Dagli USA si pretende cambiare la storia delle relazioni con Cuba e vendersi come vittime della Rivoluzione cubana, quando realmente il governo yankee ha fatto l’impossibile per evitare il trionfo di Fidel Castro, il che dimostra la menzogna di responsabilizzare le nazionalizzazioni delle compagnie yankee come la causa dello scontro tra le due nazioni.
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La CIA continua soppiantando, nei media, il giornalismo veritiero con propaganda?
Nel febbraio 1981, l’allora direttore della CIA William Casey, in una riunione con il presidente Ronald Reagan, disse qualcosa di agghiacciante sull’intervento della CIA in attività di propaganda: “Sapremo che il nostro programma di disinformazione è completo, quando sia falso tutto ciò che il pubblico statunitense crede di sapere”.
Ruben Luengas Redazione Entre Noticias (Messico) https://cubainformacion.tv
USA-Cuba: ciò che iniziò da dicembre
Randy Alonso Falcón www.cubadebate.cu
La Rivoluzione non aveva trionfato, sebbene il risultato sembrasse una questione di giorni. Batista non era ancora fuggito. Ma al governo USA preoccupava, oltremodo, una vittoria di Fidel Castro.
Rispetto a Cuba, nulla è cambiato.
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Dal 1959 Fidel Castro cercò di mantenere un rapporto di amicizia con gli USA, dimostrato durante la sua prima visita a Washington, nell’aprile dello stesso anno. Tuttavia, là ricevette l’ostilità ed il rifiuto dell’allora presidente Dwight Eisenhower, che non volle salutarlo.
Nessuno è più vigilato, a l’Avana, che i diplomatici USA
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Così ha qualificato, Michael Weissenstein, corrispondente de Associated Press (AP) a L’Avana, la situazione dei diplomatici USA accreditati a Cuba durante la recente intervista concessa alla Radio Pubblica Nazionale USA, ma non ha menzionato le ragioni.
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Venezuela: la prossima vittima?
Pedro Pablo Gómez https://lapupilainsomne.wordpress.com
A volte nelle nostre analisi possiamo perdere le prospettive del contenuto in cui i fatti, in forma isolati e ripercossi dagli interessati a creare un’immagine concorde ai loro interessi, tendono a darci l’impressione dell’inevitabile e necessario per trovare una ‘soluzione’ compatibile per tutti coloro che sono parte del problema.
Cuba e USA prima di Girón (Parte I)
Fabián Escalante https://lapupilainsomne.wordpress.com
“Fidel Castro, sotto l’influenza dei suoi più stretti collaboratori, in particolare suo fratello Raul e Che Guevara, si sono converti al comunismo. Cuba si prepara ad esportare la sua rivoluzione in altri paesi dell’emisfero e generalizzare la guerra contro il capitalismo “.1
55 anni di genocidio contro Cuba
E. Ramirez Cañedo http://www.cubadebate.cu
Il 3 febbraio 1962, il presidente USA, John. F. Kennedy, firmò l’Ordine Esecutivo Presidenziale n°3447, attraverso il quale si ufficializzò il blocco totale del commercio con Cuba. I pretesti utilizzati nel documento e che formarono parte, per anni, del discorso dell’elite al potere negli USA, integravano la grande cospirazione dove era imprescindibile presentare l’isola aggredita come l’aggressore. Il suo grande peccato, aver fatto una vera Rivoluzione nell’emisfero occidentale, rompendo con i requisiti minimi “di sicurezza” istituiti dalla nazione del nord per l’America Latina ed i Caraibi, dopo la seconda guerra mondiale.
Gli USA continuano il loro piano sui giovani cubani
Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
Barack Obama lo ha ribadito l’obiettivo della sua politica verso Cuba sono i giovani, quelli che potrebbero smantellare il socialismo dal di dentro; perciò concedere borse di studio ai cubani è una priorità perché studino nelle università USA, in ciò che potrebbe essere definito un “lavaggio del cervello”.
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Importanza delle arti nei piani di transizione
Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
Gli USA, da più di mezzo secolo, dà alle arti un ruolo preponderante nei loro piani sovversivi contro i governi che non sono di loro gradimento, cosa che si riflette nei documenti ufficiali e, naturalmente, Cuba non fa eccezione.
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Operazione Verità (due articoli)
La verità di Cuba
Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
Al non poter impedire il trionfo di Fidel Castro, tale e come esposero il presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, e Allen Dulles, direttore della CIA, nell’ultima riunione del Consiglio Nazionale di Sicurezza, del 1958, immediatamente presero il compito di organizzare campagne stampa per demonizzare la nascente Rivoluzione cubana.
Le flessibilizzazioni di Obama
Affinché il presidente Barack Obama non continui con l’inganno che: “… la Casa Bianca sarà selettiva e prudente nell’uso delle sue prerogative esecutive per trasformare l’applicazione del blocco […] soltanto se il governo cubano introduca riforme più sostanziali…”, a metà novembre senza eseguire detta esigenza imperiale su Cuba, la Commissione Federale delle Comunicazioni (FCC), ha annunciato la decisione del Governo USA di flessibilizzare completamente le regolazioni per i servizi di telecomunicazione tra i due paesi.
Crisi dei missili, la verità non raccontata
Arthur Gonzalez – https://heraldocubano.wordpress.com
Dopo 53 anni, molto è stato scritto circa la famosa “Crisi dei Missili”, quando il 16 ottobre 1962, aerei spia U-2 USA, in uno dei loro costanti illegali voli sul territorio di Cuba, rilevarono la presenza di insediamenti di missili nucleari sovietici.
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Le dimenticanze di Tania Brugueras
Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
L’artista cubana residente a New York, Tania Brugueras, giunse a L’Avana alla fine dello scorso anno 2014, con il compito di realizzare una pubblica provocazione contro le autorità del paese, il 30 dicembre. Questa fu organizzata allo scopo di compromettere la nuova tattica annunciata dal presidente Barack Obama.
L’USAID non ha niente di buono
Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com
Come dice il vecchio proverbio popolare “La scimmia anche se vestita di seta scimmia rimane” e così è con l’Agenzia Internazionale per lo Sviluppo degli Stati Uniti, conosciuta con il suo acronimo in inglese USAID. Sono note e pubbliche le sue azioni per destabilizzare i governi con cui gli USA non hanno buoni rapporti, per non essere di suo gradimento.