Il murale, che misura 160 metri di larghezza e 120 d’altezza, narra la storia evolutiva della regione
Alcune settimane fa Cuba ha approvato la proposta della candidatura del Geoparco Viñales come Geoparco Mondiale dell’ UNESCO, «un’area geografica unica e unificata, dove luoghi e paesaggi di significato geologico nazionale sono maneggiati con un concetto integratore di protezione, educazione e sviluppo sostenibile».
In questo ambiente spicca il Murale della Preistoria, un’opera artistica monumentale che fonde storia, arte e natura.
In accordo con Carlos Torres, una delle guide del luogo, questa rappresentazione artistica, plasmata direttamente sulla roccia calcarea di uno degli imponenti mogotes (colline calcaree isolate e di forma arrotondata) caratteristici della regione, non è solo un’attrazione per turisti ma anche una testimonianza visiva dell’evoluzione geologica e biologica dell’occidente cubano.
L’idea di realizzare quest’opera nacque nel 1959, quando il Comandante in capo Fidel Castro Ruz, accompagnato dal noto scienziato Antonio Núñez Jiménez, conversando sui fossili trovati nella regione e l’origine sedimentaria dei mogotes, concepirono di realizzare con un dipinto questa ricca preistoria.
L’incarico di creare questa immagine venne affidato al pittore
Leovigildo González Murillo, che lavorò accompagnato da contadini locali assunti per il lavoro.
L’esecuzione del murale contò un periodo di quattro anni e come curiosità tecnica, l’opera è composta interamente da linee orizzontali molto strette, realizzate con piccoli pennelli.
Questa tecnica specifica permette che, indipendentemente dall’angolo dal quale si osserva il dipinto la superficie sembra piana e le figure non si distorcono.
Il murale, che misura 160 metri di larghezza e 120 d’altezza narra la storia evolutiva della regione, da sinistra a destra, cominciando con la rappresentazione del periodo Devonico al Cretaceo superiore, includendo fossili come gli ammoniti e i Plesiosauri, e termina con la rappresentazione dei primi abitanti dell’occidente cubano.
Mantenere un’opera di questa grandezza su una parete naturale richiede uno sforzo costante, per il quale è stata creata un brigata che si dedica al restauro permanente del murale, con colori a base d’acqua e questo aiuta a far sì che il sole non si rifletta troppo e assicura l’adesione del colore alla roccia calcarea.
Condividendo lo spazio nella valle delle Dos Hermanas s’incontra il Campeggio che porta questo nome, inaugurato da Fidel negli anni ’80 del secolo scorso, che completa l’offerta del luogo del Murale, esibendo materiali fossili incontrati in differenti momenti, e altri murali interni relazionati.
Il Murale della Preistoria viene considerato un luogo meraviglioso e la sua visita è molto valutata. Offre ai visitatori una miscela unica di conoscenza scientifica, espressione artistica e bellezza naturale nel contesto storico degli inizi dela Rivoluzione Cubana.
Più che un semplice dipinto costituisce una monumentale rappresentazione artistica sulla parte di un mogote che vuole far conoscere la storia dell’evoluzione nell’occidente cubano, fondendo arte, scienza e storia.
La Valle di Viñales, ubicata nella Sierra de los Órganos, in provincia di Pinar del Río – la più occidentale di Cuba-, fu approvata nel 1999 come Parco Nazionale e dichiarata nello stesso anno dalla Unesco Patrimonio Naturale dell’Umanità.
Con il Murale ci sono altre attrazioni come la Caverna dell’Indiano e il Mirador de Los Jazmines.
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