Non si può fare a meno di restare stupiti dal livello dell’opposizione (anti)cubana. Che sia a Miami o a Madrid, le reti sociali suscitano interesse quando l’argomento di discussione è Cuba. Questa piccola isola caraibica esercita un fascino totale e suscita passioni molto forti, oltre a rivelare una fauna degna del miglior studio dell’evoluzione.
La specie animale recentemente scoperta è l’opposizione (anti)cubana, formata principalmente da due sottospecie; da un lato, i lobbisti USA e gli influencer delle reti sociali come Otaola, alcuni dei quali legiferano e altri difendono misure legali di ingerenza negli affari cubani, come le leggi Torricelli e Helms-Burton, o le 243 nuove misure anti-asfissia cubane. Alcuni per un desiderio imperialista di impedire la diffusione dell’esempio cubano e la partecipazione dell’isola alla nuova configurazione multipolare che sta prendendo forma, altri perché vogliono continuare a prosperare con una fetta della torta del “sogno” americano. Entrambe le sottospecie si preoccupano poco o nulla della sofferenza del popolo cubano; alcuni perché se non si sono preoccupati di assassinare direttamente milioni di vietnamiti, iracheni o afghani, ora non saranno interessati alle sistematiche difficoltà di un altro popolo.
L’altra sottospecie è quella di una manciata di emigranti nati un giorno a Cuba e che si sono stabiliti nei paesi europei da dove si dedicano, con grande sforzo, un po’ di successo sulle reti sociali e poco sulle strade reali, a sabotare tutto ciò che odora di cubano; viaggi sull’isola, rimesse, cooperazione medica, investimenti… perfino, in quanto prima sottospecie, chiedono apertamente l’intervento militare USA sul suolo cubano.
In qualsiasi paese del mondo, o in un mondo più dignitoso, molti di loro verrebbero estradati e imprigionati per aver incitato alla violazione dell’ordine sociale e della legge. I traditori della patria cubana non sono all’altezza di coloro che negli USA chiedono misure più coercitive e sanzioni che non danneggino “l’economia cubana” in astratto, ma piuttosto ostacolino il reddito di tassisti, ristoratori, commercianti, musicisti, proprietari di case e innumerevoli altri che dipendono dal turismo.
Come mostrato in un poster a forma di bottone, un deputato yankee diffonde un appello di quella “opposizione” che invoca il soffocamento totale di Cuba. Che tipo di persona pretende che non si possano inviare pochi dollari o euro a una madre, a un bambino o a un nonno cubano? Che tipo di persona chiede di far morire di fame e privare i propri connazionali? Non ho mai incontrato o letto di un avversario che volesse questo per il suo popolo. Posso capire, anche se non sono affatto d’accordo, che un oppositore esiga misure contro un governo con cui non è d’accordo, ma il livello raggiunto dall’opposizione (anti)cubana sarà studiato nei libri di testo sull’evoluzione come la prima specie parassitaria, liquidatrice e immorale della storia.
Mentre questa specie persiste nei suoi piani malvagi e liquidatori, noi che difendiamo Cuba, il suo popolo e i suoi valori continueremo a batterci per una solidarietà non poetica, ma attiva, fisica e virtuale, a sostegno dei valori altruistici, solidali ed egualitari che un’isola assediata continua coraggiosamente a sostenere.
Non importa a chi importi, Cuba VA!
Traduzione: italiacuba.it