Il Ministro Marrero sottolinea la resilienza del turismo cubano di fronte al blocco
Il primo ministro cubano Manuel Marrero ha affermato oggi che il turismo sull’isola continua a essere un settore strategico per l’economia nazionale, nonostante il suo sviluppo incontri serie limitazioni dovute al blocco imposto dagli USA.
Nel suo discorso davanti alle commissioni permanenti dell’Assemblea nazionale del potere popolare, il capo del governo ha affermato che non è un caso “che i nemici della Rivoluzione siano decisi a distruggere il turismo, perché sanno cosa rappresenta il turismo prospero: generazione di reddito, proiezione internazionale e consolidamento economico”.
Marrero ha denunciato che gli USA, nonostante si proclamino “terra della libertà”, mantengono una legge che proibisce ai loro cittadini di viaggiare a Cuba come turisti, impedisce loro di acquistare pacchetti vacanze o di utilizzare voli charter organizzati da compagnie cubane.
Nonostante questa situazione, ha sottolineato che negli ultimi anni si sono registrati progressi nella graduale ripresa del settore, concentrandosi sulle risorse materiali e migliorando il trattamento umano e il servizio al cliente.
Ha sottolineato che sono riusciti anche a contenere il turnover del personale nel settore, un fenomeno che ha generato instabilità nei servizi.
Un punto chiave di questa ripresa, ha affermato il Primo Ministro, è stata la riattivazione del sistema di condivisione delle entrate nel settore turistico, che consente a ciascun gruppo imprenditoriale di gestire parte dei propri profitti da reinvestire in miglioramenti, tra cui gli alloggi per i lavoratori.
Il capo del governo ha sottolineato che il turismo non solo contribuisce ai profitti del Paese, ma dà impulso anche ad altri settori economici, come l’agricoltura e l’industria alimentare, finanziando le materie prime e incrementando la produzione interna.
“Quando il turismo va bene, ci guadagna l’intero Paese”, ha concluso.
Cuba intensifica le azioni per l’indipendenza energetica
Il ministro cubano dell’Energia e delle Miniere, Vicente de la O Levy, ha affermato oggi che la strategia del Paese per il recupero dell’elettricità si sta rivelando efficace e sta avviando il Paese verso l’indipendenza dai combustibili fossili.
De la O Levy ha sottolineato che il programma è a lungo termine e che vengono investiti tutti gli sforzi possibili.
Il funzionario ha spiegato che parte della recente elevata domanda è legata all’acquisto di elettrodomestici, al calo della produzione nazionale di petrolio, alla mancanza di gas liquefatto e alle tariffe elettriche.
Per invertire questa situazione, ha affermato, la priorità è recuperare la sovranità energetica nel più breve tempo possibile per soddisfare le esigenze della popolazione e dell’economia, riabilitare la rete, trovare soluzioni per i generatori di emergenza e portare avanti la transizione energetica, che ha considerato un cambiamento culturale per Cuba.
Il ministro ha sottolineato uno dei principali risultati del semestre: l’arresto del calo della produzione nazionale di petrolio, per il quale sono state trovate soluzioni finanziarie, e la produzione è superiore di 51000 tonnellate rispetto al piano.
Ha inoltre affermato che il Paese continua a impegnarsi nella ricerca di alternative di carburante diverse e innovative e ha espresso fiducia nel fatto che la strategia per ripristinare il sistema elettrico del Paese darà risultati positivi.
