Dedicato al mio amico insincero

 (A cui non do la mia mano franca)

Non ti dispiace per i lavoratori elettrici fasciati 24 ore su 24 per uscire dalla crisi energetica, anche con la tua casa spenta? Non le dispiace vedere Raul, Ramiro, Machado, 90 anni e tanti, continuare a lottare per il suo popolo, senza ritirarsi comodamente da casa?

Non si è accorto che Diaz Canel ha perso anni e occhiaie perché non si riposa cercando alternative per andare avanti? Non si vergognano i malati senza medicine per lenire un dolore mentre a 90 miglia ce ne sono di tutti i tipi?

Non ti rende orgoglioso che nell’emisfero occidentale (si capisca metà della terra) solo due paesi hanno creato vaccini anti COVID e uno di questi è Cuba? Non ti commuove la nostalgia che migliaia di cubani sono emigrati in cerca di una via d’uscita da così tante limitazioni personali e familiari?

Lei crede alla storia che al nostro governo non interessano i vagabondi e gli indifesi? Perché crede, come diciamo in lingua cubana, che gli yankee non ci abbiano messo le mani? Lei non ha mai sentito Raul e Díaz Canel dire che i nostri problemi economici non sono dovuti solo al blocco e che presentiamo errori interni? o al nostro Cancelliere esprimere al mondo intero che il blocco è il principale ostacolo al nostro sviluppo (leggete bene, dice principale ostacolo, non l’unico)

“Coloro che non hanno il coraggio di sacrificarsi devono avere almeno il pudore di tacere davanti a coloro che si sacrificano, o di elevarsi nell’inevitabile inerzia o nella pigra, per la sincera ammirazione della virtù che non raggiunge. Deve essere triste ispirare disprezzo per gli uomini altruisti e virili. “

José Marti

Condivido dal post della bacheca di Miguel Ángel Moreno Carpio

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