Torna la marcia del silenzio per gli scomparsi in Uruguay

La 30ª edizione della Marcia del Silenzio è tornata a reclamare informazioni sulla sorte degli scomparsi per il terrorismo di Stato, durante la dittatura militare in Uruguay.

La consegna è stata  «30 volte mai più: sappiate compiere. Dove sono?» e la marcia è partita  dall’angolo della avenida Rivera e  calle Jackson, nella capitale, dove  si eleva il  Memoriale ai Detenuti  Scomparsi in America Latina.

La marcia è stata convocata dal collettivo delle Madri e dei Familiari dei Detenuti Scomparsi, con l’appoggio di organizzazioni dei diritti umani e altre della società uruguaiana.

Sono state commemorate le uccisioni di  Zelmar Michelini, senatore del Fronte Amplio; Héctor Gutiérrez Ruiz, deputato del Partito Nazionale e dei militanti e coniugi Rosario Barredo e William Whitelaw in Buenos Aires, Argentina, il 20 maggio del 1976.

La mobilitazione è stata ripetuta anche in altre località del paese e della regione, per far sì che si chiariscano le scomparse e gli assassinii impuniti perpetrati durante l’ultima dittatura civico militare in Uruguay e in America del Sud, nella cornice del Piano Condor.

Il presidente Yamandú Orsi ha ricevuto di recente una rappresentazione di Madri e Familiari degli Uruguaiani scomparsi, che hanno definito “costruttiva” la riunione.

Uno dei reclami principali à stata la necessità che dalla presidenza si emettano ordini formali alle Forze Armate per poter accedere alle informazioni vincolate al luogo delle sparizioni.

Il Governo uruguaiano ha reso omaggio alle madri che continuano la ricerca dei loro figli in un incontro guidato dalla vice presidente Carolina Cosse.

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