministrazione Clinton (1993-2001).
Secondo il giudice, il Cohiba di Cubatabaco era protetto dalla Convenzione interamericana di giustizia (CIDH), una legge del 1929 che tutela i marchi internazionali.
Questi sigari, considerati tra i migliori al mondo, non sono legalmente disponibili per la vendita a Cuba negli USA a causa dell’embargo economico, commerciale e finanziario imposto da Washington al paese caraibico più di sei decenni fa.
Cubatabaco, proprietaria del nome Cohiba e dei diritti di commercializzazione a livello internazionale, contestò la legalità del marchio USA e presentò la prima causa nel gennaio 1997, anno in cui ebbe inizio il contenzioso.
Cubatabaco presentò domanda per il marchio Cohiba nel settembre 1969 e ottenne la registrazione il 31 maggio 1972. Quasi sei anni dopo, il 13 marzo 1978, la General Cigar presentò una petizione simile all’Ufficio Brevetti e Marchi degli USA, che fu emessa il 17 febbraio 1981, come si legge nel documento legale.
Uno degli argomenti principali avanzati dalla General Cigar nella causa era l’affermazione secondo cui Cuba avrebbe consentito che il marchio Cohiba scadesse per mancato utilizzo negli anni ’70, un’idea respinta dal tribunale.
Un articolo pubblicato sulla rivista Forbes nel 1977 rivela l’esistenza del Cohiba a quel tempo, il quale però non venne lanciato commercialmente fino al 1982.
“Poiché la General Cigar era a conoscenza dell’uso del termine “Cohiba” da parte di Cubatabaco per i sigari a Cuba, la Corte ritiene che il TTAB abbia validamente annullato la registrazione della General Cigar ai sensi della Sezione 8 dell’IAC”, si legge nella sentenza.
La General ha presentato ricorso presso il TTAB nel 2023, ricorso che non è ancora stato risolto, e in una dichiarazione rilasciata dopo la sentenza si afferma che prenderà in considerazione la possibilità di presentare ricorso contro la decisione del 7 maggio.
“Siamo certamente delusi da questa decisione”, ha affermato Régis Broersma, direttore commerciale dello Scandinavian Tobacco Group, proprietario della General Cigar Co., “ma noi e i nostri consulenti studieremo attentamente la sentenza e, naturalmente, valuteremo la possibilità di presentare ricorso”.
Cohiba, creato nel 1966, è stato il primo marchio di sigari nato dopo il trionfo della Rivoluzione cubana del 1959. Il suo nome, che richiama uno strumento utilizzato dagli aborigeni dell’isola per accendere le foglie di tabacco, è sinonimo di eccellenza.