USA: revocano i permessi di lavoro ai beneficiari del parole umanitario

Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS) ha cominciato a notificare a centinaia di migliaia d’immigranti che il loro permesso per vivere e lavorare negli USA è stato revocato e che devono abbandonare il paese.

L’avviso di cancellazione sarà indirizzato a cittadini di Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela, giunti negli Stati Uniti attraverso il  «parole» umanitario del Governo di Joe Biden. Più di mezzo milione di persone di questi quattro paesi furono favoriti dal programma, anche se non si sa quante persone hanno sollecitato altre forme d’assistenza migratoria da allora, mentre si trovano negli USA.

L’avviso, secondo il DHS, s’invia agli indirizzi di posta elettronica indicati ai partecipanti al programma.

«Questo avviso li informa che il suo  «parole» è stato cancellato, dice l’avviso. «Se non se va, potrà essere soggetto a misure coercitive, includendo, tra l’altro, la detenzione e l’espulsione senza opportunità per fare documentazioni personali e ritornare nel loro paese in maniera ordinata».

Il programma di «parole» umanitario, implementato dall’amministrazione di Joe Biden, nel 2022 e ampliato nel 2023, offriva agli emigranti dei quattro paesi la possibilità d’entrare legalmente negli USA per due anni, a patto che contassero con un patrocinatore finanziario e superassero i controlli di sicurezza.

In accordo con il The New York Times, «il programma ha permesso a più di 530000 persone di queste nazionalità d’entrare nel paese con l’autorizzazione per risiedere e lavorare temporalmente».

L’amministrazione di Biden aveva difeso l’iniziativa come una via per far interrompere i passaggi irregolari alle frontiere e offrire una alternativa sicura e ordinata a coloro che fuggivano da crisi economiche, politiche e umanitarie.

Questa misura è l’ultimo passo nell’aggressivo e ampio sforzo di Trump per imporre o rafforzare l’uscita di milioni d’immigranti dal paese, che s’incontrino legalmente o illegalmente nel paese.

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